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Fenomeno di Raynaud: spiegazione e implicazioni

Il cosiddetto fenomeno di Raynaud non è pericoloso in sé, sebbene possa generare sconforto e spavento. Esso può però avere rilevanti implicazioni psicologiche. Al fine di gestire in modo efficace e corretto questa condizione, occorre naturalmente comprenderla al meglio. Sfruttando le informazioni relative all’episodio e, qualora ve ne fosse bisogno, il supporto adeguato, è possibile affrontare i disagi fisici ed emotivi associati. Così facendo, è possibile promuovere un sano equilibrio tra salute fisica e benessere psicologico, nonché beneficiare della giusta maniera di trattare il fenomeno.

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Che cos’è il fenomeno di Raynaud?

Il fenomeno di Raynaud è una condizione vascolare che comporta una reazione anomala dei vasi sanguigni. Solitamente colpisce le estremità del corpo, come le dita delle mani oppure quelle dei piedi. Le cause possono essere svariate ma solitamente lo si riscontra in situazioni di freddo penetrante o forte stress emotivo.

I vasi sanguigni colpiti da questa condizione si restringono in modo eccessivo, riducendo in maniera considerevole la propria area. Tale vasocostrizione limita il flusso di sangue e causa una temporanea riduzione della circolazione attorno all’area interessata. Questo fenomeno si manifesta, e si rende visibile, con un cambiamento di colore della pelle, la quale diventa pallida o talvolta bluastra. In seguito si riscontra un arrossamento, non appena la circolazione ritorna alla normalità. Il fenomeno di Raynaud non è pericoloso e non rappresenta mai una minaccia diretta per la salute di chi ne è colpito. Ciò non toglie che assistere alla improvvisa ricolorazione delle estremità del corpo può apparire piuttosto inquietante.

In casi più rari, la condizione può colpire anche naso e orecchie. In questo caso, gli organi acquisiscono ipersensibilità e si colorano di tinte cianotiche. Normalmente, la causa di questa vasocostrizione è dovuta semplicemente alla riduzione della temperatura ambientale. In alcune persone, si riscontra il fenomeno di Raynaud anche in seguito a forte stress emotivo.

Il fenomeno di Raynaud può essere primario, cioè verificarsi senza la presenza di alcuna causa definita, come avviene nella maggioranza dei casi, oppure secondario, in quanto subordinato a diverse malattie del tessuto connettivo che ne sono causa all’interno di una cartella clinica più seria. Non è raro il caso in cui la condizione derivi da uno scarso controllo del tono vascolare da parte degli appositi meccanismi nervosi. La perdita del normale equilibrio tra vasocostrizione e vasodilatazione porta spesso alla comparsa del Raynaud.

I risvolti psicologici del fenomeno di Raynaud possono portare la vittima a vergognarsi delle sue estremità colpite e a volerle nascondere per timore del giudizio degli altri.

Cenni storici e origine della condizione clinica

Il termine si deve al medico francese Maurice Raynaud, che per primo descrisse con accuratezza il fenomeno, nel 1862. Durante alcuni studi clinici, il sanitario si accorse di come si rendessero evidenti, sui suoi pazienti, alcune alterazioni circolatorie. Da quel momento, dedicò parte della sua carriera ad approfondire la questione. Da allora, analisi e ricerche successive hanno contribuito a una migliore comprensione di questa condizione, giungendo alla conclusione che non ci sia nulla da temere per chi non soffra di disturbi ben più invalidanti, come ad esempio la sclerosi sistemica.

Si stima che il fenomeno di Raynaud colpisca una percentuale significativa della popolazione, con un’incidenza maggiore nelle donne e nelle comunità di persone che vivono in climi più freddi e secchi. Tale distribuzione geografica non colpisce e può essere attribuita alle diverse condizioni climatiche che influenzano la frequenza degli episodi. Storicamente, il fenomeno è stato oggetto di studi e dibattiti, portando a importanti progressi e conclusioni nella conoscenza del sistema circolatorio e delle sue reazioni ai più disparati stimoli ambientali, in particolar modo quelli causati dal freddo.

Implicazioni psicologiche del fenomeno di Raynaud

Chiarita la dimensione fisica della condizione, approfondiamo le implicazioni psicologiche che il fenomeno di Raynaud può comportare. Esse possono infatti essere anche rilevanti. Per strano che possa sembrare, l’esperienza di episodi di vasocostrizione e il conseguente cambiamento di colore della pelle può generare sensazioni di disagio e preoccupazione anche severe. Non deve stupire l’esistenza di persone che soffrono di questo fenomeno e, a causa di esso, nascondono continuamente le proprie estremità, o limitano le interazioni personali nelle giornate in cui il freddo è più pungente. Specialmente tra i giovani, ma non solo, l’aspetto estetico può essere fonte di imbarazzo. Il modo in cui appariamo agli altri influenza la percezione di noi stessi, la nostra autostima e la fiducia in situazioni sociali.

La recente ricerca psicologica ha raccolto una serie di problematiche legate al Raynaud nei pazienti che ne soffrono con frequenza. Focus group dedicati hanno messo in evidenza criticità quali: sintomatologia fisica, impatto emotivo, fattori esacerbanti, monitoraggio costante, incertezza e necessità di adattamento. Chi non ha esperienza di questa condizione, o ne è toccato in maniera marginale e trascurabile, fatica a comprendere l’ansia legata a questo stato. Eppure c’è un dibattito in corso sull’opportunità di elaborare una strategia psicologica o psicoterapeutica per affiancare chi sia colpito da fenomeno di Raynaud in maniera seria e frequente.

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