La creatività è di tutti. Tutti, in misura differente, possono essere creativi e possono coltivare la propria creatività, poiché essa rappresenta la primaria espressione di sé, attraverso l’unione di ragione e sentimento, razionalità e irrazionalità. Ma il processo creativo si può stimolare e apprendere anche attraverso tecniche e strategie.
Cos’è la creatività
La creatività è stata definita, nel tempo, in molti modi diversi. Tuttavia, già il suo primo studioso, William James nel 1890, la definì: “… un’inedita combinazione di elementi, un’acuta capacità associativa e analogica.”
Secondo Cartesio “la ragione non è nulla senza l’immaginazione”. Dunque, l’unione di aspetti differenti della personalità, la combinazione di aspetti associativi e analogici, ragione e sentimento, razionalità e irrazionalità.
Questi aspetti contrastanti della personalità sono necessari nello sviluppo dell’aspetto creativo di ciascuno; infatti, secondo la definizione di Stein (1953): “La creatività richiede l’originalità e l’utilità”, insieme, un po’ come questi aspetti e sentimenti sono presenti, insieme, in ciascun essere umano, come sfaccettature di uno stesso “io”.
Dunque, si può affermare che la creatività sia l’unione di aspetti differenti, contrastanti, ma indispensabili gli uni agli altri, quindi complementari.
Ciò che, però, è cambiato molto nelle differenti definizioni di creatività è il fatto che essa non è qualcosa di innato, presente in qualcuno e non in altri.
Infatti, oggi tutti gli scienziati concordano nel credere che la creatività si apprende, si stimola, si coltiva. Insomma, oggi la creatività è alla portata di tutti.
Creatività, espressione dell’“io”
La creatività unisce aspetti diversi e complementari di sé, comprende emozioni, immagini inconsce.
Essa porta alla luce, fa emergere emozioni, stati d’animo, sentimenti, momenti. Insomma, fa venir fuori l’”io” attuale.
Esprime il sé, in un dato momento.
Talvolta l’arte e la creatività (intesa in senso più ampio del termine) aiutano a “staccare” dalla routine, dagli impegni, dallo stress.
Si, l’arte, in quanto strumento di creatività, rappresenta un supporto che tutti possono avere a disposizione per ritrovare il proprio benessere psichico, il proprio momento di relax e libertà.
L’arte e la creatività, infatti, sono spesso usate a scopo terapeutico ed educativo.
L’arteterapia, ad esempio, è usata spesso in percorsi terapeutici con lo scopo di perseguire lo sviluppo personale della persona. In questo caso, l’arte non è una forma per creare “opere d’arte” perfette da cui trarre benefici economici.
In questo caso, si tratta di usare la creatività per tirar fuori, mediante la comunicazione artistica, aspetti della personalità della persona che faticano ad emergere, usando il linguaggio analogico e non verbale.
Ciò che si fatica a dire a parole, si può e si deve esprimere attraverso il linguaggio analogico.
Usando lo strumento “creatività”, si possono incrementare i contenuti “creativi” di ciascuno.
Tutti possono usare questo strumento per scoprire sé stessi, per esprimere l’”io” che nella quotidianità e nei suoi problemi non emerge.
Come coltivare la creatività
Qualunque cosa si debba sviluppare, coltivare, implementare, occorrono impegno, fatica, costanza.
Tutti possono essere creativi, tutti hanno il proprio lato creativo. Certamente, ognuno lo ha e lo sviluppa in modo differente rispetto agli altri, ma tutti possono stimolare il proprio lato creativo, apprendere questo tipo di processo, mediante tecniche e strategie.
Per sviluppare, apprendere e coltivare la creatività occorre:
- Immaginare. Se si può immaginare, si può fare. Viaggiare con la mente e immaginare cose inventate può stimolare la creatività;
- Fare qualcosa di nuovo, provare nuove esperienze (anche qualcosa di molto semplice) che aiutino a sovvertire un po’ la quotidianità. Ogni artista, anche senza sentirsi tale, osserva, prende spunto (e appunti), accumula esperienze che un giorno torneranno utili;
- Fare qualcosa di pratico per usare le mani. Le mani sono strumento di espressione della propria mente, espressione di creatività;
- Occorre un metodo (questa è la parte analitica e razionale della creatività). Occorre sottoporre ad analisi critica le idee, accettare gli errori, trovare soluzioni nuove, immagini sempre più originali;
- Camminare. Fare movimento, oltre a far bene alla salute fisica, fa bene a quella mentale. Infatti, agevola il flusso delle idee, incrementa il pensiero creativo;
- Fare Brainstorming. Questo serve sempre e ovunque. Sul lavoro, la condivisione di idee e pensieri del gruppo, favorisce proprio lo sviluppo di pensieri creativi e l’avanzamento dei progetti. Anche dal punto di vista non lavorativo, far emergere pensieri, idee favorisce lo sviluppo creativo. È possibile fare del brainstorming anche da soli, scrivendo liberamente su carta tutto ciò che passa per la mente, disegnando idee e schizzi;
- Ascoltare musica aiuta a stimolare quella parte di cervello responsabile di movimenti, emozioni, creatività;
- Ridere. Può sembrare inutile, invece ridere aiuta realmente a sviluppare la creatività di ognuno.