FARMACI: INDAGINE, IN GB 97% MEDICI HA PRESCRITTO UN PLACEBO
FRA ‘PURI’ E ‘IMPURI’ I ‘CAMICI BIANCHI’ CONVINTI SIA UTILE
Roma, 20 mar. (Adnkronos Salute) – Un sondaggio eseguito fra i medici del Regno Unito ha rilevato che il 97% ha prescritto trattamenti placebo ai propri pazienti almeno una volta nel corso della propria carriera. Il risultato sorprendente arriva dal lavoro dei ricercatori delle Università di Oxford e Southampton, che si è guadagnato le pagine di ‘Plos One’.
C’è da precisare che i ‘camici bianchi’ hanno consigliato prettamente placebo ‘impuri’, definizione in cui rientrano trattamenti la cui efficacia non è provata (come ad esempio quella degli antibiotici per le sospette infezioni virali) o anche esami fisici e del sangue non necessari, fatti eseguire solo per rassicurare i pazienti. I placebo ‘puri’, invece, ai quali è ricorso solo il 12%, sono vere e proprie pillole di zucchero o iniezioni saline che non contengono principi attivi.
Per l’indagine è stato coinvolto un campione rappresentativo dei medici del Regno Unito registrati al General Medical Council e sono state ottenute 783 risposte on line. I risultati hanno mostrato che i medici prescrivono placebo sia puri che impuri per ragioni molto simili: si tratta del tentativo di indurre effetti psicologici, di soddisfare una richiesta che viene proprio dal paziente o della volontà di rassicurarlo. “Non si tratta di ingannare le persone – assicura Jeremy Howick, co-autore dello studio presso l’Università di Oxford – lo studio dimostra che l’uso del placebo è molto diffuso nel Regno Unito, ma questo perchè i medici sono convinti che possano aiutare i pazienti”.
L’atteggiamento nei confronti dell’utilizzo del placebo varia comunque tra i ‘camici bianchi’: il 66% dice che quelli puri sono eticamente accettabili in determinate circostanze, mentre il 33% afferma che non siano mai accettabili. I placebo impuri sono i più ampiamente accettati, con l’84% dei medici che li ‘promuove’. Di contro, sia che si tratti di placebo puri che impuri, oltre il 90% dei medici ne contestano l’uso nel caso in cui possa mettere in pericolo la fiducia fra medico e paziente. La diffusione e l’accettazione del placebo – assicurano gli studiosi – è in linea con i livelli rilevati in tutto il mondo, ma il fenomeno non viene ancora accettato dal codice etico del General Medical Council, che, secondo Howick, “dovrebbe essere rivisitato alla luce della forte evidenza che suggerisce che i medici in generale supportano il loro impiego”, conclude Howick.
(Bdc/Zn/Adnkronos)
20-MAR-13 12:36