La crisi economica rappresenta un problema sempre più sentito dagli italiani, con circa 1,9 milioni di famiglie che si trovano in una condizione di povertà assoluta. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione di economisti e sociologi, che hanno cercato di comprendere gli effetti della disuguaglianza e della povertà sulla salute mentale delle persone.
Secondo uno studio condotto nel 2010 da Fabio Cucculelli, Docente di Sociologia del lavoro presso l’Università Guglielmo Marconi di Roma, la disuguaglianza economica è strettamente correlata a problemi di salute mentale, come la depressione, l’ansia e il disturbo bipolare. La mancanza di risorse finanziarie e la precarietà del lavoro possono generare stress cronico e un senso di insicurezza, che a sua volta aumenta il rischio di sviluppare patologie psicologiche. In più, la povertà può essere associata a comportamenti a rischio, come l’abuso di sostanze e il consumo di alcool.
Un ulteriore problema per la salute pubblica è rappresentato dalla povertà infantile, che rischia di produrre effetti negativi sulla loro salute fisica e mentale. Infatti, i bambini che crescono in condizioni di povertà hanno un rischio maggiore di avere problemi di salute, come basso peso alla nascita, malnutrizione e malattie respiratorie. Inoltre, la povertà può influire sulla qualità dell’istruzione e sulla partecipazione sociale dei piccoli, compromettendo il loro sviluppo cognitivo e sociale.
Ma cos’è la povertà oggi e come influisce negativamente sulla nostra salute mentale e sui comportamenti?
Cos’è la povertà?
Prima di iniziare a parlare di tutti gli effetti che il disagio economico porta con sé, è essenziale specificare cosa si intende con povertà.
La povertà è definita come una condizione di privazione cronica delle risorse, scelte, sicurezze e potere necessari per poter accedere ad una qualità di vita adeguata. Chi è povero vive giornalmente con la costante ansia dell’incertezza del domani, inoltre sente il peso di non poter dare un futuro migliore ai propri figli.
Lo scopo dello Stato è quello di garantire dignità e un’esistenza adeguata ai propri cittadini. Ma quando ci si trova dinanzi a 1,9 milioni di famiglie povere, si comprende che Stato ha fallito poiché non è riuscito a garantire tenori di vita dignitosi.
Come la povertà influisce sulla salute mentale
Uno studio ha dimostrato che le persone più colpite dalla depressione sono anziani, donne e fasce sociali più povere. In Italia, circa 3 milioni di persone soffrono di depressione e le statistiche dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane indicano che la malattia colpisce maggiormente il centro e il sud Italia, cioè le zone con maggiore povertà.
La depressione è stata considerata per anni una “malattia del benessere”, associata principalmente alle classi sociali agiate, per il fatto che i ricchi avevano maggiori possibilità di curarsi rispetto ai poveri.
Secondo lo studio di Matthew Ridley, del dipartimento di economia del MIT, condotto insieme ad altri ricercatori di Harvard, la perdita di lavoro e le condizioni di povertà sono correlate all’insorgere di disturbi mentali come ansia e depressione.
È importante fare una netta distinzione tra: depressione endogena, che si manifesta indipendentemente dal contesto, e depressione reattiva che si sviluppa in seguito a eventi avversi come la povertà.
Come la povertà influisce sulla criminalità
La possibilità di stabilire qual è il rapporto tra criminalità e disuguaglianza sociale è un tema interessante che ha coinvolto scienziati sociali ed economisti.
Lo studio empirico di Fajnzylber del 2002, ha individuato una correlazione positiva tra povertà e criminalità.
In Italia, questa correlazione sembra realizzarsi in particolare nell’area meridionale. In aggiunta, la mancanza di prospettive sul futuro o la disoccupazione, vanno ad influire negativamente sulla propensione dei giovani a delinquere.
Come combattere gli effetti di uno stato di povertà.
Per combattere gli effetti dello stato di povertà esistono diverse strategie. L’educazione è sicuramente uno strumento potente per sfuggire alla povertà. Investire in programmi di istruzione accessibili e di qualità può fornire alle persone le competenze e le conoscenze necessarie per migliorare le abilità specifiche e le loro prospettive lavorative consentendo loro di guadagnare un reddito dignitoso.
Sostenere lo sviluppo della comunità: investire nel miglioramento delle infrastrutture locali, come strade, servizi idrici, energia elettrica e altre infrastrutture di base, può contribuire allo sviluppo economico delle comunità povere. Infine, promuovere la partecipazione attiva della comunità nel prendere decisioni che riguardano il loro sviluppo può favorire l’autonomia e l’empowerment.
Conclusione
In conclusione, la povertà rappresenta un problema di salute pubblica che deve essere affrontato con urgenza, sia a livello politico che sociale. La comprensione degli effetti della povertà sulla salute mentale e sui comportamenti è un passo importante per sviluppare politiche efficaci per migliorare la vita delle persone e ridurre le disuguaglianze sociali.