I disturbi del comportamento alimentare sono condizioni caratterizzate da un’alterazione delle normali abitudini alimentari e da un’eccessiva attenzione al peso e alla forma fisica. Questi problemi si manifestano principalmente nell’adolescenza e colpiscono in prevalenza le donne. Tra i più noti rientrano l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder. Negli ultimi anni, però, sono emerse nuove forme di alterazione del comportamento alimentare, meno conosciute ma altrettanto pericolose, che interessano soprattutto i più giovani.
Pregoressia
La pregoressia è un disturbo che si manifesta durante la gestazione e si caratterizza per un’intensa paura dei cambiamenti fisici legati alla crescita del bambino. Le donne che ne soffrono tendono a ridurre drasticamente l’alimentazione, praticano esercizio fisico in maniera ossessiva e monitorano continuamente il proprio peso, provando spesso un senso di disagio e distacco emotivo a causa dei cambiamenti corporei che interessano lo stato di gravidanza. Questa condizione può avere ripercussioni gravi sia sulla madre che sul feto. Generalmente, le donne colpite hanno già vissuto difficoltà nell’accettazione del proprio corpo, influenzate da modelli culturali che esaltano la magrezza estrema.
Bigoressia
La bigoressia, o dismorfia muscolare, è un’alterata percezione del proprio corpo. Chi ne è affetto, pur avendo un fisico atletico, si vede sempre troppo magro e debole, cercando di aumentare la propria massa muscolare attraverso allenamenti eccessivi, diete iperproteiche e, in alcuni casi, l’abuso di integratori o sostanze dopanti. Questo disturbo, diffuso soprattutto tra gli uomini tra i 15 e i 23 anni, è particolarmente comune tra chi frequenta palestre e pratica bodybuilding. Questa dispercezione corporea comporta dei cambiamenti nelle abitudini quotidiane, con una conseguente compromissione nelle aree del funzionamento sociale, occupazionale e relazionale: si manifestano difficoltà a mostrare in pubblico il loro corpo, indossando vestiti pesanti anche d’estate e ogni attività del tempo libero che non sia legata all’esercizio fisico viene trascurata.
I disturbi del comportamento alimentare: Ortoressia nervosa
L’ortoressia è caratterizzata da un’ossessione estrema per il consumo di cibi ritenuti sani e naturali. Chi ne soffre non segue una dieta per perdere peso, ma elimina qualsiasi alimento considerato “nocivo” perché trattato con sostanze chimiche o prodotto con metodi industriali. Questo atteggiamento può portare a restrizioni alimentari pericolose e a un’ansia costante riguardo all’origine e alla qualità del cibo. Sebbene non sia ancora riconosciuta ufficialmente come una patologia autonoma nei manuali medici, l’ortoressia è sempre più diffusa nei paesi occidentali.
Drunkoressia
La drunkoressia è una pratica alimentare in cui si riduce drasticamente l’apporto calorico proveniente dal cibo per poter consumare grandi quantità di alcol. Spesso, chi la mette in atto utilizza strategie compensatorie come il vomito autoindotto, il digiuno prolungato, l’attività fisica ossessiva o l’uso di diuretici e lassativi per evitare di ingrassare. Questo comportamento può avere conseguenze serie: assumere alcol in uno stato di malnutrizione aumenta il rischio di perdita di coscienza, avvelenamento da alcol, problemi cognitivi e danni agli organi vitali. Ciò può determinare delle severe conseguenze a livello psicologico e fisico, ad esempio, bere alcolici in uno stato di malnutrizione può determinare maggiori tassi di blackout, intossicazione da alcol, violenza e danni cerebrali Inoltre, il consumo eccessivo di alcol può avere un impatto negativo sull’idratazione e sulla ritenzione del corpo di minerali e sostanze nutritive, amplificando ulteriormente le conseguenze della malnutrizione e peggiorando le capacità cognitive.
Diabulimia
La diabulimia riguarda persone affette da diabete di tipo 1, che scelgono di non assumere l’insulina prescritta per evitare di prendere peso. La paura di ingrassare a causa della terapia insulinica spinge questi individui a omettere la somministrazione del farmaco, credendo di poter così controllare il proprio peso corporeo. Questo comportamento può apparire come un’alternativa meno visibile rispetto ad altre pratiche estreme di controllo del peso, come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi, ma comporta gravi rischi per la salute, anche se gli effetti dannosi potrebbero non essere immediatamente evidenti.
Conclusioni sui disturbi del comportamento alimentare
Essere consapevoli di queste nuove forme di disturbo alimentare è essenziale per prevenirle e riconoscerle tempestivamente. Poiché colpiscono principalmente adolescenti e giovani adulti, è fondamentale promuovere la sensibilizzazione su questi fenomeni e attuare strategie di intervento efficaci per limitarne la diffusione.