Vaso di Pandora

La solitudine digitale

Numerosi studi recenti hanno evidenziato le implicazioni dell’ampio utilizzo dei social media e dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, mostrando un aumento di patologie come la depressione e un profondo sentimento di solitudine. Questo fenomeno sottolinea l’importanza di esaminare il concetto di solitudine digitale in tutte le sue sfaccettature e le sue connessioni con il mondo digitale in rapida evoluzione.

L’equilibrio tra socialità e solitudine

È interessante notare come l’equilibrio tra socialità e solitudine sia cruciale per il benessere individuale e per lo sviluppo di connessioni significative. Riflettere sulla solitudine mette in evidenza l’importanza della qualità delle interazioni umane e il ruolo cruciale della tecnologia, come l’intelligenza artificiale, nel facilitare tali connessioni. Per comprendere appieno l’intelligenza artificiale e le sue implicazioni, è essenziale acquisire una conoscenza approfondita del suo funzionamento e delle sue applicazioni pratiche. Un esempio è il podcast “Scomplicalo” di Will, che si propone di demistificare il concetto di intelligenza artificiale e di esplorarne le potenzialità nel contesto della vita quotidiana. Gli esperti suggeriscono che l’IA potrebbe essere sfruttata per ottimizzare il tempo, consentendo incontri di qualità e promuovendo il contatto umano in un’epoca in cui la tecnologia è facilmente usata al contrario per portare all’isolamento.

Cos’è la solitudine digitale

Definire cosa intendiamo per solitudine è fondamentale. Si può sperimentare una profonda solitudine anche in presenza di altre persone, poiché la qualità dell’interazione gioca un ruolo cruciale. È possibile sentirsi molto vicini a qualcuno anche a distanza, come ho sperimentato nella terapia online, dove ho avuto contatti particolarmente profondi con alcuni pazienti, sentendomi vicina a loro come se fossimo fisicamente insieme. Allo stesso tempo, mi è capitato di sentirmi molto sola pur essendo in compagnia fisica.

La qualità dell’interazione è fondamentale per imparare a stare bene da soli. È come un “nutrimento materno” che, se ricco di qualità affettiva, permette di tollerare la frustrazione della separazione e della solitudine. In questo contesto, la noia gioca un ruolo importante: non essere continuamente iperstimolati permette di sognare, immaginare, creare e sviluppare strumenti interni per arricchire il proprio mondo interiore.

Riflettendo sull’alternanza tra momenti di socialità e di solitudine, emerge un interessante parallelismo con il concetto di entanglement della meccanica quantistica, in cui due o più particelle diventano correlate in modo tale che lo stato quantico di ciascuna particella non può essere descritto indipendentemente dagli stati delle altre, anche se separate da grandi distanze. Se due particelle sono entangled, misurare una proprietà di una particella determina istantaneamente lo stato dell’altra, indipendentemente dalla distanza tra le due. Questo fenomeno suggerisce l’idea di una rete invisibile che collega tutti noi, facendoci sentire meno soli e rendendo possibile sentirsi vicini anche a distanza.

Argomenti in questo articolo
Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
dermatillomania
10 Dicembre 2024

Dermatillomania: come riconoscere e trattare il disturbo

La dermatillomania è un disturbo poco conosciuto ma particolarmente diffuso. Questo disturbo, definito anche “disturbo da escoriazione”, porta chi ne soffre a graffiarsi o pizzicarsi la pelle in modo compulsivo, causando lesioni più o meno…

Psicoterapia bioenergetica
10 Dicembre 2024

Psicoterapia bioenergetica: cos’è e come può aiutare

La psicoterapia bioenergetica è un metodo terapeutico che unisce aspetti fisici e psicologici per affrontare una varietà di problematiche emotive. Fondata dal medico e psicoterapeuta Alexander Lowen, questa disciplina parte dal presupposto che il corpo…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Studi e Ricerche
Leggi tutti gli articoli
Abuso di sostanze e socialità
24 Ottobre 2024

Abuso di sostanze e socialità

Trent'anni fa prendevo in cura presso il Sert di Genova Cornigliano, un camionista che abusava fortemente della cocaina mi spiegava che il suo datore di lavoro era molto contento di lui perché, mentre i suoi…

La riabilitazione cognitiva
8 Ottobre 2024

La riabilitazione cognitiva: CAI e CirCuitS

La Riabilitazione Cognitiva è definita come il processo terapeutico che ha lo scopo di migliorare la capacità individuale di processare ed utilizzare le informazioni in entrata e che permette di potenziare il funzionamento dell’individuo nella…

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.