La notizia così come riportata non consente di dare un giudizio scientifico nè sulle tesi nè sui risultati.

Ma mi pare un deja vu  ovvero il tentativo di sostenere opinioni anche bizzarre se mettono insieme religione filosofia e neuroscienze  in un minestrone difficilmente digeribile.

La ricerca d  visibilità e di ruolo spesso lascia il posto al rigore scientifico.

Penso che in futuro   Una miglior conoscenza dei meccanismi che regolano il funzionamento cerebrale ci permetterà di affinare la capacità di individuare i farmaci più opportuni da usare nelle varie manifestazioni di disagio psichico e forse d definire anche meglio il concetto di malattia mentale che mi pare il problema emergente da questa notizia.

G.G.