Quando parliamo di ipnosi ci avviciniamo a un argomento che suscita curiosità e timori.
Spesso questa pratica è associata a spettacoli teatrali, film e percepita da alcuni come qualcosa di misterioso e quasi magico. Ma l’ipnosi è davvero potenzialmente pericolosa? Quanto c’è di vero nelle credenze popolari ad essa legata?
Che cos’è l’ipnosi?
L’ipnosi è uno stato alterato di coscienza, caratterizzato da una focalizzazione intensa e da una ridotta consapevolezza dell’ambiente circostante. Durante l’ipnosi, la persona coinvolta è estremamente ricettiva ai suggerimenti che le vengono dati e può sperimentare cambiamenti nella percezione, nella memoria e nel comportamento.
L’ipnosi clinica, distinta dall’ipnosi da palcoscenico, viene utilizzata in contesti terapeutici per trattare una varietà di condizioni, tra cui ansia, dolore cronico, disturbi del sonno, dipendenze o problematiche legate ad esperienze traumatiche passate.
Miti e realtà sull’ipnosi
L’ipnosi è una forma di controllo mentale?
Una delle idee più comuni sull’ipnosi è che questa venga utilizzata per controllare la mente delle persone, costringendole a compiere azioni contro la loro volontà. In realtà, durante l’ipnosi, la persona mantiene il controllo delle proprie azioni e non può essere costretta a fare qualcosa che va contro i propri valori o desideri. L’ipnotizzatore può solo suggerire, ma è il soggetto a decidere se accettare o meno i suggerimenti.
Solo le persone deboli possono essere ipnotizzate?
Un altro mito diffuso è che solo le persone con una mente debole o facilmente influenzabile possono essere ipnotizzate. La verità è che la suscettibilità all’ipnosi varia da persona a persona e non è correlata alla forza mentale. Alcune persone sono naturalmente più predisposte a entrare in uno stato ipnotico, ma chiunque può potenzialmente trarre beneficio dall’ipnosi, indipendentemente dalla propria personalità o forza mentale.
L’ipnosi può far perdere il controllo?
Molti temono di perdere il controllo durante una sessione di ipnosi e di non ricordare cosa è successo. In realtà, la maggior parte delle persone rimane consapevole durante l’ipnosi e può ricordare l’intera esperienza.
L’ipnosi non è uno stato di incoscienza, ma piuttosto uno stato di attenzione focalizzata in cui la persona è più aperta ai suggerimenti, ma non perde il controllo delle proprie azioni.
L’ipnosi è realmente pericolosa?
Sebbene l’ipnosi clinica sia generalmente considerata sicura quando praticata da professionisti qualificati, esistono alcuni rischi potenziali che abbiamo elencato di seguito.
- Reazioni avverse: alcune persone possono sperimentare reazioni avverse all’ipnosi, come mal di testa, vertigini o ansia. Va specificato però che si tratta di reazioni generalmente rare e di breve durata.
- Falsi ricordi: durante l’ipnosi il rischio di creare falsi ricordi o di distorcere quelli esistenti è reale e non va sottovalutato. Ecco perché l’ipnosi non deve mai essere praticata senza la dovuta cautela e la supervisione di un professionista qualificato. Basti pensare ai contesti legali, in cui l’ipnosi può essere utilizzata solo per le finalità del caso e veicolata in modo da ottenere le risposte desiderate dall’interlocutore.
- Dipendenza da ipnosi: alcune persone possono diventare dipendenti dall’ipnosi per affrontare i problemi quotidiani e considerarla un modo per evadere dalla realtà piuttosto che come una risorsa per riuscire ia sviluppare strategie di coping più autonome e sostenibili.
I benefici dell’ipnosi
Nonostante i potenziali rischi elencati sopra, l’ipnosi offre numerosi benefici quando utilizzata correttamente. Essa si rivela infatti particolarmente efficace in determinati casi, tra cui:
- Gestione del dolore: l’ipnosi è efficace nel ridurre il dolore cronico e acuto, aiutando le persone a gestire condizioni come l’artrite, il cancro e il dolore post-operatorio.
- Riduzione dell’ansia e dello stress: si può ricorrere all’ipnosi in quanto trattamento efficace per gestire e diminuire l’ansia e lo stress, promuovendo il rilassamento e riducendo i sintomi fisici e mentali associati.
- Trattamento delle dipendenze: l’ipnosi si rivela essere particolarmente vincente per aiutare le persone a superare dipendenze come il fumo, l’alcol e altre sostanze, migliorando la motivazione e la forza di volontà.
- Miglioramento del sonno: in caso di disturbi del sonno l’ipnosi può essere particolarmente utile e favorire un sonno più profondo e riposante.
Scegliere un ipnoterapeuta qualificato
Per minimizzare i rischi e massimizzare i benefici dell’ipnosi, è essenziale rivolgersi a un professionista qualificato. Per scegliere un ipnoterapeuta idoneo è importante informarsi in maniera accurata e, prima di tutto, verificarne le credenziali e assicurarsi che questo sia adeguatamente qualificato e certificato da un’organizzazione riconosciuta nel campo dell’ipnosi clinica.
Informarsi sull’esperienza del terapeuta e sui tipi di problemi che ha trattato con successo tramite l’ipnosi è importante prima di sottoporsi a questo trattamento e, ad esempio, può essere utile verificare le recensioni online o chiedere raccomandazioni a persone di fiducia che hanno già sperimentato l’ipnosi.
Il primo incontro con l’ipnoterapeuta è fondamentale dal momento in cui permetterà di valutare il livello di comfort e di fiducia percepito nei confronti del terapeuta. Un buon ipnoterapeuta dovrebbe essere in grado di spiegare chiaramente il processo e rispondere a tutte le domande paziente. Sentirsi poco sicuri può inficiare i risultati dell’ipnosi stessa.
Ipnosi sì o no?
Sebbene esistano alcuni rischi potenziali legati all’ipnosi questi sono rari e spesso legati a pratiche non professionali. I benefici che derivano da questa pratica superano decisamente i rischi potenziali.
Comprendere la realtà dell’ipnosi e distinguere i fatti dai miti può aiutare a sfruttare al meglio questa tecnica terapeutica: se state considerando l’ipnosi, assicuratevi di scegliere un professionista qualificato per garantire un’esperienza sicura ed efficace!