LA STORIA DEL MANICOMIO CRIMINALE
Ci si è accorti che gli Ospedali psichiatrici giudiziari non sono un luogo di cura e che semmai procurano un ulteriore danno.
Evviva coloro che hanno scoperto una cosa ovvia, ma trascurata.
Evviva coloro che cavalcano l’opportunità che questa scoperta comporta.
Ho da sempre notato una cosa curiosa in psichiatria: si pretendeva di curare gente sofferente mentalmente in luoghi in cui una persona mentalmente sana (se esiste) qualora costretta a rimanervi si sarebbe ammalata.
Eppure da sempre sostengo che il luogo di ricovero cura se curato.
Si griderebbe allo scandalo se un chirurgo fosse costretto, non dall’emergenza, ad operare in ambiente non asettico, con l’illuminazione inadatta e con un tavolo operatorio non adeguato: correrebbe dei rischi gravi e soprattutto li farebbe correre al paziente.
Invece lo psichiatra no… accetta l’inaccettabile, subisce l’emarginazione conseguente, deprezza la propria specialità.
E’ la storia dei manicomi e di quelli giudiziari.
Ma la storia rischia di ripetersi e quindi dobbiamo stare molto attenti a non chiudere sei OPG per aprirne almeno altri 20 con quello che ne deriverà.
La sfida è interessante, non so quali siano le competenze reali di coloro che dovranno andare a lavorare in queste nuove strutture: scusate ma non ricordo il nuovo acronimo.
La tesi di Danila Parodi che ho deciso di pubblicare è un onesto resoconto dei manicomi giudiziari.
Leggetela e commentate.
Soffro di disturbi bipolari e a causa di questi disturbi sono stato denunciato per atti persecutori e lesioni personali. Io non ricordo la vicenda ma cosa può accadere in fase processuale?
I love reading through an article that can make men and women think.
Also, many thanks for allowing me to comment!