Vaso di Pandora

Mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora: gestire le relazioni ambigue senza farsi del male

Succede più spesso di quanto si pensi che un uomo, o una donna, continuino a cercare un contatto con il partner anche dopo aver deciso di interrompere la relazione sentimentale. A numerosi tra i lettori, probabilmente, sarà capitato di trovarsi in una situazione del tipo mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora. Chiunque si trovi in una simile condizione potrebbe ritrovarsi a rimuginare, domandandosi che cosa significhi se, dopo il termine della relazione, lui o lei continua a farsi sentire. È forse un indizio che si sia in procinto di tornare insieme? Non necessariamente. Più spesso che no, questo atteggiamento è comune di qualcuno che, in realtà, non desidera più l’altro, o l’altra, ma è incapace di tagliare i ponti di netto. La psicologia definisce questo atteggiamento orbiting. Facciamo attenzione. Non accontentiamoci di qualche messaggio e nessun impegno, o correremo il rischio di restarci davvero male.

Come comportarsi quando ci si trova a questo punto cruciale

Il momento nel quale la relazione è ufficialmente conclusa, ma non si sono ancora tagliati i ponti e ci si continua a sentire, è uno snodo cruciale. È quell’attimo in cui la situazione si può recuperare, se ne esistono i presupposti, o rovinare del tutto. Questa seconda possibilità, in molti casi, è la migliore delle due ipotesi. Affrontare un momento di crisi, durante una relazione, è molto comune. Talvolta, questo porta a una rottura. Quando avviene, 2 volte su 3 sarebbe meglio chiuderla e ricominciare. Capita spesso, anche nell’ambito di una lunga relazione, che arrivi il momento di prendere una decisione importante: andare a vivere insieme, sposarsi o fare un figlio. Questa può spaventare e portare a rimettere tutto in discussione. Non sempre causa l’interruzione del rapporto ma è possibile che capiti.

Quando si percepisce che le cose non stanno più andando come dovrebbero, è consigliabile smettere di sentirsi. Questo comportamento sarà di beneficio a entrambi. Continuare a contattarsi illuderà la parte ferita (chi è stato lasciato), ingannandola sul fatto che la relazione possa riprendere, e deresponsabilizzerà chi ha preso la decisione di interrompere il rapporto. Questi non indagherà sui propri sentimenti, non percepirà il vuoto lasciato dalla storia d’amore che ha perso e non avrà alcuna reazione al cambiamento di prospettiva. Sforziamoci di non rispondere alle chiamate di chi ci ha piantato, limitiamoci a visualizzare i messaggi se ci scrive su WhatsApp, senza però replicare. Mostriamo pure la spunta blu, senza porci alcun problema. Qualora poi insista, domandandoci il perché del silenzio, ricordiamogli (o ricordiamole) che la storia è finita, per una sua decisione, della quale deve assumersi la responsabilità.

Gestire al meglio le ambiguità del mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora

Mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora: una ragazza se ne va dal nido coniugale
Quando ci si lascia, è bene farlo definitivamente

Una simile ambiguità è deleteria. Quando le storie finiscono, o quando si sceglie semplicemente di prendersi una pausa, senza chiudere la porta su un eventuale ritorno insieme, a mente fredda, sarebbe bene allontanarsi silenziosamente.

Il limbo del mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora, ci siamo separati ma mi provoca, non stiamo più assieme ma continuiamo ad avere rapporti sessuali, è più vicino all’inferno che al paradiso. Quando ci lasciamo sopraffare da questa condizione, quando diamo modo a chi ha deciso di allontanarsi di continuare a restare sulla porta, senza mai uscire davvero dalla nostra vita, gli stiamo (o le stiamo) concedendo di manipolarci. Sebbene non sia più il nostro partner, è ancora chiaramente troppo importante per noi. Ci condiziona e ci attira come una calamita, impedendoci di avvicinarci ad altre persone, meno tossiche e con le quali potremmo, magari, dare avvio a una relazione molto più salutare e fruttuosa.

È necessario realizzare questo limite quanto prima. Il primo passo per impossessarci nuovamente della nostra vita è toglierla dalle mani di qualcun altro. Psicologicamente, chi viene lasciato affronta un momento di debolezza. A seconda del carattere di ognuno e dello stato di salute della relazione chiusa, questo periodo sarà più o meno lungo. Si tratta di un frangente nel quale potremmo non avere ben chiaro come andare avanti. Il rapporto concluso era la nostra comfort zone. Ora abbiamo paura di allontanarci da essa per tuffarci nell’ignoto. Ecco che, in questo istante, vivere la situazione del mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora può sembrarci un valido rimedio. Potremmo sentirci accolti e vivere bene il fatto di sentirci ancora con l’ex. O per volontà di tornarci assieme o per timore di dover ricominciare daccapo, trovandoci nuovamente soli.

In realtà, sbattere la porta e cercare altri approdi è, pressoché sempre, la migliore via d’uscita possibile.

Concediamoci una nuova opportunità, senza guardarci indietro

Fare decluttering mentale (ed emozionale), al termine di una relazione, è l’atteggiamento giusto. Naturalmente, non è il più facile. Sicuramente, però, è il più razionale possibile. Difficilmente le persone cambiano. Può capitare che la separazione rappresenti un momento di crescita e maturazione in seguito alla quale il rapporto si rafforzi, concedendo alla coppia di unirsi di nuovo in maniera più forte di prima. È però più probabile che l’impossibilità di superare assieme le difficoltà significhi che non si è in grado di affrontare la vita assieme. Dopotutto, alla prima deviazione si è già finiti fuori strada. Usciamo dalle catene del mi ha lasciato ma ci sentiamo ancora. Ogni fine è anche un nuovo inizio. Teniamo a mente questa prospettiva e ripetiamocela, quando diciamo addio a un partner.

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