NOTE
1 Ho utilizzato la traduzione francese, “Correspondance”, Editè et introduit par Gerhard Fichtner, préfacé par Jean Gillibert, CALMANN-LE’VY,1995.
2 Elisabeth Roudinesco “Freud e la psicoanalisi”, intervista a Rai Educational, 10-5-1994.
3 F. Brentano (1838-1917) affermò il primato delle scienze psicologiche sulle scienze naturali, proponendo una psicologia degli atti di coscienza direttamente vissuti nella direzione di oggetti: la coscienza come intenzionalità che Husserl riprenderà.
4 Bianca Maria d’Ippolito (2004) “La cattedrale sommersa.”, Franco Angeli, Milano.
5 E. Stein, 1917, ‘L’empatia, Franco Angeli, Milano,2000
6 Minutes of the Vienna Psychoanalytic Society.Vol. I: 1906-1908. Ed. H. Nunberg, E. Federn., New York, International Universities Press.
7 L. Ambrosiano ” Con la realtà addosso”.Seminario C. M. P. 19/2/ 2009
8 M. Hack, 2008 “Le mie favole”, Ed. dell’Altana,Roma
9 Vedi a questo proposito lo scritto di Edith Stein , allieva di Husserl, “L’empatia”(1917), Franco Angeli, Milano,2000.
10 Mi sono servito dei cenni biografici di Danilo Cargnello in “Alterità e alienità” e di Gerhard Fichtner nella introduzione” al carteggio.
11 L. Binswanger, 1936, “ La concezione freudiana del’uomo alla luce dell’antropologia” In : L. Binswanger (1955) “Per un’antropologia fenomenologia. Saggi e conferenze psichiatriche.”, Feltrinelli, Milano, 1970.
12 Ho tratto questi dati da: Mario Galzigna 1994, ”Binswanger e le strutture della presenza” In::L. Binswanger (1952) ‘ Il caso Suzanne Urban’, Saggi Marsilio, Venezia, 1994.
13 L. Binswanger, 1947, “Il significato della analitica esistenziale di M. Heidegger per l’auto-comprensione della psichiatria.” Trad. M. Beluffi
14 Manoscritto , citato da Fictner.
15 Vedi “Consigli al medico… del 1912 “ Egli (l’analista) deve rivolgere il proprio inconscio come un organo ricevente verso l’inconscio del malato che trasmette ; deve disporsi rispetto al’analizzato come il ricevitore del telefono rispetto al microfono trasmittente. Tuttavia in questo lavoro propone indicazioni di straordinario valore e che Binswanger non riprende, ma, come ipotizzo oltre, saranno riprese da Bion: “ Si tenga lontano dalla propria attenzione qualsiasi influsso della coscienza e ci si abbandoni completamente alla propria – memoria inconscia- oppure in termini puramente tecnici: si stia ad ascoltare e non ci si preoccupi di tenere a mente alcunchè”.
16 Penso inevitabile intendere le parole di Freud, incluse quelle che ho sottolineato nel lavoro del 1912, come una sorta di introduzione alla formulazione radicale di Bion a proposito di una psicoanalisi senza “memoria e desiderio”, conclusione da molti intesa negativamente (ad esempio Bleandonu, Leo Rangell). Non ho intenzione qui di commentare la raccomandazione bioniana, certo ha a che vedere con la valorizzazione della “intuizione” che si manifesta a patto di liberarla da gravami psicosensoriali onde accedere alla realtà mentale-emotiva dell’analizzando (vedi J. E N. Symington “Il pensiero clinico di Bion” Cortina,1998)
17 In” Per un’antropologia fenomenologica” (op.cit.)
18 L.Binswanger (1930) “Sogno ed esistenza” Trad. It. con Introduzione di Michel Foucault, (1954), SE, Milano, 1993.