Il cuculo fa covare le sue uova ad altre specie, deponendole in nidi dove è presente almeno un altro uovo. Per poterlo fare, la femmina del cuculo imita il canto dello sparviero, spaventando i futuri genitori adottivi del proprio piccolo e inducendoli ad abbandonare temporaneamente il nido.
Per evitare di essere scoperta, questa femmina ha sviluppato diversi stratagemmi, come deporre le uova identiche a quelle della specie prescelta. Il comportamento è noto come parassitismo di cova.
Non si tratta di un libro di etologia, ma di un romanzo scritto con delicatezza, ma potente e drammatico.
La storia di “La figlia unica” di Guadalupe Nettel
“La figlia unica” di Guadalupe Nettel è la storia di tre donne, Laura e Alina, che si conoscono da quando hanno vent’anni e Doris, e dei legami di amore e di amicizia che intessono mentre si confrontano con i fatti della vita.
Alina rimane incinta e tutto sembra andare bene fino a quando un’ecografia rivela che la bambina ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto e Doris, vicina di casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.
Il parassitismo di cova viene utilizzato dall’autrice come metafora, efficace e originale, per le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno di oggi. E al prendersi cura, dentro le relazioni.
Un libro che tocca. E che consiglio!