Un confronto a tre tra Maurizio Peciccia, Brian Martindale e Nick Putnam sul libro “Dialogo aperto per la psicosi”
Brian Martindale è uno psichiatra e psicoanalista che vive nel Regno Unito. È stato presidente della International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis (ISPS) e co-fondatore della European Federation of Psychoanalytic Psychotherapy (EFPP).
Nick Putman è uno psicoterapeuta e operatore, supervisore e formatore in Dialogo Aperto. È il fondatore di Open Dialogue UK.
Gli argomenti principali trattati in “Dialogo aperto per la psicosi”
Ciao Brian e Nick, potreste gentilmente spiegare i contenuti del vostro libro, “Open Dialogue for Psychosis” recentemente tradotto in italiano con il titolo “Dialogo aperto per la psicosi”?
“Open Dialogue for Psychosis” è un libro chiaro e scritto in modo scorrevole che offre un esame completo dell’uso del Dialogo Aperto come modalità terapeutica per la psicosi.
Quali sono i principali argomenti trattati nel libro?
Il libro presenta i principi di base e la pratica del Dialogo Aperto, descrive la formazione necessaria per praticarlo e discute il suo sviluppo a livello internazionale. Include testimonianze in prima persona di coloro che hanno ricevuto cure in seguito a esperienze psicotiche, nonché testimonianze delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti.
Cosa rende il Dialogo Aperto un approccio unico rispetto ad altri trattamenti psicologici?
Il Dialogo Aperto è unico perché promuove l’inclusione della famiglia e di altre persone chiave nella discussione terapeutica, creando un senso di comunità e supporto. Il libro spiega come alcuni aspetti del Dialogo Aperto siano stati introdotti nei servizi di salute mentale di tutto il mondo, illustrando le sovrapposizioni e le differenze rispetto ad altri approcci psicologici e il suo potenziale di integrazione con aspetti biologici e farmacologici.
Come si è sviluppato a livello internazionale il Dialogo Aperto?
Il Dialogo Aperto ha visto un significativo sviluppo internazionale grazie alla sua efficacia e al crescente interesse da parte dei clinici e degli amministratori dei servizi di salute mentale. Il libro discute questo sviluppo e come sia stato adottato in vari contesti.
Le testimonianze presenti in “Dialogo aperto per la psicosi”
Potete parlarci delle testimonianze incluse nel libro?
Certamente. Il libro include testimonianze in prima persona di persone che hanno vissuto la psicosi e hanno beneficiato del Dialogo Aperto. Ci sono anche testimonianze delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti, offrendo una prospettiva completa e variegata sul trattamento.
Quali aspetti pratici della formazione per il Dialogo Aperto sono trattati nel libro?
Il libro dettaglia la formazione necessaria per praticare il Dialogo Aperto, inclusi i principi fondamentali e le tecniche utilizzate. È progettato per fornire una guida chiara e pratica per coloro che sono interessati a questo approccio. Include racconti di professionisti che hanno vissuto la formazione.
Come si integra il Dialogo Aperto con altri approcci psicologici e farmacologici?
Il libro esplora le sovrapposizioni e le differenze del Dialogo Aperto rispetto ad altri approcci psicologici e discute il suo potenziale di integrazione con trattamenti biologici e farmacologici, offrendo una visione olistica del trattamento della psicosi.
Potete parlare della sezione del libro dedicata alla ricerca condotta sul Dialogo Aperto?
Certamente. L’ultima sezione del libro è ricca di informazioni sulla ricerca condotta sul Dialogo Aperto, inclusi i risultati e le limitazioni. Questa sezione è essenziale per coloro che vogliono approfondire l’efficacia e la base scientifica di questo approccio.
A chi si rivolge il vostro libro?
Chi dovrebbe leggere “Open Dialogue for Psychosis”?
Il libro è essenziale per clinici e amministratori interessati a questo approccio unico, specialmente per coloro che cercano di migliorare i servizi di salute mentale. Inoltre, è rivolto a persone con esperienza di psicosi e ai loro familiari, fornendo una guida preziosa e accessibile per tutti.
Grazie per aver condiviso queste informazioni. C’è qualcos’altro che vorreste aggiungere?
Vorremmo solo sottolineare l’importanza di considerare nuovi approcci nel trattamento della psicosi che si concentrano sul contesto sociale della psicosi. Il Dialogo Aperto offre una prospettiva innovativa e umana che può fare una differenza significativa nella vita delle persone coinvolte.