Quante volte ci capita di sognare ad occhi aperti? Immaginare situazioni diverse dalla nostra realtà, fantasticare su eventi futuri o rivivere momenti passati è una parte naturale della nostra vita quotidiana. Tuttavia, per alcune persone, il sognare ad occhi aperti può diventare qualcosa di più intenso, pervasivo e, in certi casi, problematico. Questo fenomeno prende il nome di Maladaptive Daydreaming, o sognare ad occhi aperti disfunzionale.
Il termine è stato coniato nel 2002 dallo psicologo Eli Somer per descrivere un tipo di immaginazione eccessiva che interferisce con il normale svolgimento delle attività quotidiane. Ma cosa significa esattamente vivere tra sogno e realtà?
Che cos’è il Maladaptive Daydreaming
Il Maladaptive Daydreaming (MD) è una condizione psicologica non ufficialmente riconosciuta nei principali manuali diagnostici, come il DSM V, ma che ha attirato l’attenzione di numerosi ricercatori e clinici negli ultimi anni. Si tratta di un fenomeno in cui le persone trascorrono ore immerse in fantasie elaborate, ricche di dettagli, spesso accompagnate da movimenti fisici (come dondolarsi o gesticolare) o dalla riproduzione di suoni o musica per facilitare l’immersione.
Le fantasie legate al MD sono ricorrenti e dettagliate, e le persone che ne soffrono spesso creano interi mondi immaginari o trame complesse che si evolvono nel tempo. Tuttavia, nonostante il desiderio di smettere o ridurre il tempo dedicato al fantasticare, si percepisce spesso una mancanza di controllo, con un’interferenza significativa nella vita quotidiana. Eventi, emozioni o stimoli come una canzone, un libro o un film possono facilmente scatenare il desiderio di fantasticare.
Chi soffre di MD può alternare momenti di immersione totale nel mondo immaginario a una profonda frustrazione per il tempo “perso” o per la difficoltà a restare ancorati alla realtà.
Differenze tra Maladaptive Daydreaming e fantasia normale
Tutti noi sogniamo ad occhi aperti, ma il Maladaptive Daydreaming si distingue per la sua intensità e per le conseguenze negative che genera. Mentre il sognare ad occhi aperti normale dura pochi minuti e si verifica sporadicamente, il MD può occupare ore al giorno. Le fantasie associate al MD sono spesso altamente emotive e coinvolgenti, al punto da sembrare più reali della realtà stessa. Inoltre, il MD compromette la capacità di svolgere compiti quotidiani, concentrarsi o mantenere relazioni interpersonali.
Cause e fattori di rischio
Le cause del Maladaptive Daydreaming non sono ancora completamente comprese, ma diversi fattori sembrano contribuire alla sua insorgenza. Alcuni studi suggeriscono che il MD possa essere un meccanismo di coping per affrontare eventi traumatici o situazioni stressanti. Anche l’isolamento sociale può spingere le persone a rifugiarsi nel proprio mondo immaginario come forma di evasione. Inoltre, le persone altamente creative o con una forte immaginazione sembrano essere più predisposte.
Il MD è spesso associato ad altre condizioni, come ansia, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) o disturbi dissociativi. La solitudine può amplificare il fenomeno, mentre eventi, emozioni o stimoli specifici possono fungere da trigger per immergersi in lunghi momenti di fantasticheria.
Impatti sulla vita quotidiana
Il Maladaptive Daydreaming può avere conseguenze significative su diversi aspetti della vita di una persona. Relazioni sociali, carriera e benessere emotivo sono spesso compromessi. La difficoltà a distinguere tra sogno e realtà o a partecipare attivamente alla vita reale può portare a isolamento e incomprensioni. Inoltre, la perdita di concentrazione e il tempo dedicato al fantasticare possono interferire con la produttività, generando un senso di colpa o frustrazione.
Come affrontare il Maladaptive Daydreaming
Se pensi di soffrire di Maladaptive Daydreaming, ci sono diverse strategie che puoi adottare per gestire questa condizione.
- tenere un diario: Annotare quando e come si verificano i momenti di MD può aiutarti a identificare trigger e schemi ricorrenti.
- praticare la mindfulness: Esercizi di consapevolezza possono aiutarti a restare ancorato al presente e a ridurre il bisogno di evadere nella fantasia.
- terapia psicologica: Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) possono essere utili per affrontare il MD e le sue radici emotive.
Connettersi con altre persone che vivono esperienze simili può aiutare a sentirsi meno soli e a condividere strategie utili. Ridurre gli stimoli che innescano il desiderio di fantasticare può essere un ulteriore passo avanti nel percorso di guarigione.
Conclusioni
Vivere tra sogno e realtà può essere affascinante, ma quando le fantasie prendono il sopravvento sulla vita quotidiana, diventa necessario intervenire. Il Maladaptive Daydreaming è una condizione complessa, spesso legata a bisogni emotivi insoddisfatti o a difficoltà nel gestire la realtà. Riconoscere il problema è il primo passo verso un equilibrio tra immaginazione e presenza nel qui e ora: una vita più bilanciata e consapevole è possibile.