Prendersi cura delle piante e occuparsi di giardinaggio migliora l’umore. È quanto emerso da una ricerca effettuata dalla National Taiwan University di Taipei, pubblicata sulla rivista HortScience. In particolare, secondo lo studio, il giardinaggio può stimolare la connettività funzionale attivando emozioni positive e nuove consapevolezze a livello cerebrale capaci di migliorare notevolmente il rapporto con gli altri e con sé stessi, in particolare con la propria mente, soprattutto in vista di problemi che riguardano i propri stati emotivi.
Entrando più nel dettaglio, lo studio, effettuato su ventitré ragazzi e ventitré ragazze, con un’età media di circa 23 anni, è stato condotto con l’obiettivo di esplorare le risposte emotive dopo aver partecipato ad attività relative proprio al giardinaggio con l’ausilio della risonanza magnetica funzionale e il profilo degli stati dell’umore utilizzati rispettivamente per le misurazioni fisiologiche e psicologiche. Per effettuare la ricerca, i livelli di attivazione di base, sono stati determinati prima di cimentarsi con le attività in questione.
Dopo circa una settimana, i partecipanti allo studio, hanno preso parte a un progetto di giardinaggio della durata di cinque settimane e, tramite l’ausilio della risonanza magnetica, è stato possibile rilevare i cambiamenti fisiologici durante le varie fasi delle attività. Tra queste la semina, ma anche la preparazione, la concimazione, il diserbo e infine la raccolta. I risultati sono stati sorprendenti e hanno mostrato che la connettività funzionale delle regioni del cervello risulta attiva, compresa della prosodia emotiva.
Tutti fattori, questi ultimi, che contribuiscono a promuovere il pensiero positivo, la regolazione emotiva, ma anche il pensiero creativo e l’autocontrollo permettendo di ottenere benefici a lungo andare in termini di salute mentale, allievando inoltre, i sintomi da stress, ansia, ma anche tutte le problematiche legate alle paure o a patologie come la depressione.