Un gruppo di ricercatori statunitensi guidati dalla Dr.ssa Gremel ha in pubblicazione su Neuron uno studio sul modello animale, che identifica la sostanza che a livello della corteccia cerebrale è responsabile della formazione delle abitudini, cioè di una modalità comportamentale semi-automatica di azioni ripetitive che in qualche modo può semplificare l’attività corticale.
Le abitudini hanno rilevanza in quanto riducono il flusso di informazioni relativo ai rapporti fra azioni e risultati, che sono usati a livello della corteccia orbitofrontale per valutare situazioni nuove e regolarsi di conseguenza.
I ricercatori hanno provato che responsabili di questa modulazione sono gli endocannabinoidi prodotti proprio a livello della corteccia orbitofrontale.
Queste sostanze sono oppiacei endogeni ed in particolare pare che gli endocannabinoidi di tipo 1 siano coinvolti: se bloccati, come nel modello sperimentale animale, impediscono la formazione di qualsiasi abitudine.
Alterazioni della modulazione della produzione di queste sostanze possono bloccare la capacità di rompere le abitudini e quindi potrebbero avere un ruolo patogenetico in patologie quali il disturbo ossessivo-compulsivo e le dipendenze, e quindi aprire la strada a nuovi interventi terapeutici.
(Gremel et al., Endocannabinoid Modulation of Orbitostriatal Circuits Gates Habit Formation, Neuron 2016, accepted, in press).