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Depressione reattiva: come affrontare la tristezza legata agli eventi

È naturale provare irrequietezza, tristezza o smarrimento dopo aver vissuto un’esperienza spiacevole. Tuttavia, quando questa tristezza diventa travolgente e persistente, potrebbe essere un segnale di depressione reattiva.

La depressione reattiva si sviluppa, infatti, come risposta a un evento stressante, quale ad esempio la perdita di una persona cara, il dover affrontare un cambiamento di vita importante, ricevere una notizia dolorosa, fare esperienza di una situazione traumatica e molto altro.

Superare la depressione reattiva e ritrovare il benessere mentale è possibile. Ma affrontare questa condizione psicologica richiede tempo, consapevolezza, sostegno e strategie mirate.

Cosa si indica con “Depressione Reattiva”

Con depressione reattiva si definisce una particolare forma di depressione che può sopraggiungere di conseguenza a un evento specifico e manifestarsi in diversi modi.
La natura dell’evento scatenante può essere molto varia: ciò che va generare questo stato di depressione nel soggetto è la modalità intensamente stressante e frustrante con cui l’evento viene percepito. La depressione reattiva, infatti, deriva proprio da quel dolore eccessivo e spropositato causato dall’incapacità di gestire e affrontare la nuova situazione.

Riconoscere l’evento scatenante e le sue peculiarità è fondamentale per essere certi di essere di fronte a un caso di depressione reattiva. Questo primo passo permette sia il paziente che lo psicoterapeuta di accertarsi che non ci siano altre tipologie di disturbi depressivi o psicologici, di considerare il quadro generale e isolare l’evento specifico, così da poter intraprendere il corretto percorso di guarigione.  

uomo seduto a terra si copre la faccia con il disegno di uno smile
La depressione reattiva presenta sintomi comuni agli stati depressivi in generale, ma per affrontarla è necessario partire dall’analisi dell’evento scatenante.

La depressione reattiva come risposta ai cambiamenti

Nella maggior parte dei casi, la depressione reattiva colpisce soggetti che hanno vissuto situazioni traumatiche e che hanno generato cambiamenti improvvisi nella propria esistenza.
L’impatto nel lungo termine di tale evento e le modalità con cui affrontarlo dipendono dal caso specifico: si può trattare di episodi singoli e circoscritti, come la fine di una relazione sentimentale o un lutto, o di condizioni che durano nel tempo, come la diagnosi di una malattia cronica o lo stravolgimento della propria situazione lavorativa.

La depressione reattiva chiama quindi in causa le nostre personali capacità di adattarci ai mutamenti, le modalità con cui affrontiamo gli imprevisti e gestiamo l’impatto emotivo che un evento spiacevole può avere sulla nostra esistenza.

Il dover riorganizzare la propria vita, cambiare le proprie abitudini, perdere specifici riferimenti o veder vacillare le proprie certezze può essere notevolmente faticoso e condizionare anche la percezione di sé stessi o delle proprie aspettative per il futuro, con un impatto emotivo destabilizzante.

La depressione reattiva si manifesta attraverso sintomi quali stati di disperazione, senso di impotenza o di smarrimento, tristezza profonda, perdita di interesse per le attività quotidiane. Tale condizione può avere ripercussioni anche sul benessere fisico, generando sensazioni di stanchezza, affaticamento, irregolarità nell’alimentazione e nel sonno, calo del desiderio sessuale o addirittura emicranie frequenti e disturbi gastrointestinali.
Dal punto di vista emotivo, chi soffre di depressione reattiva prova senso di colpa o di sconforto, ansia e irritabilità. Molte persone riscontrano notevoli difficoltà nello svolgere azioni quotidiane, prendersi cura di sé, trovare la concentrazione, coltivare relazioni o lavorare.

Affrontare la depressione reattiva e ritrovare l’equilibrio

Per affrontare la depressione reattiva bisogna prima accettare e riconoscere le proprie emozioni. Negare o reprimere la tristezza e il dolore emotivo può solo ostacolare il processo di accettazione ed elaborazione dell’accaduto e ostacolare il percorso verso la guarigione. Parlare della propria condizione e condividere pensieri e sensazioni con amici e persone fidate e necessario per prendere consapevolezza della propria condizione.

Comunicare la propria condizione è importante per costruire intorno a sé una rete di supporto e trovare la motivazione per agire e risollevarsi e rivolgersi e psicologi e professionisti. Intraprendere un percorso terapeutico, così da affrontare la depressione reattiva, è un passo decisivo e imprescindibile per la guarigione e l’affetto delle persone care può solo migliorare e accelerare il percorso di cura.

Psicoterapia, terapia cognitivo-comportamentale o eventualmente l’uso di farmaci possono essere raccomandati da un professionista per aiutarti a gestire i sintomi e superare questa fase difficile.

Parallelamente, per sconfiggere la depressione reattiva, il soggetto dovrà impegnarsi per riprendere il controllo della propria vita, praticando l’autocura e prediligendo uno stile di vita sano e pensato per il proprio benessere sia fisico che mentale. Particolarmente consigliato è ricercare nuovi hobby e nuove passioni, ritagliarsi dei momenti per prendersi cura di sé stessi, ricercare condizioni di socialità in maniera graduale. Stabilire una routine quotidiana per regolarizzare sonno e alimentazione, porsi obiettivi semplici e nel breve termine, cimentarsi in attività coinvolgenti, coltivare i propri interessi, sono tutte attività quotidiane che contribuiscono a ricostruire una sensazione di normalità.

Affrontare la depressione reattiva richiede pazienza, sostegno e impegno personale. I tempi di ripresa variano da caso a caso e non vi è una soluzione unica per tutti. Accettare le proprie emozioni, chiedere aiuto, evitare l’isolamento e prendersi cura di sé stessi sono passaggi cruciali per superare questa condizione e ricordarsi del valore della nostra esistenza.

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