Ieri abbiamo festeggiato il primo compleanno della Fattoria Terapeutica Villa Danilo. È stato un primo anno intenso, forse difficile da raccontare a parole. Sicuramente il primo anno di ogni nuova comunità è complesso, un gruppo nuovo che deve imparare a lavorare insieme e la casa che si deve creare in quanto tale.
Ma la Fattoria è un qualcosa che va oltre, avendo in più e in primo piano gli animali e la terra che formano un tutt’uno con il resto. E quindi, il gioco si fa più duro.
Sono arrivati i ragazzi, spaesati e sofferenti, le due asine Valeria e Amedea, confuse e poco curate, le due cagnoline sorelle Tina e Zara, terrorizzate e con un passato di maltrattamenti, e non da meno Marina, la piccola capretta agitata e con tanta voglia di giocare. In questo folle anno, ho ricevuto chiamate per fughe di pazienti, di asini, e dell’associazione a delinquere che si è formata tra capra e cani.
Abbiamo accolto le contraddizioni dei nostri ospiti adolescenti, come A., una fanciulla con un passato di abbandoni che ha affrontato il primo giorno di scuola con i capelli tinti di verde ed è rientrata in crisi perché si era sentita osservata e giudicata, facendosi rincorrere per tutta la passeggiata dell’Incompiuta, fino ad Imperia. Ma non meno quelle di Tina, Zara e Marina che ne hanno combinate di tutti i colori.
Giorno dopo giorno, Tina e Zara sono riuscite a fidarsi di noi e a riconoscere Villa Danilo come casa, tanto che ora se ne vanno in giro per il cortile senza più allontanarsi. Abbiamo curato l’orto, coltivato prodotti a seconda delle stagioni, preparato marmellate e raccolto le olive per fare l’olio. La famiglia si è allargata, Marina ha conosciuto altre capre e noi le abbiamo insegnato a non bullizzare le pecore nane.
I ragazzi appena arrivati accarezzano le asine per tranquillizzarsi e affrontare la paura legata al posto nuovo.
È stata dura, ma la Fattoria Terapeutica ha preso vita in tutto e per tutto.
L’unica cosa che non credo riusciremo a fare? Far smettere Marina di divorare ciò che trova!
Brava Marianna
La spontaneità del breve racconto rende ragione dell’impegno e della passione che tutti voi avete dedicato alla realizzazione di un grande progetto
Complimenti a tutti e grazie
Dopo la presentazione di Corte Orero (ct per adolescenti di Genova) di venerdi, tornando a casa in macchina, ho pensato che la sofferenza di un adolescente deve essere enorme, lontano dagli affetti, dai propri amici, il tormento che abbiamo provato tutti amplificato dalla malattia: mi è preso un momento di sconforto. Poi ho ripensato ai colori, alle musiche, alle gite che ho visto nei video della presentazione e ho rivisto le immagini dell’inaugurazione di Villa Danilo: gli ulivi, lo scintillio del mare, la casa curata, gli animali e l’entusiasmo dei colleghi. Vivere e curarsi in un posto così, può fare la differenza! Buon compleanno a Villa Danilo, a tutti i suoi abitanti, a due e quattro gambe❤️?