TRATTAMENTO RESIDENZIALE INTEGRATO DEI DISTURBI DELL’AFFETTIVITÀ E DELLA PERSONALITÀ
Villa del Principe offre la possibilità di organizzare programmi di trattamento residenziale per disturbi psichiatrici non acuti in alternativa al ricovero ospedaliero (SPDC) o eventualmente a completamento dell’intervento ospedaliero sulla fase acuta. A questo proposito il modello operativo fa riferimento ad un approccio interdisciplinare integrato in collaborazione con le altre agenzie coinvolte nel trattamento del paziente (SPDC, CSM, Strutture Intermedie, curante privato. ecc.). Patologie quali i Disturbi dell’Umore, i Disturbi di Personalità e alcune forme di psicosi schizofreniche non particolar-mente gravi e destrutturanti, possono quindi usufruire di programmi terapeutici e riabilitativi intensivi in regime di residenzialità, usufruendo delle risorse terapeutiche messe a disposizione dall’équipe della struttura che si avvale di una lunga esperienza nel campo dei trattamenti integrati residenziali intensivi per disturbi psichiatrici.
Questi programmi di durata medio-breve (uno, due mesi circa) oltre a costituire una importante alternativa ad altre forme di ricovero, consentono di effettuare un più accurato inquadramento diagnostico e una valutazione complessiva delle condizioni, cliniche del paziente associata ad una serie di indicazioni sulla prosecuzione del trattamento dopo la dimissione.
Le caratteristiche dell’utenza idonea a questo tipo di intervento, a prescindere dalla categorizzazione diagnostica, devono comprendere un livello di gravità di patologia compatibile con una permanenza in un contesto abitativo non ospedaliero (gravi anomalie comportamentali con etero e auto aggressività, rischio suicidario marcato non consentono l’inserimento nella struttura), la conservazione di abilità sociali e personali che configurino un sufficiente livello di au-tonomia personale e un elevato livello di condivisione del programma terapeutico.
Interventi specifici previsti:
1. Inquadramento diagnostico e valutazione prognostica (visite psichiatriche, test psicodiagnostici, diagnosi strutturale)
2. Trattamento farmacologico
3. Trattamenti psicoterapici brevi: psicoterapie brevi. psicoterapie di gruppo (verbali e non-verbali)
4. Interventi riabilitativi volti al recupero delle abilità perdute e dell’autostima
5. Valutazione e trattamenti riabilitativi: valutazione risorse e ca-pacità individuali, indicazioni alla prosecuzione dei programmi terapeutici riabilitativi presso le altre agenzie (CSM, Strutture Intermedie residenziali e semi residenziali, ecc.)
6. Altre attività disponibili: palestra (con istruttore di ginnastica). musicoterapia, ecc
L’inserimento del paziente nel programma di trattamento avviene su specifica domanda scritta del curante di riferimento (sia esso privato o del Servizio Pubblico) o dopo accurata valutazione (effettuata in una o più visite ambulatoriali) della richiesta di ricovero del paziente stesso da parte dell’équipe della struttura.
La valutazione viene quindi condotta attraverso una o più visite del paziente presso la struttura ove vengono esaminati, oltre alla situazio-ne clinica, la idoneità e il livello di accettazione circa il trattamento re-sidenziale proposto. Durante queste visite il paziente ha inoltre l’op-portunità di visitare la struttura e di conoscere l’équipe curante.
Durante questa prima fase, se il paziente è idoneo all’inserimento, vengono individuati i bisogni specifici di cura dello stesso e viene proposto, in accordo con l’inviante, un programma terapeutico individualizzato.
Durante questa fase, della durata massima di due mesi circa, il paziente usufruisce delle risorse terapeutico/riabilitative della struttura finalizzare al miglioramento e alla stabilizzazione del quadro clinico, all’individuazione delle risorse individuali, all’eventuale miglioramento della consapevolezza critica volto alla creazione di un buon livello di accettazione di un programma terapeutico/riabilitativo di proseguimento dopo la dimissione.
Gli interventi psicoterapici (individuali o di gruppo) si avvalgono sia dell’approccio dinamico, sia di quello cognitivo –comportamentale a seconda delle esigenze specifiche del quadro clinico.
Alla conclusione del periodo di inserimento residenziale vengono date al paziente e all’inviante le indicazioni per l’eventuale prosecuzione del programma presso altre agenzie (CSM, ecc.).
Il modello operativo di riferimento, come già accennato, è quello interdisciplinare integrato. Viene quindi richiesta la collaborazione
delle altre agenzie deputate alla cura del paziente psichiatrico sia per l’eventuale comparsa di momenti di crisi richiedenti il ricovero ospedaliero (SPDC) o l’interruzione del programma con la dimissione anticipata del paziente, sia per l’elaborazione di programma di prosecuzione del trattamento dopo la dimissione dalla struttura.