Sono intervenuti sul tema:
È morto suicida.
Il suicidio è una delle poche cause di morte in psichiatria.
Tragico epilogo di un mondo interno fatto di disperazione e rabbia, solitudine e impotenza, ben separato spesso dalla vita “normale”, anche quella professionale che occasionalmente è anche di successo, naturalmente vista dall’esterno.
Certamente ci aveva pensato più volte, sicuramente non voleva fare una strage.
Purtroppo è accaduto.
Accade anche che un suicida, buttandosi dalla finestra, uccida un inconsapevole e sfortunatissimo passante.
Ovvia e comprensibile oltre che condivisibile la rabbia impotente per un gesto che ha coinvolto altre 149 persone che peró in quel momento non esistevano per il copilota del volo precipitato nelle alpi francesi.
Non potevano esistere perché egli era terribilmente e tragicamente solo impossibilitato ad udire altri se non il suo vuoto interno.
Prevenire è possibile? A volte certamente, in questo caso forse se dessimo più importanza a quello che definiamo “mondo interno” ovvero emozioni e sensazioni intime spesso non comunicabili verbalmente.
Efficienza ed efficacia in questo caso non collimano.