Vaso di Pandora

La verità che non ci dicono sulla strage di Cutro

Sabato sera ho dovuto assistere, al TG1, alla dichiarazione del Presidente de Consiglio che sottolineava che è impensabile che lo Stato abbia deliberatamente lasciato affogare i migranti.

Primo: nessuno ha detto questo. Abbiamo solo chiesto di capire meglio come sono andate le cose.


Questa, che suona come un’excusatio non petita, la trovo veramente fuori luogo: sono più di 50 anni, dalla Strage di Piazza Fontana in poi, in cui ho dovuto amaramente constatare che lo Stato può entrarci con tutto quello che succede in Italia, anche se, sulle prime non sembra.


Secondo: non so come è andata a Cutro e, quindi, come tutti, aspetto le indagini della Magistratura, però a me i conti non tornano in base alle informazioni di cui dispongo.


Breve riepilogo dei fatti e del dubbio principale:
1) Frontex avvista il barcone, comunica che è pieno di gente, vista la bassa linea di galleggiamento e gira l’informazione al Centro di Coordinamento a Roma (CdC);
2) visto che la navigazione appare tranquilla, il CdC attiva la Guardia di Finanza;
3) due motovedette GF escono ma non trovano il barcone; dopodiché, visto che il mare è troppo mosso, decidono di rientrare;
4) anche se aveva visto che le condizioni del mare fossero radicalmente cambiate, la Guardia di Finanza, che lo aveva accertato in mare, non ritiene di dover comunicare alla Guardia Costiera di intervenire oppure lo fa e la Guardia Costiera non esce: questo dubbio lo scioglierà, spero, la Magistratura;
5) nessuno esce per salvare i migranti che non possono nemmeno chiedere aiuto e il barcone si schianta sulla “secca”.


Possiamo sapere come è andata veramente subito, oppure, dobbiamo aspettare i soliti 15 – 20 anni per arrivare ad un barlume di verità?

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Commenti su "La verità che non ci dicono sulla strage di Cutro"

  1. Il problema è quale verità
    Chi conosce la verità
    La realtà è che ci sono oltre 60 morti che potevano e dovevano essere evitati
    Lo stesso si potrebbe dire per le 43 vittime del ponte Morandi a Genova.
    Lo stesso per le vittime del Covid
    ………………………………………

    Rispondi
  2. Siamo a quasi dieci anni dalla tragedia del 3 ottobre quando a Lampedusa morirono oltre trecento migranti. Furono in quella occasione garantiti sostegni europei all’azione di Frontex. Ma a che serve se poi nessuno coglie i segnali, se non ci sono indicazioni forti e chiare su cosa ognuno deve fare, chiunque sia in mare, chiunque sia da soccorrere.
    Ora e ogni giorno si ripete la stessa storia. Ma dai governi europei nessuna azione in grado di fermare la strage. Non ci sarà verità fino a quando non cambierà la politica sulla immigrazione.

    Rispondi
  3. Sì.
    Ora non ci resta che essere tristi.
    La ricerca del colpevole non ci permetterà di organizzare, in modo utile, un’accoglienza di profughi e migranti priva di rischi e di speculazioni.

    Rispondi

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