Quando Davide Bianchi mi ha chiesto di leggere e presentare il libro che ha scritto insieme a Drilona Ndrevataj, sua moglie, non ho avuto dubbi: è stato il suo entusiasmo, ancora prima di sapere cosa avrei letto, che mi ha portato ad accettare. E di quell’entusiasmo, che diventa curiosità, voglia di condividere, desiderio di comunicare in maniera sensibile, attenta e chiara sono intrise le pagine di “Io, te e il sesso. Un viaggio verso la sessualità libera e sicura”.
La prefazione di “Io, te e il sesso”
Un viaggio. Scrivono nella prefazione gli autori, il libro è pensato come un compagno di viaggio. La sua lettura, e l’immagine del viaggio mi ha ricordato le mie partenze: ogni viaggio, fatto quando ho iniziato a spostarmi da sola, senza i miei genitori, era preceduto dall’acquisto di una guida del paese che avrei visitato. Che sfogliavo prima, per prepararmi a quello che avrei visto; che consultavo nei giorni che precedevano la partenza per farmi un minimo di programma.
La guida diventava il mio punto di riferimento che se, da una parte, mi orientava nelle scelte, dall’altra, mi faceva sentire libera di esplorare e anche di “perdermi”. Come quella volta a Instanbul che, dopo aver visitato i luoghi suggeriti, ho chiuso le pagine della mia Lonely Planet e ho iniziato a girare per un mercato locale, senza preoccuparmi di dove sarei finita. Facendomi guidare soltanto da suoni, odori, sensazioni. Perché sapevo, che poi, avrei ritrovato la strada.
Una guida è per tutti: per chi viaggia, e non dipende dall’età, e anche per chi accompagna i viaggiatori.
Penso al libro di Davide e Drilona come a un importante, completo e prezioso strumento per incontrare e esplorare il tema della sessualità, da consigliare non soltanto ai giovani e agli adulti; ai genitori e ai figli; ma anche agli insegnanti, ai medici di base.
Non solo un manuale sulla sessualità
Perché Io, Te e il Sesso, non è un manuale di informazioni su tematiche riguardanti la sessualità, è anche quello, ma non solo. Promuove e invita ad un approccio relazionale empatico, accogliente e non giudicante. Invita ad ascoltare, non soltanto a dare risposte. Significativa, a questo proposito, la sezione “Il caso della sera”, ispirata alle conversazioni serali dei due autori: si tratta di vignette cliniche ispirate a situazioni incontrare nella pratica quotidiana; e se ci aspettiamo da Davide Bianchi, psichiatria, un atteggiamento empatico e accogliente; troviamo la stessa sensibilità e la capacità di gestire situazioni relazionali ed emotive complesse anche in Drilona, specialista in urologia.
Il sesso come aspetto intrinseco dell’esistenza
Ma veniamo al testo.
Intanto, non si tratta di argomenti legati solo a questioni patologiche della sessualità. C’è anche quello, ma non solo. La sessualità viene presentata come aspetto intrinseco dell’esistenza, che permea la vita di ogni individuo dalla nascita fino all’età avanzata; parte integrante di chi siamo, da comprendere anche e soprattutto per accettare e valorizzare la propria identità. Per questo i due autori sottolineano l’importanza di una comunicazione, a proposito di sessualità, aperta, e libera da pregiudizi, soprattutto tra genitori e figli. Che possa generare un clima di fiducia e rispetto, in cui i più giovani possano sentire di chiedere, di esprimere dubbi, paure e difficoltà. E chiedere aiuto. Una comunicazione che deve sintonizzarsi con chi ascolta, che deve essere appropriata all’età dell’interlocutore.
In un mondo dove la maggior parte delle persone sembrano affidarsi alla rete per cercare risposte a domande più o meno importanti, gli autori invitano i genitori ad affrontare con i figli, miti e inesattezze; ad informarsi per sfatare le cosiddette fake news di cui gli autori riportano numerosi esempi. A questo, proposito, mi colpisce la presenza di un mito, assolutamente da sfatare, ma che ritrovo spesso, ancora, nei racconti di giovani (e non solo) donne di cui mi curo: Il consenso, una volta dato, vale per sempre.
La cultura del rispetto
No. non è così. Libri come questo sono necessari, per promuovere una cultura del rispetto.
Apprezzo molto la scelta degli autori di inserire a fine di ogni capitolo la sezione box curiosità: uno spazio in cui si affrontano e si smentiscono false credenze, che purtroppo, ancora oggi, impregnano e condizionano drammaticamente l’approccio alla sessualità.
I capitoli affrontano nell’ordine:
- l’anatomia e la fisiologia sessuale;
- lo sviluppo psicosessuale;
- la salute sessuale, con una chiara presentazione delle principali malattie sessualmente trasmissibili, descrivendone la modalità di trasmissione, i sintomi e dedicando uno spazio importante alla prevenzione e allo screening. Gli autori concludono questo capitolo affrontando le implicazioni psicologiche, sociali e psichiatriche delle malattie sessualmente trasmissibili, ribadendo, perché per Davide e Drilona non può essere altrimenti, la necessità di promuovere un approccio aperto e rispettoso verso la sessualità che possa ridurre lo stigma e facilitare il ricorso alle cure;
- le disfunzioni sessuali, la cui comprensione, sottolineano gli autori, deve prevedere un approccio multidisciplinare che combini terapie mediche, psicologiche e relazionali;
- la libertà sessuale: un importante capitolo in cui gli autori affrontano i delicati temi del consenso, dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
- l’importanza dello stile di vita nella sessualità con un paragrafo che affronta gli effetti dell’alcool e delle sostanze stupefacenti sulla sessualità;
- tecnologia e sessualità: un capitolo quanto mai attuale che esplora come la tecnologia influenzi la sessualità in termini di comunicazione, espressione e soddisfazione, delineando sia le opportunità che le sfide emergenti.
Le mie conclusioni sul libro “Io, te e il sesso”
Concluderei, augurando a Davide e Drilona che il loro Io, Te e il Sesso. Un viaggio verso la sessualità libera e sicura, abbia un’ampia diffusione. E non lo auguro solo per loro, che ne sono gli autori, ma anche per chi potrà averne accesso. Ai giovani, ai meno giovani. Ai genitori, ai figli. Agli insegnanti: che possano trovare in questo libro una guida, per tornare a proporre dei percorsi di avvicinamento alla sessualità con un approccio multidisciplinare.
Ai medici di base: che spesso si trovano ad essere i primi interlocutori, il cui atteggiamento può promuovere o, al contrario, scoraggiare la richiesta di un aiuto a uno specialista. A chi lavora nel campo della salute: che l’approccio di Davide e Drilona costituisca un esempio, perché le competenze specialistiche devono essere accompagnate da un atteggiamento rispettoso ed empatico verso il paziente, che tenga conto delle implicazioni psicologiche ed emotive connesse a una richiesta di aiuto.
Cara Silvia,
le tue parole ci hanno profondamente emozionato e commosso. La tua recensione è preziosa. Hai saputo cogliere l’essenza di ciò che io e Drilona abbiamo voluto trasmettere, un viaggio, appunto, verso una sessualità libera, sicura e consapevole, ma soprattutto un invito all’ascolto, alla comprensione e al rispetto reciproco.
Il modo in cui hai descritto il libro, paragonandolo a una guida di viaggio che orienta senza mai limitare la libertà di esplorare, è una metafora che trovo meravigliosa. Hai colto perfettamente il nostro intento: offrire uno strumento che possa essere utile a chiunque voglia avvicinarsi a questi temi con curiosità e apertura, ma anche con la delicatezza che meritano.
Grazie per aver dedicato tempo ed energia non solo alla lettura del libro, ma anche alla sua analisi così dettagliata e appassionata. Le tue parole non sono solo un riconoscimento per noi, ma anche uno stimolo a continuare su questa strada, a lavorare per diffondere conoscenza e consapevolezza su temi tanto importanti quanto spesso trascurati.
Ti ringraziamo per il tuo sostegno e per la tua disponibilità. È un privilegio avere accanto colleghi come te, capaci di arricchire il nostro lavoro con uno sguardo così attento ed empatico.
Con affetto e stima,
Davide e Drilona
Sono io che vi ringrazio! Ho già segnalato il vostro libro ad alcuni colleghi e medici di base a Milano e provincia. La stima e l’affetto sono reciproci.