Esistono alcuni momenti nella vita in cui il nostro corpo sembra essere disinteressato e chiuso ai rapporti con l’altro. Si tratta di frangenti che possono capitare a tutti e dipendono da una molteplicità di cause. Questi istanti, in psicologia, sono stati ribattezzati di silenzio sessuale. La definizione è ufficiosa e non si trova sui libri di testo. Si tratta di periodi nei quali la libido è sopita e il corpo tace. In altre parole, è quel che ci accade quando ci accorgiamo di non avere voglia di fare l’amore con il partner. In questo momento specifico, che può essere continuato, ci neghiamo il piacere sessuale e non abbiamo alcuna voglia, almeno apparentemente parlando, di farlo rientrare nella nostra vita. A che cosa si deve questo strano comportamento? Per quali motivi ci priviamo di un’attività tanto gradevole e che è nella nostra natura ricercare? E soprattutto, cosa possiamo fare per uscire da questa innaturale situazione?
Non avere voglia di fare l’amore: disturbo o normalità?
Quello del desiderio sessuale non è un interruttore che possiamo accendere o spegnere a piacimento. Non stiamo infatti parlando di una scintilla che si accende e spegne allo stesso modo per tutti, a nostro piacimento. La libidine è un elemento complesso. È legata alla storia personale, all’educazione e a motivi contestuali dipendenti dalla stretta attualità. Normalmente si parla di mancanza di desiderio, intendendola in maniera da destare attenzione, quando una persona ha una diminuzione di interesse, oppure una totale mancanza, di pensieri, fantasie erotiche e attività sessuale per almeno 6 mesi. La condizione, allo stesso tempo, dovrebbe accompagnarsi a una riluttanza nell’avere relazioni intime con il proprio partner. L’insieme di questi fattori conduce, inevitabilmente, a una sensazione di disagio e malessere, tanto per chi attraversi questa fase quanto, e forse soprattutto, per la persona cui è legato o legata.
Se per un semestre non si hanno pulsioni e pensieri inerenti alla sfera sessuale, possiamo allora associare questa tipologia di mancanza di desiderio a un vero e proprio disturbo, superabile con la terapia. Non avere voglia di fare l’amore, di frequente, è una normalità. Capita infatti spesso di sentirsi inibiti, non sereni o avere altre priorità. Quando però una fase che dovrebbe essere passeggera diventa la normalità, è lecito iniziare a preoccuparsi: a quel punto, potremmo avere a che fare con un disturbo. Le cause di quest’ultimo possono essere svariate, di natura contingente o personale. La vita che conduciamo è densa di impegni e preoccupazione, per cui può davvero capitare a chiunque di attraversare periodi di apatia sessuale. Se però il periodo si prolunga, genera sensibile malessere o è particolarmente intenso, tanto da causare una vera e propria repulsione verso il sesso, abbiamo a che fare con un disturbo.
Le possibili cause della condizione
Una fase di mancanza del desiderio, contraddistinta dal non avere voglia di fare l’amore con il partner, e in generale, può comunque verificarsi in altre situazioni, e con durate inferiori ai 6 mesi. Anche in questi casi, la psicologia utilizza il termine silenzio sessuale. Data la durata inferiore, simili episodi possono anche essere dovuti a stress, stanchezza oppure altri motivi legati e contestuali alla relazione, come ad esempio improvvisa mancanza di attrazione fisica verso il partner, scarsa intimità all’interno della coppia o conclusione di un amore. Le cause di questo stato d’animo possono essere molteplici e svariate. Le più diffuse, ad ogni modo, sono le seguenti:
- stress;
- traumi recenti e non ancora completamente risolti;
- motivi esterni al sé, legati alla famiglia di origine o al partner;
- uso eccessivo di internet e abuso di siti pornografici che portano alla diminuzione della libido;
- motivi psicologici legati a situazioni difficili o momenti complessi e difficili da superare;
- abuso di sostanze e assunzione di farmaci;
- variazioni ormonali;
- educazione molto rigida e semplice ignoranza relativa alla sessualità, i suoi tempi, le sue modalità e le sue conseguenze.
Non avere voglia di fare l’amore: fronteggiare l’astenia sessuale
Il termine per indicare la mancanza di voglia di fare l’amore si può definire anche astenia sessuale, secondo un termine che, pur suonando diversamente, possiede lo stesso significato di silenzio sessuale. Le ragioni per cui scatta sono spesso di natura psicologica: tra le principali troviamo conflitti e dolori della vita, come la perdita di qualcuno che amiamo, un lutto o una relazione finita, nonché il mal d’amore. Qualunque tipo di crisi o disadattamento organico e ormonale può portare a non avere voglia di fare l’amore. Queste ragioni comportano una mancanza di attrazione e un calo di desiderio verso il partner o l’attività sessuale. L’impatto personale di questa condizione è molto profondo. Si tratta infatti di un indicatore del fatto che qualcosa, internamente, non sta andando bene come dovrebbe. Dapprima potrebbe non essere facile comprendere perché. Altre volte, si fatica invece a trovare una soluzione.
Superare la situazione
Per superare questa fase è importante capirne l’origine. Abbiamo visto come le casistiche siano numerose: alcune legate a problemi fisici, altre a traumi o condizioni patologiche, altre ancora legate a stress circostanziale e disamore. Il primo passo è, generalmente, quello di accettare il problema e sedersi a un tavolo con il partner. Occorre comprendere cosa abbia portato a questa situazione, e poi risolverla. Il percorso terapeutico può aiutarci ad affrontare e superare il calo del desiderio. È possibile anche uscirne da soli ma, qualora dovesse trattarsi di un problema che ci affligge nel lungo periodo e ci fa stare male, è bene farsi aiutare.