La tricotillomania è un disturbo psicologico caratterizzato dalla compulsione ricorrente a strappare i propri capelli, spesso fino al punto di causare perdita di capelli evidente. Questo comportamento può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre e può generare ansia e vergogna. La correlazione tra tricotillomania e autismo è un argomento complesso.
I casi di persone autistiche che soffrono di questo disturbo sono numerosi, ma prima di considerare la tricotillomania come sintomo specifico dell’autismo è necessario analizzare e comprendere entrambi i disturbi e valutare caso per caso.
Tricotillomania: cause e caratteristiche in breve
La tricotillomania è classificata come un disturbo del controllo degli impulsi nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.
Le cause esatte della tricotillomania non sono completamente comprese e non sono le stesse per ogni individuo che ne soffre. La tricotillomania è il risultato di una combinazione di fattori che possono essere genetici, biologici, ambientali e soprattutto psicologici.
Chi ne è affetto tenderà a strappare frequentemente e compulsivamente i propri capelli, tanto da causare danni esteticamente evidenti. Le persone affette da tricotillomania dichiarano di provare una sensazione di gratificazione o sollievo temporaneo dopo aver strappato i capelli, seguito però dal senso di vergogna e rimorso.
Nonostante l’impatto fisico ed estetico di questo disturbo, infatti, chi è affetto da tricotillomania non riesce a controllare questo impulso, che viene generato soprattutto da ansia e stress.
Si genera dunque un circolo vizioso: se il gesto di strapparsi i capelli si presenta come una risposta per gestire l’ansia e lo stress, subito dopo la persona che compie l’atto si ritroverà afflitta dalla vergogna e dal disagio, causati dal suo stesso comportamento, in una spirale di malessere apparentemente senza via d’uscita.
Approcci di trattamento e gestione
Indipendentemente dalla relazione tra tricotillomania e autismo, il trattamento della tricotillomania, e la graduale guarigione, è possibile.
Le strategie di gestione e cura più efficaci di questo disturbo sono sicuramente le terapie comportamentali, come la terapia cognitivo-comportamentale, che mira a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono alla compulsione del tirare i capelli.
Nel trattamento della tricotillomania sono inoltre particolarmente efficaci le tecniche di rilassamento, la terapia occupazionale e il supporto psicologico in generale, che è l’unico modo per affrontare le emozioni sottostanti associate al disturbo e raggiungere una guarigione totale.
La connessione tra tricotillomania e autismo
L’autismo è un disturbo dello sviluppo neurologico caratterizzato da difficoltà nelle interazioni sociali e nella comunicazione. Si contraddistingue per comportamenti ripetitivi, che possono essere di diverso tipo, come il battere le mani o muovere le dita in modi particolari.
I sintomi associati all’autismo sono moltissimi e la tricotillomania, per quanto caratterizzata da azioni ripetute e ossessive, non è considerata un sintomo tipico dell’autismo secondo le linee guida diagnostiche. Ciononostante, non si possono negare i frequenti casi in cui questi due disturbi coincidono.
Dire che non si tratta di comportamenti correlati vuol dire che molte persone affette da tricotillomania non sono autistiche, e viceversa. Ma è anche vero che vi sono alcune evidenze che suggeriscono una maggiore incidenza di comportamenti di autolesionismo e compulsioni, come la tricotillomania, tra individui con autismo rispetto alla popolazione generale.
Numerosi studi dimostrano come comportamenti compulsivi di vario genere sono diffusi prevalentemente tra le persone con autismo, ma la natura di questa relazione non è ancora completamente compresa.
La relazione tra tricotillomania e autismo è dunque un argomento complesso su cui ancora oggi si concentrano numerosi studi di ricerca. Nonostante la maggiore incidenza di comportamenti compulsivi tra le persone con autismo, la tricotillomania non è considerata un sintomo tipico dell’autismo ed è una condizione che coinvolge molte persone che non si rispecchiano nel disturbo autistico.
Indipendentemente da ciò, il trattamento della tricotillomania è possibile e necessario per promuovere il benessere mentale e fisico di chi ne soffre: riconoscere e gestire i comportamenti compulsivi attraverso l’uso di terapie comportamentali e il supporto psicologico è la strada più efficace da percorrere per guarire e riprendere il controllo della propria vita.