Commento all’articolo “Un pony, un asino e un cane per aiutare 35 bimbi pazienti di neuropsichiatria infantile del Gaslini a Genova”, apparso su La Repubblica, il 18 ottobre 2023
Ho conosciuto il Progetto Islander tramite i canali social di Vanni Oddera e ha sempre avuto in me molta risonanza con quello che ogni giorno succede a Villa Danilo. I nostri animali non arrivano tutti da grandi maltrattamenti, questo no, ma tutti hanno una grande capacità empatica e sono sempre pronti a mettersi a disposizione degli ospiti. A partire dalle nostre asine, Valeria e Amedea, mamma e figlia arrivate da una fattoria didattica in Piemonte, passando per le pecore e le capre, dove la piccola Marina, che non è più tanto piccola, continua a voler comandare con una certa prepotenza!
Anche Tina e Zara, le due sorelle arrivate da un canile del sud Italia, terrorizzate da qualsiasi avvicinamento e dedite alla fuga, oggi hanno raggiunto risultati sorprendenti in termini di fiducia, riconoscendo Villa Danilo come la loro casa, grande rumorosa e piena di gente che va e che viene, ma la loro casa, e facendosi rassicurare dagli ospiti quando arriva un estraneo.
Io credo che questo sia un aspetto fondamentale della nostra realtà, perché si tratta di un rapporto a doppio binario, non sono solo gli ospiti a beneficiare della relazione e del tempo con l’animale, ma entrambi. Anche il piccolo terremoto appena arrivato, Achille, unico maschietto in una Fattoria Terapeutica piena di femmine, sta lentamente prendendo le misure, è diventato inseparabile non solo con alcune ospiti, ma anche con la Padrona indiscussa della casa, la gatta Lady, terapeuta di grande valore dato il suo carattere unico.
Ecco quindi che ogni ospite in Villa Danilo ha la possibilità di dedicarsi, quando e come se la sente, a una relazione totalmente non giudicante, e concordo con l’articolo quando sottolinea che il prendersi cura di un animale permette all’ospite di mettere temporaneamente da parte le proprie ansie, sentendosi gratificato e riconosciuto dall’animale come buono e capace.
La Fattoria Terapeutica è proprio questo, un luogo in cui gli ospiti hanno la possibilità di stare meglio tramite metodi convenzionali e non, ma dove gli animali, ogni giorno, contribuiscono in modo unico accorciare tutte le distanze.
Animali che fanno compagnia ai vicini di casa, agli ospiti del Cicalotto.
Basta una carezza alle asine oppure fare le feste ad una delle cagnolone per rendere felici i nostri ospiti…c’è chi offre dell’acqua o un frutto e in particolare qualcuno che consuma i pasti condividendoli in giardino con i gatti perché con gli altri non riesce a stare. Grandi amici e confidenti con cui si può parlare senza essere giudicati.
Il piccolo Achille è venuto a fare visita ad Emilio, il nostro nonno appena tornato dall’ospedale.
Quando il martedì vengo a prendere Antonella, ospite della Caup del Cicalotto, prima di salire in macchina mi dice sempre
: “aspetti dottoressa, mi faccia salutare gli animali e i bambini”. Così Antonella chiama i giovani ospiti di Villa Danilo e poi aggiunge: “Dottoressa Monica vorrei tanto anche io avere un cane ma mi hanno detto che solo i bambini li possono avere e io, a 69 anni, bambina non lo sono più” . Antonella usufruisce comunque della vicinanza e della possibilità di vedere la capretta, l’asino, il cane e, voglio aggiungere, i suoi “bambini” .