L’ansia è una reazione naturale del corpo umano a situazioni di stress o incertezza. Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva o si manifesta in modo persistente, può causare problemi di salute mentale e fisica. Negli ultimi anni, la ricerca medica ha fatto grandi progressi nel campo della diagnosi dell’ansia. Oggi è possibile infatti comprendere, tramite gli esami del sangue, il livello di ansia. È importante diagnosticare l’ansia il prima possibile per evitare che i sintomi peggiorino e per pianificare il trattamento adeguato.
Come funzionano gli esami del sangue per l’ansia
Gli esami del sangue per l’ansia misurano i livelli di diversi ormoni e sostanze chimiche nel sangue che sono associati alla risposta del corpo allo stress. Ad esempio, il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali in risposta allo stress, e i suoi livelli possono essere misurati nel sangue. L’ossitocina, un ormone prodotto nell’ipotalamo, è associata alla regolazione dell’umore e dell’ansia. Altri marker biologici dell’ansia includono la serotonina, l’adrenalina e la dopamina. Questo permette di conoscere, tramite gli esami del sangue, la situazione che si ritrova a vivere una determinata persona rendendo così possibile procedere con una terapia al fine di cambiare lo stato delle cose e rendere possibile un miglioramento.
Quale è l’utilità degli esami del sangue per l’ansia
Gli esami del sangue per l’ansia possono aiutare i medici a diagnosticare l’ansia in modo più preciso. In alcuni casi, i sintomi di ansia possono essere simili a quelli di altre malattie, come la depressione o la sindrome da affaticamento cronico. Inoltre, l’ansia può essere causata da una serie di fattori, tra cui una condizione medica sottostante, l’assunzione di farmaci o la dipendenza da droghe. Gli esami del sangue possono aiutare a identificare la causa dell’ansia e a determinare il trattamento più appropriato. Ma non solo. Molte volte, chi soffre di ansia, rischia di confondere la propria patologia con altre problematiche fisiche. Ad esempio, un attacco di panico legato all’ansia in molti casi può essere confuso con un attacco di cuore. Proprio per questa ragione, un esame del sangue, o, più in generale un controllo medico, può contribuire a confermare o confutare la presenza di tale disturbo.
Limitazioni degli esami del sangue per l’ansia
Gli esami del sangue per l’ansia non sono una diagnosi definitiva e devono essere considerati insieme ad altri metodi di diagnosi, come interviste e questionari psicologici. Inoltre, i livelli di ormoni e sostanze chimiche nel sangue possono essere influenzati da una serie di fattori, come l’età, il sesso, la dieta e lo stile di vita. Ciò significa che i risultati degli esami del sangue per l’ansia possono essere influenzati da fattori esterni, ragion per cui, un esame del sangue, non è necessariamente l’unico strumento utile per poter effettuare una diagnosi.
Ansia, cos’è e quali terapie seguire
L’ansia è un disturbo molto comune che può influire negativamente sulla qualità della vita di una persona. Fortunatamente, ci sono molte terapie consigliate per il trattamento dell’ansia che possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare il benessere psicologico:
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): La CBT è una terapia che si concentra sui pensieri e sui comportamenti che possono influire sull’ansia. Durante la terapia, il terapeuta aiuta il paziente a identificare i pensieri negativi che possono contribuire all’ansia e li sostituisce con pensieri positivi. Inoltre, la CBT insegna ai pazienti a gestire le situazioni che provocano ansia, ad affrontarle in modo efficace e ad acquisire abilità per ridurre i sintomi di ansia.
- Terapia farmacologica: I farmaci ansiolitici sono spesso prescritti per il trattamento dell’ansia. Questi farmaci aiutano a ridurre i sintomi di ansia e ad aumentare la capacità di gestire situazioni stressanti. Tuttavia, è importante tenere presente che i farmaci ansiolitici possono avere effetti collaterali indesiderati e non dovrebbero essere utilizzati a lungo termine.
- Terapia basata sulla mindfulness: La mindfulness è una pratica che aiuta a migliorare la consapevolezza del momento presente. La terapia basata sulla mindfulness aiuta a ridurre l’ansia, aumentando la capacità di gestire lo stress. Durante la terapia, il terapeuta insegna al paziente a concentrarsi sul presente e ad accettare i propri pensieri e le proprie emozioni, senza giudicarli o reagire ad essi in modo automatico.
- Terapia di esercizio fisico: L’esercizio fisico può aiutare a ridurre i sintomi di ansia. L’attività fisica rilascia endorfine, che possono migliorare l’umore e ridurre lo stress. Inoltre, l’esercizio fisico può aiutare a migliorare la salute generale, aumentando la fiducia e la sicurezza in se stessi.
- Terapia di rilassamento: La terapia di rilassamento aiuta a ridurre l’ansia attraverso tecniche come la meditazione, la respirazione profonda e lo stretching. Queste tecniche aiutano a ridurre il livello di stress e ad aumentare la sensazione di calma e tranquillità.
Oltre a un eventuale sostegno psicoterapeutico negli ultimi anni si sono dimostrati molto utili i percorsi di Mindfulness che aiuta le persone a riconoscere i pensieri allarmistici e gestire la tendenza ad immaginare scenari catastrofici riducendo l’instaurarsi di un clima di allarme protratto. Possono dare un beneficio, anche se transitorio, le tecniche comportamentali di rilassamento.