Vaso di Pandora

Dall’amore indignato al dialogo solidale: Il pensiero di terzo ordine nella psicoterapia relazionale

In due recenti congressi internazionali (European Family Therapy Association a Lione e Società italiana di psicologia e psicoterapia relazionale a Firenze) ho avuto modo di commentare il libro di Raul Medina, appena uscito in Italia, dopo un’edizione in spagnolo, in inglese e in portoghese, che riporta l’attenzione sulla sofferenza psicologica letta anche come forma di resistenza a ingiustizie strutturali-patriarcato, povertà, razzismo, classismo – che si intrecciano con la vita quotidiana. Questa prospettiva è legata a ciò che alcuni chiamano “psicoterapie di terza generazione”(Perez 2014), un movimento clinico che promuove l’integrazione della variabile contestuale nelle diagnosi e negli interventi di tutte le psicoterapie.

Il pensiero di terzo ordine come risorsa psicoterapeutica

Il pensiero di terzo ordine, trasformato in una epistemologia ecologica e psicosociale diventa una risorsa psicoterapeutica che permette alle persone, alle famiglie e alle loro comunità di ristabilire un dialogo di solidarietà. Forse non è un caso che nel momento che stiamo vivendo, dove il tentativo di dare voce ai più deboli anche attraverso servizi più umani, accoglienti ed efficaci viene sostituito dalla logica della sopraffazione, delle armi, del denaro, arrivi proprio dall’America Latina questa proposta che riporta la nostra attenzione primaria sull’etica della dignità e sul contesto, quello che, non a caso Gregory Bateson definiva “matrice di significati”.

Il primo effetto che ha avuto su di me il libro di Raul Medina, (Alpes 2025) che ha sviluppato in Messico le sue esperienze di clinico e didatta, è stato quello di mettermi in contatto con una nuova proposta di psicoterapia che, partendo dai classici sistemici che hanno rappresentato la nostra bussola, cerca di trovare una connessione con altri aspetti socioculturali ed esistenziali, fornendoci esempi di terapie nelle quali la seduta acquista il significato di un contesto non solo di cura, ma allo stesso tempo di consapevolezza sociale e di riscatto da  parte del paziente e della sua famiglia.  Consapevolezza anche del terapeuta di far parte del “sistema dei sistemi”.

La terapia familiare critica di terzo ordine

“La terapia familiare critica di terzo ordine, attraverso il dialogo, si prefigge di trasformare quest’ultimo in dialogo solidale tra la famiglia, la comunità di appartenenza e la rete del paziente dove i fattori strutturali di tipo socioculturale non sono esterni ed estranei all’identità e alla famiglia.  Al contrario si trovano ben radicati all’interno delle dinamiche relazionali – attraversando probabilmente diverse generazioni – motivo per il quale esercitano un enorme potere nella costruzione di microrealtà, identità e psicopatologie. Si tratta di narrative silenti che vengono praticate e quindi riprodotte quotidianamente”.

Questa impostazione mi ha evocato i contributi di Armando Bauleo, psicoanalista e terapeuta familiare e di gruppo, argentino fuggito in Italia dalla dittatura negli anni settanta. La sua attenzione centrale nel libro “ Ideologia, gruppo e famiglia. Controistituzione e gruppi “è stata dedicata alla relazione tra mondo esterno e mondo interno. Quale relazione esista tra questi due mondi. Ci si imbatte sempre in questo: una relazione tra famiglia  e individuo, una relazione con l’ambiente, una relazione tra cultura e psichismo, i problemi dei gruppi e delle istituzioni, cioè il problema individuale contestualizzato. Il termine” ideologia” non è usato nel senso di una razionalizzazione del comportamento, ma in quello di idee, sentimenti aventi le loro radici nell’esperienza vissuta. Questa ideologia primaria è quella propria del gruppo familiare.

Argomenti in questo articolo
Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
26 Novembre 2025

La salute mentale è politica: riflessioni

Dal 1992 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) celebra il 10 ottobre la giornata mondiale della salute mentale. Questa è considerata una componente essenziale della salute in una visione unitaria di One Health e Planetary Health.

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Studi e Ricerche
Leggi tutti gli articoli
Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.