“Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano” così citava uno dei miei libri preferiti di quando ero bambina: “Il Piccolo Principe”.
Da piccola ero una bambina come tante, non ho mai avuto grosse ambizioni, desideravo prima fare la maestra e poi la scrittrice, questo finché 14 anni fa la mia strada ha incrociato quella del Gruppo Redancia.
In questi anni ho osservato da esterna come i medici psichiatri, gli psicologi, gli educatori, gli infermieri, gli oss con un perfetto lavoro di squadra collaborino giornalmente per il benessere dei pazienti sofferenti, ragazzi e ragazze spesso con storie personali molto difficili, soli e abbandonati dalle famiglie di origine e, per un anno, presso la Ct di Montezemolo, ho vissuto da vicino, seppur indirettamente, la vita in Comunità.
Ho sempre visto la sofferenza dei pazienti, la tristezza nei loro volti, la voglia di urlare il loro dolore, come qualcosa di molto distante da me, finché quella stessa sofferenza non mi ha toccata in prima persona.
Ora mi trovo anch’io ad affrontare un dolore personale molto grande per la scomparsa di una persona a me cara, una sorella seppur non di sangue che conoscevo da 31 anni, che è volata via troppo presto, a soli 41 anni, dopo una lunga battaglia, lasciando in me, nei suoi cari e soprattutto in suo marito e le sue tre figlie un vuoto incolmabile.
La tristezza, l’impotenza ed infine la rabbia sono stati i sentimenti che si sono susseguiti in maniera potente, inesorabile in questi ultimi mesi e che ancora oggi albergano in me.
Oggi tutti mi dicono che ci vorrà del tempo e tanta, tanta forza (quella che forse adesso mi manca) per poter accettare e superare questa scomparsa così prematura, ma sono certa che ce la farò, grazie anche a quello che ho imparato in questi anni di lavoro, e a tutte le persone che mi sono vicine; alcune di loro posso definirle colleghe altre amiche.
Ci vuole tanto coraggio per andare avanti ogni giorno e la voglia di alzarsi sempre con il sorriso, lo stesso che aveva lei.
Grazie Serena.
Infinite grazie Serena…