Amor sacro ed amor profano*
[* Cfr “Il patto mancato tra amor sacro e amor profano“, Vito Mancuso, La Repubblica 18/9/14]
Direttore responsabile del VdP
Chi ha inventato la parola amore?
Per nominare un’emozione o un sentimento bisogna prima riconoscerlo, solo dopo si cerca un nome.
L’amore sembra esistere da sempre come naturale espressione del legame psicofisico tra individui che si incontrano e “sentono” il bisogno di stare insieme.
A volte non si sente insieme ed a volte in tempi non idonei a compiere un processo da cui derivi un legame duraturo.
Non c’è persona che non possa amare: più difficile è saperlo fare.
Chi ama o ha amato sa che questo naturale sentimento non ha un andamento lineare, ma è spesso contraddittorio, influenzabile dalle circostanze esterne, a volte si esprime attraverso atti apparentemente di segno opposto.
Non esiste un amore sacro ed uno profano*: esiste l’amore come espressione naturale del desiderio anche sessuale.
Il rapporto sessuale e l’orgasmo rappresentano per alcuni aspetti la sintesi migliore attraverso l’espressione non verbale, dell’amore.
Spesso, anche oggi, mi soffermo a leggere le scritte sui muri di innamorati che sentono il bisogno di comunicare al mondo il raggiungimento di tale stato: una forma forse ingenua ma senz’altro naturale.
Esistono invece organizzati sistemi di potere, anche le chiese (non necessariamente le religioni), che del naturale hanno timore perché rischia di svelare la malafede o l’ipocrisia e di incrinare attraverso la conoscenza appunto il potere per il potere.
La storia insegna e l’evoluzione dell’uomo e della donna non può prescindere da questa considerazione che mi fa pensare che comunicare come sto cercando di fare io alcuni semplici pensieri e poi applicarli coerentemente sia un mezzo per aumentare la conoscenza reciproca.
In questo senso abbiamo messo in essere il progetto del Vdp online.