Nell’era dominata dai media, la pervasività di immagini in movimento, dai film alle serie TV ai social network, solleva interrogativi sul loro impatto sulla psiche umana, in particolare sui sogni. Questo articolo esplora il potere di queste tecnologie di influenzare la nostra percezione della realtà e il nostro adattamento ad essa, evidenziando i rischi e le potenzialità di questa “manipolazione onirica”, diventando una sorte di fabbrica dei sogni artificiali.
I media come fabbrica dei sogni artificiali
La psiche umana, nel costruire i sogni, sembra preferire le immagini preconfezionate offerte dai media, una sorta di fiction virtuale della vita sociale, piuttosto che la realtà sociale vera e propria. La fiction della realtà sociale è fatta di sequenze cinematografiche di immagini già montate, già pronte per l’uso. Ciò permette di evitare, o di ridurre notevolmente, quell’impegnativo lavoro del sogno, definito da Freud “considerazione della raffigurabilità”, che consiste nella trasformazione del pensiero verbale e delle stimolazioni sensoriali corporee in immagini psichiche costitutive del sogno.
Sostituzione della realtà con la sua rappresentazione virtuale
I video dei media che continuamente scorrono davanti ai nostri occhi sono dunque della stessa stoffa dei sogni, si insinuano nella formazione dei nostri sogni, competendo e spesso sostituendosi all’ambiente sociale reale. Poiché attraverso il sogno l’homo sapiens si adatta all’ambiente sociale chi è sovraesposto ai media rischia di adattarsi alla fiction della realtà sociale, volutamente distorta, anziché al mondo reale, con conseguenze profonde per la nostra evoluzione.
L’etica dei media: un’urgenza ineludibile
Se da un lato le video tecnologie, utilizzate in modo responsabile e consapevole, possono accelerare l’evoluzione umana riproducendo e trasformando positivamente la realtà sociale, dall’altro non va sottovalutato il rischio di una manipolazione dannosa. La concentrazione del potere nelle mani di pochi, che sfruttano i media per alterare la realtà virtuale a proprio vantaggio, rappresenta una seria minaccia per la nostra evoluzione come specie.
L’informazione come strumento di potere e controllo
L’informazione veicolata dai media assume il ruolo di “memoria visiva collettiva“, modellando la nostra percezione della realtà e della storia. Tuttavia, la manipolazione e la distorsione delle informazioni da parte di gruppi di potere, attraverso i media, possono condizionare le scelte e gli orientamenti del pubblico, alterando la realtà percepita e favorendo il consenso verso chi detiene il controllo dei media.
Verso una fruizione democratica dei media
Per contrastare la manipolazione e garantire una fruizione libera e consapevole dell’informazione, è necessaria una distribuzione pluralistica e democratica della proprietà dei media. Solo così potremo sottrarci al rischio di diventare marionette dei “burattinai dei sogni”.
La fabbrica dei sogni artificiali: conclusione
Il futuro dell’uomo dipende dalla nostra capacità di discernere la realtà dalla sua rappresentazione virtuale e di utilizzare i media come strumenti di crescita e non di asservimento. L’urgenza di un’etica dei media e di una fruizione democratica dell’informazione sono le sfide cruciali dell’era digitale per garantire un’evoluzione umana libera e consapevole.