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Processo dissociativo: capire le fasi della dissociazione

Il processo dissociativo è un fenomeno psicologico complesso che comporta un distacco o una lontananza dalla realtà e da sé stessi.
Durante il processo dissociativo facciamo esperienza di una separazione temporanea della coscienza, dell’identità o delle funzioni cognitive, fino ad esperire una sensazione di frammentazione dell’identità.

Questo meccanismo di difesa può manifestarsi in risposta a situazioni traumatiche o stressanti: il processo dissociativo può essere un fenomeno psichico sporadico oppure può essere correlato alla presenza di disturbi dissociativi più complessi, che possono rivelarsi vere e proprie patologie psicologiche.

Processo dissociativo e disturbi dissociativi

Lo stato dissociativo fa parte dell’esperienza di tutti noi. Quando parliamo di processo dissociativo ci riferiamo a un fenomeno psichico che viene messo in atto in diverse situazioni, che siano essere sporadiche o associate a un vero e proprio disturbo dissociativo.

La persona prova una sensazione di mancanza di coesione del sé, dal punto di vista corporeo, emotivo o di percezione.
Questo stato di incoerenza dell’identità o di distacco dalla realtà si manifesta quotidianamente, in forme lievi e temporanee. Lo si può esperire quando, ad esempio, guardiamo un film in cui ci immergiamo completamente o quando ci perdiamo nei nostri pensieri durante una passeggiata e perdiamo di vista il tragitto o ciò che stavamo facendo.

Ma quanto gli episodi dissociativi diventano frequenti ed intensi, fino a intaccare diversi aspetti della nostra vita, allora potremmo trovarci di fronte a una situazione potenzialmente grave, da affrontare con serietà e con il supporto psicologico di uno specialista.

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, include tra i disturbi dissociativi più diffusi: il disturbo dissociativo dell’identità, l’amnesia dissociativa, la fuga dissociativa e il disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione.

Per riconoscere i disturbi dissociativi è importante comprendere come si manifesta il processo dissociativo in sé: riconoscendo le fasi di questo processo, saremo in grado di riconoscere quando viene messo in atto e di controllarne la frequenza e l’intensità nell’interesse del nostro equilibrio psicologico.

disegno di due sagome di teste di colori diversi che guardano in direzioni opposte
Il processo dissociativo è un meccanismo di difesa che è bene riconoscere per comprendere la sua portata e i suoi effetti sul nostro benessere mentale quando questo viene messo in atto.

Le fasi del processo dissociativo

Solitamente il processo dissociativo – al di fuori di quegli esempi molto blandi e quotidiani citati prima per esemplificarne il meccanismo di fondo – viene scatenato dall’esperienza di uno stimolo particolarmente stressante, traumatico o emotivamente coinvolgente.

Lo stimolo, che può essere di natura fisica o emotiva, è così impattante in quel momento, che la nostra mente non riesce ad elaborarlo.
Il processo dissociativo agisce quindi come meccanismo di difesa, per proteggerci da un qualcosa che supera la nostra capacità di gestione.

Il processo dissociativo è attivato spesso da eventi come abusi, incidenti gravi o situazioni di pericolo estremo. Di fronte a tali stimoli che il nostro cervello percepisce come insopportabilmente stressanti, scatta la difesa della dissociazione per proteggere la persona coinvolta dall’angoscia e dolore eccessivo che potrebbe travolgerla.

In questa fase la mente agisce separando elementi che costituiscono l’esperienza stessa: si attua una sorta di scissione tra la coscienza e l’evento traumatico volto alla protezione e alla sopravvivenza emotiva all’evento.

In seguito a questa separazione, la persona coinvolta entra nella cosiddetta dissociazione attiva: possono manifestarsi episodi di amnesia, la sensazione di essere fisicamente distanti dal proprio corpo o una percezione distorta e derealizzata dell’ambiente circostante.

La realtà intorno, in questa fase, viene percepita come meno rilevante, distante, sfocata, così da ridurre l’impatto emotivo dovuto dall’esperienza che stiamo vivendo.

Dissoluzione graduale ed elaborazione

Passata la fase di maggiore stress e una volta che lo stimolo scatenante diminuisce nella sua potenza o viene risolto, il processo dissociativo si dissolve in maniera graduale. La mente inizia man mano a riunire i suoi frammenti e a riconnettersi internamente e esternamente.
A questo punto possono riaffiorare i ricordi che erano stati negati dall’amnesia temporanea o si assiste alla reintegrazione delle sensazioni con i pensieri e la riconnessione con la realtà circostante.

Il ritorno a uno stato di normalità può richiedere tempi diversi, a seconda dell’intensità del trauma subito, del suo impatto sulla psiche e della condizione psicologica preesistente della persona coinvolta. Esperienze estremamente traumatiche possono lasciare cicatrici durature e condizionanti per la nostra salute mentale, e generare ad esempio una sindrome da stress post traumatico o scatenare la comparsa di disturbi patologici. In questi casi, il ritorno alla normalità dopo l’esperienza dissociativa può essere particolarmente lungo e necessitare di un percorso psicoterapeutico mirato.

La fase finale coincide con l’elaborazione dell’evento che ha scatenato la dissociazione: il percorso da intraprendere per la guarigione è finalizzato a comprendere e affrontarne le cause.

Comprendere le fasi di questo fenomeno è cruciale per prendere coscienza delle conseguenze traumatiche e ricorrere a strumenti di supporto e cura. Il processo dissociativo non deve essere sottovalutato, soprattutto quando scatenato da esperienze particolarmente traumatiche: chiedere aiuto a dei professionisti e costruirsi un sistema di supporto solito è necessario per gestire la dissociazione e prendersi cura del proprio benessere mentale.

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