Quella posta dalla discalculia negli adulti è una sfida spesso sottovalutata, ma estremamente significativa per chiunque ne sia coinvolto. Le difficoltà nell’elaborazione numerica possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana. Pensiamo a quante volte ricorriamo a questa nostra facoltà, in una tipica giornata. La condizione influenza inevitabilmente le prestazioni lavorative, le relazioni personali e persino l’autostima. Specialmente nelle sue forme più serie e gravose. Affrontare la discalculia con spirito, prontezza e senza farsi sottomettere da questo deficit neurologico richiede consapevolezza. Non tutti possono però farcela da soli, applicando strategie efficaci – come quelle che descriveremo tra qualche riga – per gestire le sfide che essa comporta. Occorre infatti anche la presenza di una rete di supporto che coinvolga chi si trova in questo stato, senza mai escluderlo o abbandonarlo alle sue difficoltà.
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Definiamo la discalculia
La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento. Si manifesta con una difficoltà nell’acquisizione delle competenze matematiche e nell’elaborazione numerica. Di fatto, chi ne soffre non è capace di rapportarsi ai numeri con la stessa capacità di chi non conosca questa condizione. Non parliamo di operazioni algebriche complesse, bensì di quella che potremmo definire la matematica del cittadino, ovvero il calcolo quotidiano, legato agli acquisti o al riordine. Generalmente, la discalculia si associa all’infanzia. Essa può però persistere nell’età adulta, influenzando diverse aree della vita. È importante distinguere la discalculia negli adulti da quella nei bambini, poiché le sfide e le strategie di intervento possono variare, anche significativamente.
La condizione si manifesta come una persistente difficoltà ad acquisire competenze matematiche di base. Essa può influenzare vari aspetti del calcolo. Dalla comprensione dei numeri e dei loro rapporti, alla corretta risoluzione delle operazioni aritmetiche, fino all’avanzamento all’interno dei sistemi di ragionamento che regolano i problemi matematici e consentono al lettore di trovare la risposta corretta alla situazione che gli viene presentata. La matematica è una sorta di castello di carte, ogni piano deve sorreggersi su quello sottostante. Più si avanza nella conoscenza della disciplina, più occorre avere ben chiari i concetti e le operazioni più semplici, propedeutiche a quelle maggiormente impegnative. Chi soffre di discalculia corre il rischio di restare precluso da qualunque conoscenza più avanzata della materia.
Esattamente come tutti gli altri disagi specifici dell’apprendimento, la discalculia è un disturbo del neurosviluppo. Essa non ha niente a che fare con l’intelligenza della persona. Non si tratta semplicemente di una difficoltà temporanea o occasionale in matematica, come può capitare a qualunque studente distratto o poco portato per questa ostica materia, bensì di una condizione permanente, la quale può ostacolare in maniera significativa il rendimento accademico e la vita quotidiana di chi ne soffre. È possibile fare un distinguo, tra due forme di discalculia. Quella detta primaria è legata alle difficoltà nell’apprendimento di algebra, aritmetica e dell’intero sistema dei numeri. La secondaria, a cui va accordata maggiore attenzione, si caratterizza per l’insorgenza di altri disturbi, come disgrafia o dislessia.
Strategie per contrastare la discalculia negli adulti
Affrontare la discalculia in età adulta è spesso più impegnativo rispetto al farlo in età infantile. L’operazione è infatti delicata e richiede l’adozione di strategie mirate, nonché il supporto di professionisti qualificati. Ciò non significa che si tratti di una battaglia impossibile da vincere. La discalculia non è propriamente una malattia, dunque non si guarisce. Occorre compensare le proprie carenze ed essere in grado di ridurre al minimo le difficoltà. Alcune strategie utili sono le seguenti:
- educazione e consapevolezza. Innanzitutto, occorre comprendere appieno la natura della discalculia e la maniera in cui essa influisce sulla quotidianità. Questo può aiutare l’adulto a identificare le aree di difficoltà e a rendersi conto che c’è un problema da affrontare, accettando il supporto necessario, qualora servisse.
- Adattamento ambientale. È utile creare un ambiente di apprendimento e lavoro adatto a ogni esigenza individuale, utilizzando strumenti e tecnologie assistive come calcolatrici, software di calcolo e qualunque altra cosa possa favorire la produttività del lavoratore che si trovi in questa difficile condizione.
- Strategie di apprendimento personalizzate. È molto difficile uscirne da soli. Lavorare con un tutor, o un esperto di apprendimento per sviluppare strategie di sviluppo e miglioramento personalizzate può fare la differenza. Occorre sfruttare i punti di forza dell’individuo e compensare le sue aree di debolezza. In questa maniera si potrà aggirare la discalculia negli adulti e poi giungere a sconfiggerla.
- Pratica costante e graduale: Affrontare le sfide matematiche attraverso esercizi pratici, in modo graduale e costante, migliorerà la fiducia e le competenze nel tempo. È necessario avere pazienza e non perdersi d’animo.
Discalculia negli adulti: con il giusto supporto non è difficile conviverci
Convivere con la discalculia non significa essere limitati o destinati al fallimento. Questo è un punto essenziale. Attraverso il giusto supporto, la corretta educazione e l’applicazione di adeguate strategie di adattamento, la discalculia negli adulti non è troppo limitante. Chi ne soffre può vivere una vita piena e soddisfacente. Il supporto sociale e la comprensione da parte di familiari, colleghi e datori di lavoro – insieme a una mentalità positiva! – possono fare la differenza nel superare ogni sfida. Nessuno è solo in questa battaglia.
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