Anche il Vaso di Pandora intende sottolineare la necessità di valorizzare le donne denunciando i soprusi, le violenze, la mancanza di libertà e la scarsa tolleranza dei maschi impotenti nei confronti delle femmine.
Lo facciamo lasciando una pagina bianca dedicate a tutte le lettrici ed i lettori che vorranno riempirla.
Grazie per lo spazio.
Vorrei esprimere tante cose, ma è stato scritto molto sull’argomento e anche bene.
Mi limito ad esortare le donne ad un maggior rispetto e collaborazione tra loro e a chiedere agli uomini di avere il coraggio di vedere quei comportamenti che anche se innocui possono essere offensivi.
Dalle piccole cose del quotidiano nascono grandi cambiamenti.
Un pensiero va alle donne iraniane per le quali dobbiamo piangere e esultare ogni giorno.
Grazie Gianni ! difficile trovare parole per le profonde contraddizioni dell’attaccamento umano. Penso però che la chiave di volta stia nel sostegno che si può fornire in età evolutiva : il rispetto e la libertà goduti nei primi anni di vita sono le fondamenta per sviluppare capacità relazionali più sane . Aiutare i genitori nel loro “mestiere impossibile “potrebbe migliorare l’insostenibile dipendenza dei prevaricatori maschi o femmine . Percorso lungimirante forse meno utopistico di quanto può apparire.
Non posso evitare di provare a riempire questo spazio e ringrazio per la proposta.
Marie Olimpie de Gourges nel 1780,in piena rivoluzione francese pago’ con la vita le sue idee illuminate.
Chiese agli uomini: “ Uomo,sei capace di essere giusto? È una donna che te lo chiede.Chi ti ha dato il potere sovrano di opprimere il mio sesso?”
Robespierre la fece tacere con la ghigliottina .
Donne illuminate,scomode.
Era il 1700
Scomode lo siamo ancora.
Mi fa sorridere “ la giornata dell’eliminazione della violenza sulle donne “ di oggi,25 novembre.
Qualcuno l’ha messa oggi perché sapeva che 3 donne il 25 novembre di circa 70 anni fa,in uno stato dittatoriale,morivano solo per essere andate a trovare i mariti dissidenti in galera.
Grazie del pensiero
Negli anni ‘80 per strada si raccoglievano firme contro la droga ( iniziativa promossa da una setta comunitaria di cui non ricordo il nome).
Per eliminare la violenza e la sopraffazione non bastano scarpe rosse e raccolta di firme.
Occorre forse aiutare gli uomini a correggere gli abissi di errori in cui vivono,nei riguardi delle donne ( non lo dico io ma Tolstoy).
Non vogliamo il potere,non ci interessa.
Vogliamo il rispetto per la nostra capacità di pensare e non solo di procreare.
Forse l’equilibrio fra protezione e sopraffazione è partito da lì.
Sono 104 donne vittime solo in Italia e tante altre nel mondo. Donne iraniane, africane, ucraine che piangono e lottano per la vita e per i figli.
“Per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le sue ali che avete tarpato,
per tutto questo:
in piedi, signori, davanti ad una Donna!”
(WILLIAM Shakespeare)
“State molto attenti a far piangere una donna perché Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, dal lato del cuore per essere amata”.
Roberto Benigni