![2017 06 08 la democrazia](https://vasodipandora.online/wp-content/uploads/2022/11/2017_06_08_la_democrazia.jpg)
La diade madre-bambino è un concetto fondamentale in psicologia, rappresentando il legame primario che si instaura tra madre e figlio. Questo rapporto è di vitale importanza per lo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo del bambino…
Il cosiddetto role playing, o gioco di ruolo in italiano, consiste nel richiedere a una o più persone di assumere, per un periodo di tempo limitato, un ruolo specifico. Immaginiamo di poter parlare per conto…
Con il termine Hikikomori si intende una condizione di esilio volontario che caratterizza in special modo gli adolescenti di sesso maschile e che si concretizza in un ritiro sociale, nei casi più gravi della durata…
Per chiunque abbia problemi con le proprie sensazioni, esistono dei pratici esercizi per gestire le emozioni. Questo ambito è piuttosto delicato: a tutt’oggi, molti scienziati ancora dibattono tra loro su cosa siano le emozioni. A…
Egli stabilì che si può ottenere un effetto curativo cercando di oggettivare in stato di veglia i contenuti dell'inconscio e confrontandosi coscientemente con essi. Ciò può avvenire anche disegnando, modellando, danzando e soprattutto prendendo nota…
È sempre più crescente interesse per l’uso della ketamina, un anestetico utilizzato in medicina veterinaria e noto come sostanza d’abuso con proprietà anestetiche e dissociative, nel trattamento della depressione. In particolare l’interesse è stato dettato…
L’orientamento sessuale ego-distonico rappresenta una sfida complessa e profondamente radicata nella vita emotiva e psicologica di una persona.
Marco, 2 anni, è a tavola e vuole mangiare la pasta da solo ma continua a farla cadere. Frustrato, inizia a urlare e lancia il piatto sul pavimento.
Leggendo l’articolo del Prof. Peciccia sull’ intelligenza artificiale, ho pesato di realizzare questa storia, di una pagina, basandomi sia sull’articolo che sul racconto “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick.
L’opera “oltre la tempesta” narra, tramite il medium del fumetto, dell’attività omonima organizzata tra le venticinque strutture dell’ l’intero raggruppamento, durante il periodo del lock down dovuto alla pandemia provocata dal virus Covid 19.
Breve storia basata su un paziente inserito presso la struttura "Villa Perla" (Residenza per Disabili, Ge). Vengono prese in analisi le strategie di comunicazione che l'ospite mette in atto nei confronti degli operatori.
Interessante l’intervento di Anna Bonfanti. Mi limito soltanto ad evidenziare un passo del commento che ha ingenerato in me qualche perplessità (ma mi scuso anticipatamente qualora avessi male interpretato) laddove si dice che “…la scienza è imperfetta, ha per esempio proliferato nei totalitarismi (vedi teoria darwiniana della selezione naturale e liberismo selvaggio)”. Comunque sia, a scanso di equivoci, mi preme sottolineare che non è la “teoria darwiniana della selezione naturale” in sé ad essere totalitaria, ovviamente, ma forse sono certi totalitarismi che si sono appropriati indegnamente della teoria darwiniana per giustificare ideologicamente le differenze di classe sociale o la presunta superiorità di un popolo rispetto ad un altro o per difendere radicalmente il laissez faire e opporsi agli interventi pubblici in economia diretti a “salvare dall’estinzione gli individui incapaci dell’autodisciplina necessaria a sopravvivere”. È vero che lo stesso Darwin ha utilizzato l’espressione “survival of the fittest” (“sopravvivenza del più adatto”) dando così la stura ad un “fraintendimento” monumentale, a voler essere indulgenti. Tuttavia, “fit” cioè “adatto” non vuol dire andare alla ricerca degli organismi “più adatti” tra quelli che sono adatti al loro ambiente e tra questi addirittura scovare “il più adatto” o “il più capace” insomma “il migliore” stravolgendo così totalmente il concetto di “fitness”, probabilmente, e riducendolo quasi ad una sorta di pratica “eugenetica ontologica e sociale in seconda battuta”. A meno non ci stiamo riferendo impropriamente ancora al “darwinismo sociale” nel tal caso staremmo parlando di Spencer e di “spencerismo sociale”, forse. Che è tutt’altra cosa, direi. Non c’è omomorfismo tra le teorie di Darwin e di Spencer, mi sembra. Sebbene anche nel caso di Spencer ci andrei cauto a definirlo tout court “il crudele sostenitore di certe piaghe sociali in nome di una presunta naturalità delle stesse”. Non so cosa ne pensate, mah…
La sintesi non sempre è la migliore via della chiarezza: non intendevo certo presentare il darwinismo come sostenitore di un approccio eugenetico a giustificazione delle disparità sociali. Mi riferivo all’uso che viene fatto delle teorie scientifiche, come ben espresso nel commento