L’anoressia nervosa atipica è un disturbo alimentare meno conosciuto rispetto dell’anoressia nervosa classica, ma altrettanto grave. Sebbene i due disturbi condividano molte caratteristiche con l’anoressia nervosa, si differenziano principalmente per un aspetto: nonostante le severe restrizioni alimentari e la perdita di peso significativa, l’individuo che soffre della forma atipica non raggiunge un peso corporeo anormalmente basso.
Anoressia nervosa atipica: le cause psicologiche e i fattori socioculturali
Come per quasi tutti i disturbi alimentari, una bassa autostima può contribuire all’insorgenza degli stessi, anche nel caso di anoressia nervosa atipica. Chi soffre di questo tipo di disturbo tende spesso a basare il proprio valore personale sul peso e sulla forma del corpo prima di tutto.
Il perfezionismo è infatti un tratto molto comune nelle persone con disturbi alimentari e l’aspirazione a raggiungere standard irrealisticamente elevati può contribuire all’insorgenza di problematiche simili.
In molti casi, l’anoressia nervosa atipica è causata da condizioni di malessere generale: ansia, depressione o traumi passati potrebbero essere alla base del disturbo. In questi casi, l’anoressia nervosa atipica può rappresentare un tentativo di ottenere controllo in un momento di caos emotivo.
I disturbi alimentari sono spesso frutto delle pressioni sociali. La società contemporanea tende a celebrare i corpi magri, indicandoli come ideali di bellezza. Questi standard, seppur irrealistici, vengono presentati come l’unica alternativa possibile e contribuiscono alla diffusione di disturbi legati all’alimentazione. I social network hanno sicuramente esasperato ciò che già avevano avviato i media tradizionali attraverso l’esposizione costante a immagini di corpi magrissimi e considerati perfetti.
Fattori biologici
- Genetica: recenti studi suggeriscono che esiste una componente genetica nei disturbi alimentari. In altre parole, le persone con una storia familiare di disturbi alimentari hanno un rischio maggiore di sviluppare l’anoressia nervosa atipica.
- Neurobiologia: le alterazioni nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina possono influire sul comportamento alimentare e sulla regolazione dell’appetito.
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Anoressia nervosa atipica: come riconoscerla
I sintomi dell’anoressia nervosa atipica sono simili a quelli dell’anoressia nervosa in generale, con la differenza chiave che l’individuo non è sottopeso.
I sintomi principali includono:
- Restrizione alimentare con una drastica riduzione dell’assunzione di cibo, spesso accompagnata dall’eliminazione di interi gruppi alimentari.
- Paura intensa di ingrassare che comporta una preoccupazione costante per il proprio peso e la forma del corpo.
- Comportamenti compensatori come esercizio fisico eccessivo, uso di lassativi o diuretici per controllare il peso.
- Disturbi gastrointestinali a livello digestivo, costipazione, gonfiore e dolore addominale causati dall’alimentazione insufficiente.
- Cambiamenti comportamentali e comparsa di disturbi psicologici come irritabilità, depressione, ansia e isolamento sociale.
Per approfondire:
Un disturbo difficile da diagnosticare
Diagnosticare l’anoressia nervosa atipica può essere complesso a causa della mancanza di sottopeso, che è un criterio diagnostico chiave per l’anoressia nervosa e che può portare a escludere la presenza di un disturbo simile. Proprio per questo è molto difficile diagnosticare questo tipo di DCA e per farlo è necessaria una valutazione completa dei comportamenti alimentari, del peso, della salute fisica e del benessere psicologico.
Trattamento e gestione dell’anoressia nervosa atipica
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): è spesso utilizzata per aiutare i pazienti a modificare i pensieri distorti riguardo al cibo, al peso e all’immagine corporea. Questo approccio mira a sviluppare comportamenti alimentari più sani e strategie per gestire le emozioni negative.
- In particolare per gli adolescenti, la terapia familiare può essere molto efficace. Coinvolgere la famiglia nel processo di trattamento può migliorare il supporto e la comunicazione all’interno della famiglia.
- Terapia interpersonale (IPT): L’IPT si concentra sui problemi relazionali che possono contribuire al disturbo alimentare, aiutando i pazienti a migliorare le loro relazioni interpersonali e la loro autostima.
- Supporto nutrizionale o un dietista specializzato in disturbi alimentari che può aiutare a sviluppare un piano alimentare equilibrato che soddisfi le esigenze nutrizionali del paziente, promuovendo un rapporto più sano con il cibo.
- Il monitoraggio medico è necessario poiché che l’anoressia nervosa atipica può causare complicazioni mediche anche in assenza di sottopeso.
- In alcuni casi la farmacoterapia è una delle vie migliori da intraprendere. Questo soprattutto quando è associata a condizioni concomitanti come la depressione o l’ansia. Gli antidepressivi o gli ansiolitici possono aiutare a migliorare il benessere psicologico e facilitare il processo di recupero.