
I recenti femminicidi, in particolare quello di Giulia Cecchettin, hanno suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica e visto numerosi interventi che hanno analizzato diversi aspetti.
L’uccisione di Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato ha provocato uno sdegno smisurato e ha spinto tante donne a scendere in piazza con una forza e una durezza originali. Soggetti ingovernabili e senza paura, capaci…
Riassumo per punti ciò che mi è parso maggiormente importante. • E’ stato un grande merito della SIEP aver dedicato un intero congresso al tema dei trattamenti residenziali letteralmente scomparso dai congressi di psichiatria italiani…
L’emetofobia si staglia con forza all’interno dell’affollato panorama delle fobie psicologiche. Si tratta di un disturbo che viene troppo spesso sottovalutato, sebbene possa avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre. Nelle prossime…
In questi giorni è stato pubblicato il Rapporto Salute Mentale 2022 del Ministero della Salute. Nel presente contributo vengono messi a confronto alcuni dati per cogliere le principali variazioni intervenute sia nell’ultimo anno sia nel…
All'inizio di Settembre scorso, grazie al sostegno dell'Associazione di Beneficienza Eugenio Benedetti, con la Dott.ssa Aubin Valerie, capo della Delegazione in rappresentanza dell'Ospedale CHPG di Monaco abbiamo partecipato al 22° Congreso ISPS ( International Society…
Nel dipinto intitolato "Gli schiavi della casa-chiesa" (Figura 1), possiamo osservare un aspetto importante nel viaggio di Miriam: l'eccessivo adattamento alla realtà esterna. Attraverso l'analisi di questa opera, possiamo comprendere come tale condizione abbia influenzato…
Miriam è una persona che ha affrontato e superato un'esperienza di psicosi negli anni '70. Nonostante la sua identità specifica rimanga sconosciuta, sappiamo che la sua malattia è durata undici anni e ha avuto un…
Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.
L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.
Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.
Interessante l’intervento di Anna Bonfanti. Mi limito soltanto ad evidenziare un passo del commento che ha ingenerato in me qualche perplessità (ma mi scuso anticipatamente qualora avessi male interpretato) laddove si dice che “…la scienza è imperfetta, ha per esempio proliferato nei totalitarismi (vedi teoria darwiniana della selezione naturale e liberismo selvaggio)”. Comunque sia, a scanso di equivoci, mi preme sottolineare che non è la “teoria darwiniana della selezione naturale” in sé ad essere totalitaria, ovviamente, ma forse sono certi totalitarismi che si sono appropriati indegnamente della teoria darwiniana per giustificare ideologicamente le differenze di classe sociale o la presunta superiorità di un popolo rispetto ad un altro o per difendere radicalmente il laissez faire e opporsi agli interventi pubblici in economia diretti a “salvare dall’estinzione gli individui incapaci dell’autodisciplina necessaria a sopravvivere”. È vero che lo stesso Darwin ha utilizzato l’espressione “survival of the fittest” (“sopravvivenza del più adatto”) dando così la stura ad un “fraintendimento” monumentale, a voler essere indulgenti. Tuttavia, “fit” cioè “adatto” non vuol dire andare alla ricerca degli organismi “più adatti” tra quelli che sono adatti al loro ambiente e tra questi addirittura scovare “il più adatto” o “il più capace” insomma “il migliore” stravolgendo così totalmente il concetto di “fitness”, probabilmente, e riducendolo quasi ad una sorta di pratica “eugenetica ontologica e sociale in seconda battuta”. A meno non ci stiamo riferendo impropriamente ancora al “darwinismo sociale” nel tal caso staremmo parlando di Spencer e di “spencerismo sociale”, forse. Che è tutt’altra cosa, direi. Non c’è omomorfismo tra le teorie di Darwin e di Spencer, mi sembra. Sebbene anche nel caso di Spencer ci andrei cauto a definirlo tout court “il crudele sostenitore di certe piaghe sociali in nome di una presunta naturalità delle stesse”. Non so cosa ne pensate, mah…
La sintesi non sempre è la migliore via della chiarezza: non intendevo certo presentare il darwinismo come sostenitore di un approccio eugenetico a giustificazione delle disparità sociali. Mi riferivo all’uso che viene fatto delle teorie scientifiche, come ben espresso nel commento