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Gaslighting narcisista: manipolazione e impatto emotivo

Il gaslighting narcisista è una forma di abuso psicologico che consiste nel far dubitare la vittima della sua stessa realtà, memoria e percezione. Il narcisista usa questa tecnica per esercitare il controllo, il potere e la dipendenza emotiva sulla sua partner, facendole perdere la fiducia in se stessa e isolandola dagli altri. In questo articolo vedremo cos’è il gaslighting narcisista, come si manifesta, quali sono i suoi effetti e come uscirne.

Cos’è il gaslighting narcisista

gaslighting narcisista

Il termine gaslighting deriva da un film del 1944, in cui un marito cerca di far impazzire la moglie manipolando le luci a gas della casa. Il gaslighting narcisista si basa sullo stesso principio: il narcisista altera la realtà dei fatti, nega le evidenze, mente, confonde, sminuisce e critica la sua vittima, in modo da farle credere di essere sbagliata, pazza o incapace. Il narcisista usa il gaslighting per creare un legame di dipendenza nella sua partner, che si sente sempre più insicura, confusa e impotente. Il narcisista, invece, si sente superiore, giusto e potente.

Come si manifesta il gaslighting narcisista

Il gaslighting narcisista si manifesta in una varietà di modi e con intensità diverse, tuttavia, è possibile identificarlo attraverso una serie di segnali distintivi. Spesso, il narcisista nega di aver detto o fatto qualcosa che in realtà ha detto o fatto, attribuendo alla vittima una cattiva interpretazione o memoria degli eventi. Inoltre, tende a minimizzare o deridere i sentimenti, i bisogni e le opinioni della vittima, facendola sentire stupida, esagerata o irrazionale.

Aggiungendo un ulteriore livello di complessità, il narcisista modifica costantemente le regole, le aspettative e le promesse all’interno della relazione, generando confusione e frustrazione nella vittima. Non solo, egli può anche distorcere i fatti a suo beneficio, inventando scuse, giustificazioni o addirittura accuse per giustificare il suo comportamento o per addebitare la colpa alla vittima.

In un contesto più esteso, il narcisista opera per isolare la vittima dagli altri, mettendo in dubbio la sua fiducia nelle persone che la sostengono o amano, come amici, familiari o professionisti. Per completare il disegno di manipolazione, il narcisista può utilizzare il sarcasmo, l’ironia o l’umorismo per svalutare o umiliare la vittima, presentando tali comportamenti come scherzi o giochi.

Quali sono gli effetti del gaslighting narcisista

Il gaslighting narcisista infligge alla vittima conseguenze devastanti per la salute mentale ed emotiva, manifestandosi in diversi modi. L’ansia e la depressione sono tra gli effetti più comuni, con la vittima che vive in uno stato di costante apprensione e tristezza, talvolta confusa sulle possibili vie di miglioramento. Questo stato emotivo può protrarsi al punto da provocare attacchi di panico, disturbi del sonno o dell’alimentazione.

Inoltre, la vittima può sperimentare una perdita di identità e autostima, ritrovandosi nell’incertezza di chi sia realmente o di cosa desideri. Questa condizione la fa sentire inadeguata, colpevole e indegna di amore, spesso terrorizzata all’idea di commettere errori o deludere il narcisista.

Un altro effetto dannoso del gaslighting narcisista è la dipendenza emotiva. La vittima si ritrova in uno stato di totale dipendenza dal narcisista, cercando in lui conferme, affetto o sicurezza. L’immagine di una vita senza di lui diventa un’impensabile realtà, e nonostante le difficoltà, la vittima vive nella speranza di un cambiamento o di un miglioramento della situazione.

Infine, il gaslighting può portare a un isolamento sociale. Per evitare conflitti, critiche o giudizi, la vittima tende a distanziarsi dagli altri, avvertendo un senso di solitudine e incomprensione. Di conseguenza, perde i suoi punti di riferimento e non riceve più alcun sostegno, aggravando ulteriormente la sua condizione.

Come uscire dal gaslighting narcisista

Emanciparsi dal gaslighting narcisista non rappresenta un percorso facile, tuttavia è assolutamente realizzabile. Il primo passo vitale consiste nel prendere coscienza del problema, riconoscendo di essere vittima di un abuso psicologico e comprendendo che non si tratta di follia o errore personale.

Un’azione successiva altrettanto importante è ripristinare il contatto con la realtà, facendo affidamento sui propri sensi, sulla propria memoria e sulla propria intuizione. È utile confrontarsi con le prove, i documenti, i testimoni e mantenere un diario o una cronologia degli eventi.

Parallelamente, è essenziale rafforzare la propria identità e autostima. Questo si può raggiungere ricordando i propri valori, obiettivi e talenti, impegnandosi in attività che si amano, che rilassano e che gratificano, e premiando e apprezzando se stessi.

Non meno rilevante è la necessità di chiedere aiuto, rivolgendosi a persone di fiducia come amici, familiari o professionisti. Esprimere i propri sentimenti, dubbi e paure può portare a ricevere sostegno, consigli e incoraggiamenti.

Infine, se le circostanze lo permettono, è consigliabile interrompere la relazione con il narcisista o ridurre al minimo i contatti con lui. Proteggersi dalle sue manipolazioni, provocazioni e richieste, imponendo dei limiti e delle regole, è un’azione di fondamentale importanza.

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