di Beppe Berruti
È stata via
il viaggio, l’esperienza sensibile pensiero e cura
Introduzione
Metafore della cura
Io conosco essenzialmente due metafore, che sono anche due miti fondanti la rappresentazione della cura:
la prima è quella della incubazione, come la si vede, si vede veramente no, ma la si intuisce, ad Epidauro, e che associo direttamente a modello medico.
La seconda è quella del viaggio, che è praticamente un luogo comune, con cui spieghiamo ai nostri pazienti il senso della psicoterapia, e la lunghezza della cura che li aspetta. naturalmente incubazione e viaggio sono di solito strettamente intrecciate: chi si cura per un tumore sa che quello che lo aspetta è un lungo viaggio dall’esito incerto e chi entra nella stanza di analisi, si aspetta di rimanere dentro in segreto per uscirne alla fine guarito, anche se la natura del male gli resta oscura.
ed entrambe sono comunque metafore molto potenti che descrivono la cura, e sono i modi in cui usualmente il paziente si immagina la cura che riceverà dal medico.
C’è in effetti un luogo, in cui questi due miti e il loro inestricabile intreccio si ritrovano e si intrecciano, ed è sulla Montagna Magica di Thomas Mann.
La domanda che mi vorrei fare qui con voi è se e a che condizioni questi “archetipi”, in particolare il viaggio, sono miti, o metafore, efficaci, della cura, e intendo se sono miti, o metafore che sono in grado, nel bene e nel male, di avere un peso nella cura, stavo per dire nel percorso terapeutico, tanto per…