A porsela semplicemente è una di quelle ancestrali domande cui non è possibile rispondere, “come trovare il senso della vita”? Eppure tutti almeno una volta nel corso della loro esitenza hanno finito per chiederselo, mentre teologi, scienziati, scrittori e filosofi si sono alternati tentando di fornire una spiegazione, che alla fine non potrà mai essere universale. Perché il senso della vita non è un concetto esterno, da afferrare e far proprio, ma una questione intima, che varia da individuo a individuo e collegata ad altre domande alle quali sa rispondere solamente chi se le pone.
Perché si cerca il senso della vita?
L’urgenza che talvolta si manifesta di comprendere il significato della propria esistenza è perfettamente naturale. Il senso della vita è infatti uno dei costrutti chiave, che può influenzare i comportamenti umani. È ciò che consente alle persone di interpretare la loro esperienza quotidiana, di raggiungere i propri obiettivi e di dare la giusta importanza alle cose.
Numerosi studi hanno dimostrato che le persone che hanno trovato il senso della propria vita tendono a sperimentare un maggiore benessere, sono più ottimisti e meglio integrati nella società, nonché più longevi, perché in grado di resistere maggiormente allo stress. Al contrario, l’incapacità di dare un significato al proprio essere porta ad ansia e depressione, se non a conseguenze ancora più gravi.
Come trovare il senso della vita
Avere le idee chiare e porsi degli obiettivi da raggiungere non è l’unica maniera di dare un senso alla propria vita, perché i percorsi che portano a trovarne il significato possono essere completamente differenti l’uno dall’altro. Esistono però dei passi da compiere per iniziare a cercare, che possono essere comuni a tutti:
- Autoaccetazione: trovare “il coraggio di essere normali” e accettare la propria situazione è il primo passo verso un vero cambiamento
- Concentrarsi sul qui ed ora: vivere il presente diminuisce ansia e stress e aumenta la consapevolezza del momento che si sta vivendo, consentendo di conoscere più a fondo se stessi
- Pensare a cosa ci rende felici: focalizzare tutte le situazioni in cui ci si è sentiti davvero felici, offre la possibilità di indirizzare verso lo scopo della propria vita
- Visualizzare il futuro: pur restando concentrati sul presente, la proiezione di se stessi in diversi scenari futuribili in cui sentirsi felici è un altro modo per capire cosa può dare significato alla propria esistenza
A livello di concetti, invece, sono quattro i tratti caratteristici da cui partire per riconoscere il senso della vita:
- la significatività, nulla di quel che si fa è irrilevante, ma rappresenta una differenza
- l’appartenenza, ossia la sensazione di avere un proprio posto nel mondo
- la coerenza, tutto quel che avviene nella propria vita è logico
- l’orientamento, quali sono i valori e gli obiettivi a cui si punta
Trovare il senso della vita, le domande da porsi
Come sottolineato in apertura, l’unicità del significato dell’esistenza di ciascuno dipende dal lavoro di autoanalisi e di introspezione necessario a coglierlo, attraverso domande da fare a se stessi e a cui rispondere con profonda sincerità, perché saranno quelle risposte a svelare il senso della vita.
- Qual è la cosa più importante della mia vita? Le risposte possibili sono potenzialmente tante quanti si porranno questa domanda, ma solamente quella che si darà a se stessi a svelare il senso della propria vita.
- Se sapessi di dover morire a breve, di chi o di cosa farei a meno? Le risposte serviranno a distinguere ciò che è superfluo, da quel che ha davvero valore nella vita di ognuno.
- Chi sono davvero? Uno sforzo introspettivo è fondamentale, ma per cogliere l’opportunità di cambiare si dovrà essere davvero onesti con se stessi
- Sono padrone della mia vita? Assumersi le proprie responsabilità, senza cercare di addossare ad altri o ad altro la colpa di fallimenti e insoddisfazioni è un passaggio fondamentale per diventare finalmente protagonisti della propria esistenza
Conclusioni
Il senso della vita resterà per sempre un concetto inafferabile, ma cercare e trovare il senso della propria di vita è invece un esercizio possibile e addirittura auspicabile nella misura in cui, come dimostrato, impatta sulla percezione della qualità dell’esistenza di un individuo. Per arrivare a cogliere questo “seme della felicità”, come lo immaginava Jung, però, sarà necessario innanzitutto esplorare il proprio io, conoscerlo a fondo e incitarlo a vivere la vita, anziché esserne vissuto.