Il suicidio è un tema complesso e delicato, ma lo stigma societario che porta con sé fa sì che non se parli apertamente, nonostante si tratti di un fenomeno globale che può riguardare ognuno di noi. Ancora oggi infatti il suicidio è un tabù, ma è solo attraverso la consapevolezza e la sensibilizzazione sull’argomento che si può prevenire un gesto così estremo e devastante.
Per i familiari, gli amici e gli affetti di chi decide di porre fine alla loro vita, si configura come un’esperienza traumatizzante, carica di angoscia, di dolore e di difficile elaborazione.
Riconoscere i segnali associati al rischio di suicidio nei comportamenti di una persona può fare la differenza e prevenire azioni estreme, ecco perché è importante parlarne e sensibilizzare sull’argomento anche attraverso l’impegno da parte delle istituzioni e del sistema sanitario.
L’importanza dell’individuare i segnali di pericolo
I segnali di potenziale rischio di suicidio variano da persona a persona e riconoscerli può essere dunque particolarmente complicato. Tuttavia, la psicologia e le scienze comportamentali hanno individuato alcuni segnali piuttosto comuni, che possono indicare un pericolo imminente di tentativi suicidari.
Si tratta prevalentemente di cambiamenti comportamentali che si verificano nel soggetto a rischio, come l’isolamento sociale e il ritirarsi sempre di più da amici, familiare o dal partecipare ad attività precedentemente svolte con regolarità.
In molti casi, il soggetto fa esperienza di una graduale perdita di interesse nel mondo esterno in generale, finendo per non trovare alcun piacere nello svolgere attività quotidiane, o spesso anche straordinarie, e ritrovandosi in uno stato di apatia e assenza di emozioni crescente.
Il sopraggiungere di pensieri suicidari può manifestarsi attraverso l’utilizzo di alcol e droghe o di altre cattive abitudini deleterie e finalizzate ad annebbiare i pensieri e i sentimenti.
Tra i segnali più evidenti riscontrati in persone prima di compiere il suicidio vi è la perdita di interesse nella vita in generale, l’esternazione di pensieri controversi che lasciano trasparire desiderio di morte, di bassa autostima per le proprie capacità o di considerazione negativa per la propria persona, eccetera. Molto comuni sono anche prolungati e intensi stati di ansia, insofferenza e irritabilità, manifestazioni di disperazione o sensazioni di impotenza davanti ad alcune sfide della vita.
Come affrontare i segnali per prevenire il suicidio
Prevenire il suicidio è possibile, ma è necessario imparare a riconoscere e affrontare i campanelli di allarme per offrire il supporto più appropriato alla persona in difficoltà.
Il gesto suicidario è sempre preceduto da segnali e comportamenti preoccupanti, tra cui quelli elencati sopra, ed è importante non sottovalutarli.
Se temiamo che una persona a noi cara stia sviluppando pensieri di suicidio, possiamo agire in suo soccorso standole vicino e spronandola a comunicare ed esternare i propri pensieri, senza minimizzare o giudicare sentimenti e sensazioni. L’empatia è fondamentale per offrire il giusto supporto a qualcuno che si ritrova in una condizione psicologicamente sfavorevole: mostrare comprensione e preoccupazione autentica per il benessere di qualcuno, lo aiuterà e ricordare il valore dei rapporti umani e l’affetto delle persone che lo circondano.
Se sospettiamo che un nostro caro sta perdendo l’amore per la vita e per sé stesso e rischia di compiere gesti estremi, parlare apertamente e senza esitare può essere di grande aiuto per evitare il peggio. Ad esempio, è consigliato chiedere direttamente all’interessato se ha mai pensato al suicidio o se ha fatto esperienza di pensieri autodistruttivi e di morte: in questo modo, si percepirà una propensione all’ascolto e alla comprensione priva di giudizio. Per scongiurare il pericolo, oltre a essere presenti ed empatici, è necessario guidare la persona verso un percorso specifico, con il supporto dei professionisti della salute mentale.
Prendere atto del problema e chiedere aiuto richiede coraggio. È necessario che le persone vicine al soggetto in difficoltà contribuiscano a incentivare la scelta di rivolgersi a dei professionisti, mostrandola con un passo reale e necessario per il migliorando ed esaltando l’importanza del suo benessere mentale e del suo ruolo nel mondo e nella vita che stiamo vivendo.
La consapevolezza come migliore arma di prevenzione
Riconoscere i segnali di pericolo del suicidio e agire di conseguenza può salvare vite ed evitare la distruzione di intere famiglie o reti di affetti. Il supporto attivo e la consapevolezza sull’argomento sono fondamentali, così come coinvolgere professionisti e reti di aiuto e mostrare empatia e comprensioni sono passaggi cruciali per prevenire il suicidio.
Ma ciò che è davvero urgente oggi e che potrebbe ridurre sensibilmente il tasso di suicidi a livello globale è educare e diffondere consapevolezza. Ricordare l’importanza della salute mentale e prevedere un impegno divulgativo e di risorse pratiche da parte delle istituzioni potrebbe contribuire sensibilmente nella costruzione di una comunità più attenta e solidale.
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