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Il muro di Berlino: Another brick in the wall…

Quando sono andata a Berlino il muro non era caduto da tanto; ne ho un pezzo a casa grande come un francobollo, inserito in una teca trasparente, comprato in un negozio che ne vendeva molti.

Ho pensato che quel pezzo fosse falso, il muro avrebbe dovuto essere ben piu’ grande per essere venduto in migliaia di pezzetti, seppur piccoli.

Però lo conservo perché mi piace pensare a cosa rappresenta.

La storia del muro di Berlino

Il Muro di Berlino, costruito nel 1961, è stato il simbolo della Guerra Fredda, del mondo diviso in due blocchi: i comunisti ad Est ed i paesi democratici ad Ovest.

Costruito dai tedeschi dell’Est, divideva Berlino in due città completamente contrapposte: il consumismo e la vita libera per così dire, da una parte, l’oppressione ed il grigio dall’altra.

Se dopo la seconda guerra mondiale, negli anni 50 la città di Berlino, seppur divisa si poteva attraversare tramite il controllo dei varchi, dalla notte del 12 settembre del 61 questo diventò impossibile.

Si iniziò a costruire il muro in quella notte ed i mezzi di trasporto come la metropolitana vennero tranciati e separati.

Troppo allettante era per i Berlinesi dell’Est recarsi ad Ovest anche solo per un giorno; tutta questa libertà doveva finire.

Filo spinato e guardie armate, per tutto il periodo della Guerra Fredda non impedirono a più di 5000 persone di scavalcare il Muro. Furono per lo più arrestate e 192 furono fucilate.

Negli anni ’80 il regime comunista iniziò a scricchiolare; la crisi politica evidente portò la gente ad insorgere, spinta da un desiderio che diventò inarginabile.

Nell’ottobre del 1989 iniziarono le manifestazioni per strada invocando il libero voto e la libertà di stampa.

La caduta del muro

Il simbolo della repressione venne preso d’assalto ed il 9 novembre i berlinesi assaltarono il muro. A picconate, a mazzate mentre i più arditi vi danzavano sopra.

Il primo squarcio portò ben presto il muro ad un cumulo di macerie.

Sembra tempo passato, ma sono solo 35 anni.

35 anni fa una città era ancora divisa in due per ragioni politiche.

35 anni fa se abitavi a 100 metri dal muro non potevi avvicinarti e tanto meno guardare cosa succedeva di là.

Strana la storia.

Strani sti muri.

Il muro di Trump

Mi pare ce ne sia un altro, costruito molto dopo, negli anni 2000 direi. Un muro che per fortuna non è stato completato ma per il quale si sono spesi miliardi di dollari.

È il muro che doveva dividere il Messico dagli USA, il muro di Trump.

Avrebbe dovuto impedire l’immigrazione illegale tra l’America latina e l’America eletta, forse anche il traffico di droga, come se i narcos non fossero in grado di bypassare un muro.

Ora ai confini con il Messico sono rimaste accumulate tonnellate di travi, ferro, cemento armato che gli americani hanno pagato con le loro tasse.

Dove il muro è in piedi ( sono quasi 100 km), i corsi d’ acqua sono stati deviati e gli animali selvatici come i lupi ed il giaguaro sono ostacolati nelle migrazioni.

Il giaguaro e l’ocelot probabilmente si estingueranno in quanto già a rischio perché può essere probabile che adesso quel muro venga eretto.

Al Presidente non interessano gli animali.

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