Vaso di Pandora

Mobbing sul lavoro: 5 esempi e strategie di difesa

Il mobbing sul lavoro è un fenomeno sempre più diffuso che può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle vittime. Si tratta di una forma di violenza psicologica che si manifesta attraverso comportamenti vessatori, discriminatori e persecutori da parte di colleghi o superiori nei confronti di un lavoratore. In questo articolo, analizzeremo 5 esempi di mobbing sul lavoro e forniremo alcune strategie di difesa per tutelarsi e affrontare questa situazione difficile.

Cos’è il mobbing sul lavoro

Il mobbing sul lavoro è una forma di violenza psicologica che si manifesta attraverso comportamenti ostili, vessatori e discriminatori da parte di colleghi o superiori nei confronti di un lavoratore.

Questi comportamenti hanno lo scopo di emarginare, umiliare e isolare la vittima, creando un ambiente di lavoro ostile e stressante. Il mobbing può essere diretto o indiretto e può manifestarsi in diverse forme, come critiche ingiustificate, esclusione dalle attività lavorative, molestie verbali o fisiche.

5 esempi di mobbing sul lavoro

  1. Esclusione e isolamento: la vittima viene esclusa dalle riunioni, dalle attività lavorative o dalle conversazioni informali tra colleghi.
  2. Critiche ingiustificate e continue: il lavoratore viene costantemente criticato per il suo operato, anche quando non ci sono motivi oggettivi per farlo.
  3. Molestie verbali: la vittima subisce insulti, offese o commenti inappropriati da parte di colleghi o superiori.
  4. Assegnazione di compiti inadeguati: al lavoratore vengono assegnati compiti al di sotto delle sue competenze o troppo difficili da svolgere, con l’obiettivo di metterlo in difficoltà.
  5. Sabotaggio del lavoro: i colleghi o i superiori ostacolano il lavoro della vittima, nascondendo informazioni importanti o fornendo indicazioni errate.

Conseguenze del mobbing sul lavoro

Il mobbing sul lavoro può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle vittime. Tra i sintomi più comuni ci sono stress, ansia, depressione, disturbi del sonno e dell’alimentazione, calo dell’autostima e della motivazione. Inoltre, il mobbing può portare a un peggioramento delle prestazioni lavorative e a un aumento delle assenze per malattia. Nei casi più gravi, la vittima può sviluppare disturbi post-traumatici da stress o pensieri suicidari.

Strategie di difesa contro il mobbing

Se si è vittime di mobbing sul lavoro, è importante agire tempestivamente per tutelarsi e affrontare la situazione. Ecco alcune strategie di difesa:

  • Documentare gli episodi di mobbing: annotare date, luoghi, testimoni e contenuti degli episodi di mobbing subiti.
  • Parlarne con qualcuno di fiducia: confidarsi con un collega, un amico o un familiare può aiutare a non sentirsi soli e a trovare il sostegno necessario.
  • Chiedere aiuto al medico di fiducia: un professionista può fornire supporto psicologico e certificare eventuali danni alla salute causati dal mobbing.
  • Rivolgersi al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o al sindacato: queste figure possono fornire informazioni sui diritti dei lavoratori e sulle procedure da seguire per denunci are il mobbing.
  • Segnalare il mobbing al datore di lavoro: informare il responsabile delle risorse umane o il titolare dell’azienda può portare all’attivazione di procedure interne per risolvere la situazione.
  • Valutare azioni legali: nei casi più gravi, può essere necessario rivolgersi a un avvocato per valutare la possibilità di intraprendere azioni legali contro i responsabili del mobbing.

L’importanza della prevenzione

Per contrastare il mobbing sul lavoro, è fondamentale che le aziende adottino politiche di prevenzione e di contrasto a questi comportamenti. Ciò può avvenire attraverso la formazione dei lavoratori e dei dirigenti sui temi del mobbing e delle molestie, l’istituzione di figure di riferimento a cui segnalare eventuali episodi e l’adozione di codici etici e di condotta che sanciscano il rispetto reciproco tra colleghi. Inoltre, è importante che i lavoratori siano informati sui propri diritti e sulle procedure da seguire in caso di mobbing.

Il ruolo delle istituzioni

Anche le istituzioni hanno un ruolo importante nella lotta al mobbing sul lavoro. In Italia, la legge 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro ha introdotto l’obbligo per i datori di lavoro di valutare i rischi da stress lavoro-correlato, tra cui rientra anche il mobbing.

Inoltre, alcune regioni hanno adottato leggi specifiche per contrastare il mobbing e fornire sostegno alle vittime. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno e per garantire una tutela efficace dei lavoratori.

Lavorare senza paura: come contrastare il mobbing

mobbing sul lavoro

Il fenomeno del mobbing è una piaga sociale che avvelena i luoghi di lavoro, minando il benessere e la dignità dei lavoratori. Si tratta di una forma di violenza psicologica subdola e logorante, fatta di angherie, intimidazioni, discriminazioni che mirano a emarginare e colpire la vittima prescelta.

Le conseguenze del mobbing sono gravi e possono protrarsi anche dopo la fine del rapporto lavorativo. Ansia, depressione, disturbi psicosomatici sono alcune delle ricadute sulla salute e sull’equilibrio psicofisico. Anche la sfera relazionale e familiare ne risente pesantemente.

È dunque essenziale che aziende, lavoratori e istituzioni cooperino per prevenire e contrastare sul nascere ogni forma di prevaricazione. Serve innanzitutto diffondere la cultura del rispetto reciproco, del dialogo aperto, della valorizzazione delle diversità. Poi, elaborare codici di condotta che reprimano qualsiasi abuso, prevedendo sanzioni e forme di sostegno psicologico per le vittime. Infine, promuovere la denuncia, garantendo riservatezza e tutela di chi ha il coraggio di esporsi.

Solo unendo le forze potremo debellare il mobbing e costruire un mondo del lavoro più umano, dove regnino collaborazione e merito.

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
Cucire fa bene: un'anziana che cuce
15 Settembre 2024

Cucire fa bene, i benefici psicologici del cucito

Psicologicamente parlando, cucire fa bene. Questa affermazione di apertura potrebbe sembrare strana a qualcuno, specialmente se quel qualcuno non ama rammendare capi bucati o rovinati. Eppure, ci piaccia o non ci piaccia, il cucito è…

fare le parole crociate fa bene
14 Settembre 2024

Fare le parole crociate: 5 benefici per il cervello

Il fascino intramontabile delle parole crociate continua a catturare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Questo passatempo, apparentemente semplice, nasconde in realtà una serie di benefici sorprendenti per il nostro cervello. Fare…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
Cucire fa bene: un'anziana che cuce
15 Settembre 2024

Cucire fa bene, i benefici psicologici del cucito

Psicologicamente parlando, cucire fa bene. Questa affermazione di apertura potrebbe sembrare strana a qualcuno, specialmente se quel qualcuno non ama rammendare capi bucati o rovinati. Eppure, ci piaccia o non ci piaccia, il cucito è…

fare le parole crociate fa bene
14 Settembre 2024

Fare le parole crociate: 5 benefici per il cervello

Il fascino intramontabile delle parole crociate continua a catturare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Questo passatempo, apparentemente semplice, nasconde in realtà una serie di benefici sorprendenti per il nostro cervello. Fare…

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.