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Psiconcologia: cos’è e come può supportare i pazienti oncologici

La psiconcologia è una risposta concreta, oltre che scientificamente fondata, sebbene di recente origine, alle sfide psicologiche affrontate quotidianamente dai pazienti oncologici. Non solo si prende cura della mente, ma contribuisce a restituire una dimensione di speranza e umanità. Ciò non deve essere sottovalutato. Fornire aiuto e supporto alla psiche di chi lotta per la propria vita può rendere il percorso di cura un’esperienza più sopportabile, oltre che meno alienante. La condizione del paziente oncologico è piuttosto delicata. Non è sufficiente prendersi cura soltanto del suo fisico malato, occorre sanare anche la sua mente.

Psicologia del malato oncologico

Ricevere una diagnosi di tumore, naturalmente, rappresenta uno dei momenti più difficili nella vita di una persona. La psicologia di un paziente oncologico è inevitabilmente segnata da un turbine di emozioni. Le prime a emergere sono paura e rabbia. In un secondo momento, si devono fare i conti con un senso di impotenza e, non di rado, da ultima, sorge anche la disperazione. Questi sentimenti possono mostrarsi immediatamente dopo la diagnosi o emergere gradualmente, durante il percorso di cura. A livello pratico, il paziente oncologico deve affrontare non solo i sintomi della malattia, ma anche i cambiamenti fisici e psicologici legati ai trattamenti. Com’è noto, questi sono spesso invasivi e debilitanti. Si tratta di una malattia subdola. Non la si può celare, non si può fare finta di niente. I segni che lascia sul corpo del malato sono inconfondibili.

L’impatto emotivo si estende spesso alla rete familiare e sociale del paziente. I cari si trovano di fronte al compito, tutt’altro che facile, di fornire sostegno. Nel farlo, spesso nascondono le proprie paure, al fine di infondere coraggio come meglio possono. Questo contesto rende evidente quanto sia cruciale il supporto psicologico. Esso può rivelarsi molto importante, allo scopo di garantire non solo la sopravvivenza fisica, bensì anche una migliore qualità della vita. Qui entra in gioco la psiconcologia. Si tratta di una disciplina che si propone di rispondere alle esigenze emotive e mentali del paziente, integrando l’approccio medico con una dimensione di altro tipo, più umana e in chiave relazionale.

Cos’è la psiconcologia e come è nata

La psiconcologia è una branca specifica della psicologia. È anche parte della grande famiglia della medicina. Si concentra sul benessere psicologico e sociale dei pazienti oncologici e delle loro famiglie. Questa disciplina nasce negli anni ’70, grazie alla crescente consapevolezza che il trattamento del cancro non possa limitarsi soltanto all’aspetto fisico della malattia. La lotta contro una patologia tanto distruttiva necessita di altri strumenti: è necessario includere un supporto psicologico completo. Il merito di aver gettato le basi della psiconcologia va a Jimmie C. Holland, una psichiatra statunitense considerata, a tutti gli effetti, la madre della disciplina.

Alla base della psiconcologia vi è un principio fondamentale: curare il corpo non basta. È indispensabile occuparsi anche della mente, all’interno di un iter terapeutico contro il cancro. Per questi pazienti, lo stress legato alla malattia può influire negativamente sulle loro capacità di affrontare il percorso di lotta e recupero. Tra le principali problematiche psicologiche affrontate dalla disciplina troviamo quelle che caratterizzano ogni condizione difficile, depressione e ansia, ma anche paura della recidiva e difficoltà nelle relazioni. L’obiettivo della psiconcologia è quello di sostenere il paziente in ogni fase della sua terapia, dalla diagnosi fino alle cure palliative, in tutti i casi che le richiedono.

Come supportare chi lotta per la propria vita

Psiconcologia: una paziente sul suo letto d'ospedale
La psiconcologia supporta psicologicamente chi lotta contro un tumore

Il supporto psicologico offerto dalla psiconcologia si adatta, per quanto possibile, alle specifiche esigenze del paziente. Esso si articola in diverse modalità di intervento. Nella pratica clinica, lo psicologo, o il psiconcologo se fosse una figura specifica e diversa dalla prima, lavora a stretto contatto con l’équipe medica. Ciò serve a garantire un approccio multidisciplinare. Le tecniche utilizzate includono, in genere, colloqui individuali, terapia di gruppo, interventi sulla gestione dell’ansia e del dolore, oltre all’imprescindibile supporto psicologico ai familiari.

Per un paziente che lotta per la vita, sentirsi compreso e supportato può fare la differenza. La psiconcologia interviene per aiutare i pazienti a elaborare le loro paure. Vuole convincerli ad accettare i cambiamenti fisici legati alla malattia, oltre che a sviluppare strategie per affrontare lo stress. Attraverso il lavoro terapeutico, si aiuta il paziente a mantenere una prospettiva positiva. Questa è indispensabile per affrontare, con determinazione, i trattamenti medici. Un aspetto chiave è l’attenzione alla comunicazione. Il psiconcologo aiuta il paziente, e i suoi cari, a esprimere emozioni spesso represse. Non solo, desidera anche rafforzare i legami affettivi, in una circostanza tanto complessa. In particolare, per i pazienti in fase terminale, il supporto psicologico diventa un elemento essenziale. È uno strumento molto potente allo scopo di affrontare, con dignità e tutta la serenità possibile, il fine vita.

La forza della psiconcologia e i suoi possibili sviluppi futuri

La forza della psiconcologia risiede nella sua capacità di integrare la medicina con un approccio umano, mirando a migliorare la qualità della vita del paziente in modo olistico. Diversi studi dimostrano che il supporto psicologico può influire positivamente sull’esito delle cure, aumentando la compliance terapeutica e riducendo lo stress. Una mente più serena e ottimista può contribuire a un sistema immunitario più efficiente e a una migliore tolleranza ai trattamenti.

La psiconcologia continuerà a evolversi grazie ai progressi nella medicina integrata, nonché alla sempre maggiore consapevolezza dell’importanza della salute mentale. Si stanno sviluppando strumenti tecnologici innovativi: app per il supporto psicologico, realtà virtuale per ridurre l’ansia durante il trattamento e meditazioni specifiche. Tutto dedicato esplicitamente a pazienti oncologici. Un altro fronte di crescita è rappresentato dalla ricerca. Studi recenti mirano a comprendere come la psiconcologia influirà sulla resilienza dei pazienti, oltre che sul loro percorso di guarigione. L’obiettivo ultimo è che questa disciplina diventi una componente standard, universalmente accessibile, del trattamento oncologico.

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