Vaso di Pandora

Psilocibina e depressione: cosa ci dicono le ultime ricerche?

Il Journal of the American Medical Association (JAMA) è una celebre rivista peer-reviewed di ambito medico. Essa viene pubblicata dall’affidabile American Medical Association (AMA). Negli ultimi mesi, il periodico ha reso note diverse interessanti ricerche che potrebbero donare ottimismo a chi si occupa di depressione, o la sta affrontando nella sua vita. Sembrerebbe infatti che la sostanza nota come psilocibina possa portare incoraggianti risultati nella lotta contro questa grave patologia. Come sempre avviene con le novità, c’è chi è più scettico e chi più speranzoso. Quel che è certo è che potrebbe valere la pena di approfondire gli studi. A oggi, non disponiamo di terapie particolarmente efficaci contro la depressione, specialmente nelle sue forme più gravi e preoccupanti.

La ricerca sulla psilocibina

La sperimentazione clinica sulla psilocibina è in fase intermedia. Gli studi riportati su JAMA hanno dimostrato che una singola dose di questa sostanza, se abbinata a psicoterapia mirata e specifica, può offrire significativi benefici nel trattamento antidepressivo. La sperimentazione ha coinvolto 11 ospedali e 104 pazienti, tutti adulti affetti da importanti disturbi depressivi. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato trattato con psilocibina e il secondo con niacina. Testando i due insiemi di individui si è osservato come quello che aveva fatto uso della sostanza sperimentale manifestasse una significativa riduzione dell’incidenza dei sintomi depressivi, sia all’ottavo sia al quarantatreesimo giorno di trattamento. L’editoriale precisava inoltre che, trattandosi di una sostanza psichedelica, prima di somministrarla è bene creare un adeguato ambiente terapeutico.

Prima di poter anche soltanto prendere in considerazione l’utilizzo di questa sostanza come strumento terapeutico, è indispensabile preparare bene il paziente, renderlo edotto di che cosa significhi portare avanti una cura psichedelica – peraltro ancora allo stadio sperimentale – e poi accompagnarlo durante l’intero iter di assunzione. Eppure, se i primi risultati fossero riconfermati, ne varrebbe la pena. La psilocibina sembra avere il potenziale per favorire recupero e guarigione da una delle malattie più insondabili del nostro tempo. Anche gli effetti collaterali sembrano essere positivi. Il gruppo che ne ha fatto uso ha sviluppato sentimenti come perdono, auto-compassione, comprensione e accettazione di sé. Di fatto, oltre a combattere lo stato depressivo, la psilocibina sembrerebbe avere potenziale anche contro vergogna, colpa, rabbia e isolamento. Non ci troviamo certo di fronte a una panacea universale, ma può essere un inizio.

Che cos’è la psilocibina?

Psilocibina: una donna in stato allucinogeno
La psilocibina, sostanza psichedelica, potrebbe avere un brillante futuro nella cura della depressione

La psilocibina è una triptammina psichedelica. È comunemente reperibile in alcuni funghi allucinogeni, particolarmente in quelli delle famiglie Psilocybe, Panaeolus, Inocybe e Stropharia. Una volta ingerita e aggredita da enzimi e succhi gastrici, si trasforma rapidamente in psilocina. A questo punto, inizia ad agire sul sistema nervoso centrale. È in grado di indurre esperienze psichedeliche ed effetti lievemente euforizzanti. Questi sono gli agenti che vanno a fronteggiare la depressione. È nota al pubblico dagli anni ’60 ed è stata sintetizzata in laboratorio dal grande chimico svizzero Albert Hofmann, distintosi per le sue ricerche su acidi e funghi allucinogeni. In realtà, molto prima della scoperta occidentale, la sostanza veniva comunemente utilizzata in America Latina, durante locali riti sciamanici. Era infatti un ingrediente prediletto in numerose bevande rituali.

Test incoraggianti, ora si attendono conferme

Sebbene i primi test sulla psilocibina come antidepressivo siano stati incoraggianti, occorrono ancora delle conferme prima che si possa iniziare a parlare, abbastanza concretamente, di un suo inserimento nella comune terapia contro la depressione. Come indica lo stesso editoriale JAMA, infatti, diversi pazienti sottoposti alla sostanza durante il test citato, non hanno risposto in alcun modo al trattamento con la sostanza. Occorre dunque portare avanti tutte le verifiche del caso. Quali sono gli individui che reagiscono meglio alla terapia psichedelica? C’è stato per caso un errore nella somministrazione delle dosi? Esistono quadri terapeutici, interni allo stato depressivo, per i quali la psilocibina funzioni e altri che la rendono meno efficace? Queste sono le domande più importanti a cui occorre dare risposta. Sembra dunque necessario dover ricorrere a un nuovo test.

Ciò non deve preoccupare. Trovandoci ancora in una fase intermedia, è soltanto naturale che occorrano miglioramenti. Già il fatto che si aprano possibili scenari per il trattamento delle forme più serie di depressione è un risultato davvero positivo. I pazienti che ne soffrono e non sembrano trarre alcun beneficio dalle terapie consuete e abituali, come quelle che già conosciamo e mettiamo in atto, sono molto numerosi. Dare a loro e ai curanti una speranza concreta è già tanto. Le cure psichedeliche paiono davvero il futuro in questo ambito, ma occorre prima vincere la piuttosto diffusa diffidenza tra i medici.

Alcuni centri di ricerca adottano una posizione incoraggiante e sostengono con determinazione la causa della psilocibina. Altri esperti, altrettanto autorevoli, sposano invece la scuola di pensiero contraria ed esprimono prudenza. In particolare, diversi ricercatori indicano che l’obiettivo della sperimentazione clinica dovrebbe essere quello di fornire dati concreti per aiutare i medici a determinare l’efficacia di questi trattamenti, piuttosto che cercare una rapida approvazione dalle agenzie regolatorie. Critica è poi la qualità delle prove esistenti, spesso basate su piccole serie di casi e non su studi rigorosi di larga scala. Servirebbe portare avanti un testing a maggior copertura, così da poter trarre conclusioni basate su un numero maggiore di esperienze cliniche.

Leggi anche: “Cardiofobia: affrontare la paura del cuore

Condividi

Lascia un commento

Leggi anche
mano regge un piccolo specchio
18 Maggio 2024

20 frasi sullo specchio su cui riflettere

Lo specchio è un oggetto complesso: non una semplice superficie riflettente, ma espressione di concetti più ampi e profondi. Scrittori, poeti, artisti, filosofi e letterati hanno dedicato numerose frasi e aforismi allo specchio. Questo testimonia…

segnale di divieto di accesso
17 Maggio 2024

Psicologia inversa: cos’è? E quanto è efficace?

La psicologia inversa è una strategia comunicativa e persuasiva che mira a ottenere un determinato comportamento o risultato spingendo una persona a fare qualcosa che non desidera fare.Questo approccio sfrutta la tendenza umana a ribellarsi…

Nasce Mymentis

L’eccellenza del benessere mentale, ovunque tu sia.

Mymentis

Scopri la nostra rivista

 Il Vaso di Pandora, dialoghi in psichiatria e scienze umane è una rivista quadrimestrale di psichiatria, filosofia e cultura, di argomento psichiatrico, nata nel 1993 da un’idea di Giovanni Giusto. E’ iscritta dal 2006 a The American Psychological Association (APA)

Le Ultime dall'Italia e dal Mondo
Leggi tutti gli articoli
mano regge un piccolo specchio
18 Maggio 2024

20 frasi sullo specchio su cui riflettere

Lo specchio è un oggetto complesso: non una semplice superficie riflettente, ma espressione di concetti più ampi e profondi. Scrittori, poeti, artisti, filosofi e letterati hanno dedicato numerose frasi e aforismi allo specchio. Questo testimonia…

segnale di divieto di accesso
17 Maggio 2024

Psicologia inversa: cos’è? E quanto è efficace?

La psicologia inversa è una strategia comunicativa e persuasiva che mira a ottenere un determinato comportamento o risultato spingendo una persona a fare qualcosa che non desidera fare.Questo approccio sfrutta la tendenza umana a ribellarsi…

Storie Illustrate
Leggi tutti gli articoli
8 Aprile 2023

Pensiamo per voi - di Niccolò Pizzorno

Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.

24 Febbraio 2023

Oltre la tempesta - di Niccolò Pizzorno

L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.

Pizz1 1.png
14 Settembre 2022

Lo dico a modo mio - di Niccolò Pizzorno

Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.

سكس شباب english blue film video hot movies in hindi petite inked thai teen with hairy pussy rides dick in pov video sex melayu boleh ariana marie romance roses more itunda net kunyaza indian sex videos big titted vanesa will satisfy her dick thirst by deflowering a young and shy teacher main dengan adik ipar free sex video uk ashley adams in why daddy xxx bf video indian ब प ट र पल एक स ब प स क स द न ब स तर म एक मज द र र मप क ल ए एर क क जग त ह indian school girl sex hd