Vaso di Pandora

La terapia dell’accettazione e impegno: vivere una vita autentica

La flessibilità psicologica è alla base della Teoria dell’accettazione e dell’impegno e la si può raggiungere con strategie di impegno, basate su evidenze sperimentali, accettazione e mindfulness, mirate a modificare il comportamento dell’individuo. Lo scopo è vivere una vita autentica

Terapia dell’accettazione e dell’impegno (ACT): cos’è

L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è una terapia cognitivo-comportamentale che si inserisce nell’ambito delle teorie dell’analisi funzionale del comportamento.

La metodica dell’analisi funzionale del comportamento risulta molto utilizzata durante il processo valutativo nel corso di terapie e psicoterapie. Essa è necessaria a rendere possibile un intervento mirato a modificare un comportamento inadeguato del paziente.

Alla base di questa metodologia vi è la concezione che dietro a un comportamento inadeguato vi sia una necessità, quella di attirare l’attenzione di altri per rinforzo personale.

Nella teoria dell’accettazione e dell’impegno ciò che porta benessere e cambiamento positivo sono l’accettazione e l’impegno.

Accettazione e impegno conducono immancabilmente alla flessibilità psicologica, ossia quella caratteristica che permette di mantenere il contatto con il momento presente, accettandone le emozioni e agendo sulla base di valori consolidati, anziché seguendo impulsi del momento.

Flessibilità psicologica

La flessibilità,  dote molto ricercata in ogni ambito della vita, è fondamentale in ogni momento, sia nei momenti positivi che in quelli difficili, perché permette di superare difficoltà e momenti bui, agendo in modo costruttivo.

Per flessibilità psicologica s’intende la capacità di agire in modo consapevole e di cambiare i comportamenti sbagliati quando necessario oppure di mantenere quelli idonei.

Ciò che la teoria dell’accettazione e dell’impegno fa è aiutare il paziente a scegliere efficacemente il comportamento da tenere in base alle situazioni che si devono affrontare.

A supporto della flessibilità psicologica, nella teoria dell’accettazione e dell’impegno, ci sono altre strategie:

  • Accettazione e mindfulness
  • Impegno
  • Strategie esperienziali.

I processi di accettazione e mindfulness comprendono:

  • l’accettazione di sentimenti ed emozioni dolorose 
  • la delusione aiuta a comprendere emozioni, sentimenti, immagini dolorose per non rimanere intrappolati nelle stesse
  • i valori chiari rappresentano ciò che conta davvero, ciò che da significato alla vita
  • il contatto con il momento presente pone l’attenzione sul momento che si sta vivendo
  • il sé come contesto porta l’attenzione su sé stessi, entità distinta da emozioni e sentimenti.

L’impegno indica la volontà del paziente di concentrarsi sulle azioni che portano benessere e positività nella propria esistenza, basando le stesse sui valori realmente importanti, tutto ciò indipendentemente dalla possibilità che questi causino dolore e sofferenza.

Dolore e sofferenza sono parte dell’esistenza, ma con impegno, consapevolezza e flessibilità psicologica si possono superare, considerandoli per qualcosa che c’è (accettandoli), ma che può essere trasformato in qualcosa di positivo, utile e costruttivo per la propria vita.

“Start making changes”, l’azione impegnata porta a cambiamenti, lavorare sulla consapevolezza, sull’accettazione delle cose e sulla possibilità di modificare, adattare il proprio comportamento in base ai veri valori della vita, porta indubbiamente alla rinascita, a vivere una vita autentica.

ACT: strategie esperienziali

Il centro delle teorie dell’accettazione e dell’impegno, oltre al paziente in sé, è la realtà presente.

Essa è il risultato dell’esperienza o delle esperienze che ciascuno vive.

Da qui l’utilizzo di strategie esperienziali che hanno lo scopo di favorire il contatto diretto con l’esperienza.

L’ACT utilizza, dunque.

  • Un linguaggio fatto di metafore e analogie
  • Esercizi esperienziali
  • Processi funzionali
  • Mindfulness
  • Esposizione in vivo.

Teoria dell’adattamento e dell’impegno: cosa cura

L’utilizzo di questa terapia, considerata “di terza generazione” è efficace nel trattamento di differenti disturbi di carattere cognitivo-comportamentale.

Nello specifico, l’ACT tratta pazienti con:

  • PTSD – Disturbo Post-traumatico da stress
  • DOC – Disturbo ossessivo-compulsivo
  • Disturbi alimentari
  • Dipendenze
  • Dolore cronico
  • Ansia
  • Depressione.

In tutti questi casi la terapia mira a migliorare la capacità di ascolto del soggetto, intesa come l’ascolto di sé in situazioni particolari, cosa dice l’io interiore.

Inoltre, risulta prezioso il lavoro sull’accettazione di determinati sentimenti e preoccupazioni che necessitano di essere accettati, distinguendoli invece da quelli che possono essere superati.

Nel corso della terapia dell’accettazione e dell’impegno si analizza il comportamento passato, cercando in esso ciò che non ha funzionato per poter essere consapevoli e comprendere di evitare, in futuro, la ripetizione di questi comportamenti.

Dunque, attraverso questi processi di analisi, il paziente acquisisce consapevolezza di sé, del proprio tempo presente, del proprio comportamento, imparando ad accettare esperienze ed emozioni ad esse connesse.

E ancora, il paziente sottoposto a terapia dell’accettazione e dell’impegno impara a riconoscere i valori fondamentali della propria esistenza, quelli per cui vale la pena di vivere e ci si concentra.

Infine, provando a modificare il proprio comportamento disfunzionale, acquisisce quella flessibilità psicologica che gli consentirà di vivere una vita autentica, serena, felice.

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