Lo ricordate Carosello?
Ha rappresentato per alcune generazioni un punto di riferimento oltre che pubblicitario, ludico-ricreativo .
I bambini andavano a letto dopo carosello… quindi anche educativo.
Ieri l’altro, parlando con una delle segretarie del Gruppo Redancia chiedevo se ricordava la canzone “Brava brava Maria Rosa” del carosello del lievito Bertolini.
Con stupore mi ha risposto di sì; da lì ne è nata una simpatica discussione con le altri presenti, tutte di diversa età ; soltanto una poteva averla sentita durante carosello.
La pubblicità è del ’76.
Mi sono chiesto qual era il valore della memoria e ho messo insieme alcune riflessioni che possono esserci utili per fornire ai nostri pazienti un sostegno che li nutra del calore del ricordo tramandato, come era nel caso della giovane segretaria: la prima riguarda l’orecchiabilità del motivo; la seconda la positività del messaggio; la terza il riconoscimento della attività svolta dalla persona; la quarta il ritmo gioioso e giocoso della musica accompagnata dalla descrizione della storiella attraverso il cartone animato ed infine la possibilità di rilassarsi attraverso una piccola regressione.
Ritengo che molte delle attività di utile intrattenimento (come spesso le ho definite), che si svolgono in Comunità Terapeutica, possano utilmente rifarsi al messaggio di carosello senza il problema di sentirsi sminuite perché poco ieratiche.
La leggerezza, a cui mi riferisco nel titol, non deve intendersi come superficialità, ma avere come riferimento le “Lezioni americane” di Calvino.
Leggerezza e serenità anche davanti ai problemi e la tradizione di un dolce che oltre ad accontentare il palato dei golosi profumava di buono tutta l’anima casa! A casa della nonna ed anche nella mia non si compravano merendine confezionate!!
Che piacere rivederla …brava brava Maria Rosa! Concordo oltre la piacevolezza c’è anche il calore della memoria tramandata.