Vaso di Pandora

Nostalgia anticipatoria: cosa significa e come affrontarla

Quante volte ci è capitato, o ci capita, di provare nostalgia per un momento che stiamo ancora vivendo? Una peculiarità della specie umana, che in altri animali non si trova, è quella di anticipare il tempo e proiettare lo stato emozionale in avanti, allontanandolo, per brevi istanti, dal qui e ora della sua condizione. Quando parliamo di nostalgia anticipatoria ci riferiamo proprio a questo, a una sensazione di tristezza per un momento passato, riferita però al presente.

Che cos’è la nostalgia anticipatoria?

La nostalgia anticipatoria è un fenomeno psicologico abbastanza peculiare. Si manifesta attraverso un senso di malinconia o tristezza legato alla consapevolezza che un momento, o una situazione piacevole, terminerà a breve. A differenza della tipica nostalgia, la quale, com’è noto, riguarda ricordi del passato, questa sensazione è proiettata verso il futuro. Di fatto, chi la vive prova dolore non tanto nei confronti di qualcosa che è già accaduto, bensì verso qualcosa che accadrà successivamente. Questo tipo di nostalgia nasce dalla capacità umana di anticipare il tempo e immaginare il distacco da situazioni, o persone, prima che effettivamente si concretizzi. Si tratta di un tratto distintivo del pensiero umano, di una facoltà profonda della nostra psiche.

Le emozioni che accompagnano la nostalgia anticipatoria sono generalmente ambivalenti e, talvolta, piuttosto complesse. Da un lato c’è il piacere legato al momento presente, o al futuro, se si sta attendendo un’esperienza che prevediamo significativa. Dall’altro, però, emerge il dispiacere nel sapere che tutto ha una fine, anche il momento più bello di sempre. Non sottovalutiamo questa considerazione. Chi prova nostalgia anticipatoria vive una forma di dolore legata al cambiamento e alla perdita. Simultaneamente, però, sottolinea l’importanza dei legami affettivi e delle esperienze che costellano la vita. Questo fenomeno è particolarmente comune in periodi di transizione, oppure in situazioni che sappiamo essere temporanee. Lo si sperimenta spesso durante una vacanza, una fase della vita o anche un progetto significativo.

In quali situazioni colpisce

Non di rado, la nostalgia anticipatoria si manifesta in contesti in cui il cambiamento è imminente. Può però verificarsi in numerose altre situazioni, spesso anche in famiglia. È molto comune provarla alla fine di un viaggio, quando si acquisisce la consapevolezza di dover presto riprendere la routine quotidiana, o poco prima di un trasferimento. Chi sa che un periodo piacevole è in procinto di concludersi sperimenta spesse volte una sensazione di perdita ancor prima che questa si realizzi.

Un altro scenario dei più frequenti è legato alle relazioni personali. Chi vive un momento di intensa connessione con qualcuno, magari perché è molto affiatato con un amico, partner o collega, potrebbe provare nostalgia anticipatoria pensando a un futuro distacco. È quel che capita agli studenti che si avvicinano al termine del loro percorso di studi, a chi si prepara a un trasloco o ha scelto di cambiare lavoro. Anche eventi significativi nella vita familiare, come il crescere dei figli o l’avvicinarsi del pensionamento, possono scatenare questo tipo di emozione. Si noti bene che la nostalgia anticipatoria non si limita ai grandi cambiamenti. A volte, emerge anche in situazioni quotidiane. È il caso di chi si rattrista per l’ultima serata di una serie di incontri settimanali o l’ultimo turno di una stagione sportiva. Ogni volta che ci si affeziona a un momento, a un luogo o a una routine, il pensiero della sua fine può generare questo stato d’animo.

Nostalgia anticipatoria: una clessidra
La nostalgia anticipatoria si rivolge al futuro

Chi ne soffre

Chiunque può sperimentare nostalgia anticipatoria. Vi sono però persone che sembrano esserne più predisposte. Gli individui emotivamente sensibili, empatici e inclini a riflettere profondamente sulle loro esperienze possono sentirsi maggiormente toccati da questa sensazione. Simili tratti, spesso legati a una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e a una forte capacità di introspezione, rendono più probabile percepire il valore di ciò che si sta vivendo e anticiparne la perdita. Alla stessa maniera, chi è molto legato alle routine o ai luoghi familiari, così come chi magari è particolarmente abitudinario, può essere più incline allo stato d’animo che stiamo approfondendo. Coloro i quali sviluppano forti legami affettivi con il proprio ambiente di lavoro, il gruppo di amici stretti o una specifica abitazione potrebbero sentirsi particolarmente vulnerabili al pensiero di dover lasciare tutto per un trasferimento o un cambiamento.

Questo fenomeno si accentua in persone che hanno già vissuto perdite significative, o cambiamenti importanti, nel loro passato. Il timore del distacco può infatti essere amplificato da esperienze pregresse. Tuttavia, anche le personalità ottimiste, nonché orientate al futuro, possono provarla, soprattutto quando si trovano a vivere momenti che saranno unici o irripetibili e ne possiedono la consapevolezza.

Come si affronta la nostalgia anticipatoria

Affrontare la nostalgia anticipatoria richiede contezza del fatto che questa emozione non è nulla di anormale. Non solo. Spesso è proprio inevitabile. Partire da questo presupposto aiuta a ridurne l’impatto. Non si tratta di negarla, badiamo bene, bensì di accettarla come parte della vita. Accogliere l’idea che ogni esperienza, per quanto bella, ha una durata limitata e, prima o poi, si concluderà, permette di apprezzare il presente senza farsi sopraffare dal pensiero della fine.

Un modo efficace per gestire questo stato d’animo è concentrarsi sul momento presente, utilizzando anche tecniche di mindfulness, qualora sia necessario. Prestiamo attenzione alle sensazioni, ai suoni, alle emozioni e alle interazioni del momento attuale. Questo atteggiamento ci consentirà di vivere appieno ogni esperienza, senza che le preoccupazioni per il futuro la rovinino. È inoltre possibile farsi forza contando su ricordi tangibili. Scattiamo foto, scriviamo un diario e/o conserviamo oggetti significativi. Agendo così avremo modo di mantenere vivi i momenti speciali, anche quando saranno passati. In questo modo, la nostalgia anticipatoria si trasformerà in opportunità di celebrazione dell’esperienza e creerà una connessione duratura con essa.

Il cambiamento è una parte naturale della vita. Focalizzarsi sulle opportunità future bilancia le emozioni. Quando percepiamo che un capitolo si stia chiudendo, consideriamo che il prossimo potrebbe riservare esperienze altrettanto significative, se non di più.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.