Oggi sul Corriere della Sera l’inviato Alfio Sciacca descrive con cura e professionalità la nostra Rems di Prà. Un articolo da leggere con attenzione e emozione.
di Alfio Sciacca
Il momento migliore è al tramonto. C’è sempre qualcuno che sistema la sedia davanti all’enorme grata che restituisce il cielo a scacchi e si gode il panorama. Non ci fosse quella barriera sembrerebbe un giardino pensile che guarda il golfo di Genova. Un panorama che ha il sapore della libertà. Forse per questo è uno degli angoli più ambiti. «Quando per un periodo siamo stati costretti ad oscurare la recinzione i nostri ospiti sono stati più intrattabili del solito», ammette il direttore sanitario Paolo Rossi. Strano a dirsi ma Villa Caterina, sulla collina di Genova Prà, ospita una Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, istituite con la legge 81 del 2014 che ha posto fine alla vergogna degli ospedali psichiatrici giudiziari. Qui arrivano persone condannate o in attesa di giudizio con perizia di infermità o seminfermità mentale. La legge li definisce «internati», ma a Villa Caterina il termine è bandito. Si preferisce chiamarli «ospiti».
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