Vaso di Pandora

Come comportarci in caso di breadcrumbing?

Per capire quando ci troviamo di fronte a questi casi di segnali ambigui da parte di manipolatori, la più immediata spia di riconoscimento è messa in moto dal fatto che non cercano di instaurare un vero e proprio dialogo che vada oltre degli sporadici e intermittenti likes o messaggi.

In realtà, chi davvero mostra un interesse, chiama o cerca di combinare un incontro che porti ad una vera e propria conoscenza e che, soprattutto, superi gli schermi di un cellulare o computer.

Poi, c’è anche chi (breadcrumbers ad alti livelli) degli appuntamenti di persona li fissa ma, all’ultimo momento, millanta di aver avuto gravi e improrogabili imprevisti. Per autodifendervi, in questi casi, dopo un primo mancato appuntamento è necessario saper dire di no, rifiutare, facendo comprendere che anche la vostra vita è densa di altrettanti impegni e attività importanti da svolgere quotidianamente. Pertanto, non sarete disposti a precludervi ancora del vostro prezioso tempo di fronte a chi si comporta in modo poco serio facendovi rinunciare a quello che avreste solitamente fatto se non ci fosse stato un nuovo impegno.

È necessario essere schietti e diretti per lanciare un messaggio chiaro e trasparente che spiazzerà chi avrete di fronte (o quasi) solitamente narcisista e poco sicuro di sé. Che si tratti di famiglia, lavoro o un potenziale partner, mandare un segnale schietto e diretto aiuterà a comprendere loro che devono cambiare meta (o forse meglio dire preda) se quello che cercano non è un vero contatto o una reale conoscenza.

Chi pratica breadcrumbing, in genere, non ha una vita molto divertente o ha subito una qualche frustrazione e, allora, parte alla spasmodica ricerca di attenzioni o di qualcuno che, all’occorrenza, funga da valvola di sfogo. Poi, come già detto, chi è insicuro misura il proprio valore con l’attenzione che riceve o cerca di catturare. Infine, ci sono manipolatori seriali e narcisisti.

Sicuramente la scelta migliore da fare, lo scudo più grande, per assurdo, è costituito dal guardarsi dentro. Ebbene sì, un percorso di introspezione psicologica aiuta a capire che quello che si cerca non va trovato in qualcuno che magari ha già delle irrisoluzioni personali e per cui dovrebbe, in autonomia, capire che dovrebbe lavorarci su. Non è giusto farsi carico, in primis per sé stessi, di qualcuno che non investe le stesse energie per noi.

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