Quella che definiamo psicoterapia cognitivo-costruttivista è una forma di terapia che mira a una trasformazione autentica e profonda. Il suo fine va oltre quello di un iter più consueto. Desidera offrire a chiunque la scelga un percorso di crescita personale, definito su principi e obiettivi individuali, che mira apertamente ad arricchire la consapevolezza e favorire un atteggiamento più positivo e resiliente verso la vita. È una terapia che vuole costruire, non solo analizzare, ponendosi come strumento in grado di arricchire e completare l’esperienza esistenziale del soggetto, tanto nella sua quotidianità quanto a medio e lungo termine.
La psicoterapia cognitivo-costruttivista
Quello della psicoterapia cognitivo-costruttivista è un approccio terapeutico basato sul concetto di costruzione della realtà. Enfatizza come ciascun individuo crei la propria visione del mondo. A differenza di altri modelli più rigidi, riconosce che la nostra esperienza, e anche i nostri pensieri, non sono semplici riflessi della realtà, bensì costruzioni soggettive rielaborate dai filtri che abbiamo a disposizione. Le convinzioni, percezioni ed emozioni che viviamo sono frutto di un processo interpretativo unico, influenzato da esperienze personali e contesto di vita.
L’approccio cognitivo-costruttivista si concentra su pensieri ed emozioni del soggetto, allo scopo di comprendere come questi costruisca la propria visione della realtà, spesso condizionata da schemi mentali appresi nel tempo. Questa particolare terapia lavora sulla ristrutturazione di tali moduli, cercando di intervenire su modelli di pensiero e comportamento che possono risultare dannosi, o limitanti. Il terapeuta, attraverso un dialogo esplorativo, aiuta il paziente a sviluppare una consapevolezza più profonda dei propri processi di pensiero e crea nuove modalità interpretative, più funzionali e adattive.
Innovazione nella terapia
Negli ultimi decenni, la psicoterapia cognitivo-costruttivista si è affermata nel mondo terapeutico. Oggi è considerata una delle alternative più innovative ai modelli psicoterapeutici tradizionali, i quali a volte si mostrano incompleti o insufficienti. Rispetto alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sulla modifica diretta dei pensieri e dei comportamenti, questa si orienta su un piano più esplorativo, dove il cambiamento nasce dalla comprensione, e dalla consecutiva trasformazione, della propria interpretazione del mondo. Non si punta solo alla risoluzione di un sintomo, o alla correzione di un comportamento specifico, bensì alla modifica dei significati che il paziente attribuisce a sé stesso e agli eventi della sua vita.
Questo approccio si inserisce in un panorama psicoterapeutico in continua evoluzione. Al giorno d’oggi esistono terapie innovative, come quella dialettico-comportamentale o l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT). La psicoterapia cognitivo-costruttivista si distingue per la sua attenzione all’unicità del paziente, nonché per la completa assenza di una ricetta universale di trattamento. Ogni percorso terapeutico è personalizzato e si pone l’obiettivo di favorire una consapevolezza maggiore, oltre a una flessibilità mentale che aiuti il paziente ad affrontare le sfide della vita in modo più aperto e autonomo.
Le principali caratteristiche di questo iter terapeutico
Tra gli aspetti distintivi della psicoterapia cognitivo-costruttivista troviamo la centralità nella narrazione personale. Questa terapia invita il paziente a raccontare la propria storia, al fine di comprendere come i significati attribuiti a eventi passati influenzino il presente. Il terapeuta non agisce come un semplice correttore di pensieri disfunzionali. Prende le parti di una guida che aiuta a esplorare, e rivedere con attenzione, i significati attribuiti a cose e vicende dalla propria esperienza. Questo processo facilita il cambiamento, consentendo e suggerendo all’individuo di mettere in discussione convinzioni limitanti, costruendone di nuove, adattive alla situazione che sta vivendo.
Una seconda rilevante peculiarità della psicoterapia cognitivo-costruttivista è l’attenzione a quello che si definisce mondo personale. Ogni individuo vive in un proprio universo costruito, caratterizzato da una serie di credenze, valori e significati unici. La terapia mira a comprendere questi elementi e a renderli più flessibili, in modo da aiutare il paziente ad adattarsi meglio a quanto lo circonda, mediandolo in maniera corretta facendo uso dei propri organi esperienziali. La relazione terapeuta-paziente, in questo iter, è particolarmente importante: il terapeuta assume un atteggiamento collaborativo, mai giudicante, e crea un ambiente sicuro, dove l’individuo può esprimersi liberamente e iniziare a modificare la propria visione del mondo.
Vantaggi e benefici della psicoterapia cognitivo-costruttivista
La psicoterapia cognitivo-costruttivista offre numerosi benefici a chi desidera esplorare il proprio mondo interiore. Uno dei principali vantaggi di questo approccio è la sua capacità di promuovere un cambiamento, in maniera profonda e duratura. Grazie alla comprensione dei propri schemi mentali, e alla rielaborazione dei significati personali, il soggetto sviluppa una maggiore consapevolezza e una nuova prospettiva su sé stesso e sugli eventi della vita. Questo processo aiuta non solo a risolvere i problemi attuali, ma anche a prevenire l’insorgenza di difficoltà future, poiché insegna a cogliere, e costruire, significati flessibili, adattivi e positivi.
Un altro grande vantaggio della psicoterapia cognitivo-costruttivista è la sua versatilità. Questo approccio si adatta bene a un’ampia gamma di problematiche psicologiche. Personalizzare ogni percorso terapeutico, basandosi sulle caratteristiche uniche dell’individuo, garantisce che il trattamento risponda realmente ai bisogni specifici del soggetto. Inoltre, il processo di esplorazione dei significati permette di sviluppare una maggiore empatia e comprensione verso sé stessi, rendendo più semplice affrontare e gestire le emozioni difficili.