Una serie di studi specifici sul sonno ha dimostrato come il riposo notturno sia suddiviso in più fasi. I cosiddetti cicli del sonno, che si susseguono uno dopo l’altro nel corso della notte, si compongono di fasi differenti. Ogni ciclo, il cui numero varia a seconda del numero di ore in cui dormiamo, si compone di una fase NREM (sonno ortodosso) e di una fase REM (sonno paradosso). In quest’ultima avvengono dei movimenti vorticosi della pupilla, dei quali naturalmente noi restiamo inconsci, e lo spettacolo dei sogni va in onda sul palcoscenico della nostra mente.
Normalmente, ognuno di noi sogna 4 o 5 volte ogni notte. Quante di queste rappresentazioni fantastiche ci ricordiamo il giorno dopo, è tutto un altro discorso.
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Che cos’è la fase REM
La fase REM è una delle fasi fondamentali del sonno umano. Essa costituisce una parte essenziale del ciclo sonno-veglia. L’acronimo REM significa rapid eyes movement, in italiano movimento rapido degli occhi. Durante questa fase, il cervello sperimenta un’attività molto simile a quella registrata quando si è svegli. Ciò significa che l’attività cerebrale, misurata tramite elettroencefalogramma, è intensa e simile a quella riscontrata quando siamo in piedi e attivi. È proprio in questa fase che avvengono i sogni più vividi e memorabili.
Tratto distintivo della fase REM è il movimento rapido degli occhi, da cui il nome. Durante questo periodo, i bulbi oculari compiono movimenti rapidi e irregolari sotto le palpebre chiuse, in maniera totalmente automatica e naturale. Sebbene possa fare un pò senso pensare alle migliaia di movimentazioni eseguite dagli occhi senza metterci in alcun modo al corrente, in realtà si tratta di un comportamento tutt’altro che preoccupante. L’intensa attività onirica che caratterizza questa fase del sonno è profondamente legata a questa attività delle pupille.
Il sonno REM inizia tipicamente dopo più di un’ora dal momento dell’addormentamento. La fase REM segue quella NREM (not rapid eyes movement), la quale si suddivide in vari momenti: inizio del rilassamento; preparazione al sonno rigenerante; sonno profondo. In ognuno di questi si dorme in maniera considerevolmente più intensa rispetto a quanto si faccia durante gli istanti nei quali si svolge il movimento rapido.
Quanto deve durare la fase REM per garantire un buon riposo?
Durante la fase REM i muscoli di gambe e braccia sono immobilizzati ma l’attività cerebrale è comparabile a quella registrata quando si è svegli. Il respiro è più rapido e la frequenza cardiaca più intensa. L’operatività del cervello aumenta proporzionalmente al rilassamento muscolare. La prima fase di movimento oculare ha una durata variabile da individuo a individuo, ma difficilmente impegna più di 10 minuti. Le successive affrontate durante la notte saranno via via più lunghe. Durante l’infanzia, quando tipicamente si dorme di più, le fasi di rapid eyes movement sono notevolmente più lunghe.
In maniera approssimativa, dal momento che ognuno possiede ritmi di sonno differenti, possiamo dire che la durata della fase REM copra il 20-25% del tempo di sonno totale di ogni notte. In un ciclo di sonno completo, ogni volta che la fase di movimento oculare si ripete, dura di più. Per tal motivo è molto importante godere di un sonno ristoratore, evitando di rinunciare a ore di riposo per restare svegli troppo a lungo. Il sonno è benessere.
La qualità del sonno in fase REM è importante esattamente come la quantità. La possibilità di raggiungere e mantenere questa fase è un fattore chiave per garantire un buon riposo e, di conseguenza, una buona giornata una volta svegli. Disturbi piuttosto diffusi come insonnia o apnea ostruttiva possono minare severamente la durata e la qualità del sonno REM, compromettendo il riposo rigenerante che questa fase dovrebbe invece assicurarci.
L’importanza di un buon sonno
La fase REM è strumentale tanto al benessere fisico quanto a quello psicologico. Mentre dormiamo il cervello porta avanti compiti fondamentali, indipendentemente dalla nostra volontà. La consolidazione della memoria e il processo di apprendimento, durante il quale saldiamo quanto abbiamo appreso trasformando le dimostrazioni in competenze avvengono durante la fase di rapid eyes movement. Gli stessi sogni che viviamo da spettatori, durante questo tempo, non sono soltanto una sorta di show la cui sceneggiatura è scritta dalla nostra memoria, bensì sono elementi di un processo di elaborazione emotiva e bilanciamento delle emozioni intrapreso dal cervello mentre riposiamo. Alla luce di ciò, è facile comprendere quanta importanza rivesta la fase REM per la salute mentale di ognuno di noi.
Secondo vari studi sul sonno, la fase di movimentazione oculare gioca un ruolo chiave nel mantenimento della funzione cognitiva e della concentrazione. Chi si privi della Fase REM noterà una involuzione delle proprie capacità cognitive e del suo rendimento. Garantirci una quantità adeguata e una qualità ottimale della Fase REM dovrebbe essere una priorità per chiunque. Così facendo potremo infatti ottimizzare sonno e benessere generale.
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